Nota sul Pianco Casa dell’Uniat (Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio) di Basilicata
“Piano Casa, sì al protocollo integrativo sull’edilizia sociale”
Operare scelte sostenibili a livello sociale, urbanistico e ambientale che conducano ad un miglioramento della qualità abitativa. Questa la sintesi, secondo il Presidente Regionale Uniat (Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio) Valeriano Delicio, di un accordo di programma sul Piano Casa valido e condiviso.
“A livello nazionale 12 regioni (Piemonte, Lombardia,Trento, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Molise, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna) – dichiara Delicio – hanno già presentato al CIPE l’accordo per l’attuazione del “programma integrato di edilizia residenziale sociale e riqualificazione urbana”, cosiddetto Piano Casa, e non è un bene che la maggior parte degli alloggi risulti destinata alla vendita, mentre soltanto il 39% è destinato all’affitto a fronte di circa 150 mila sfratti esecutivi nel 2011 e di una domanda di 600 mila famiglie aventi diritto all’alloggio pubblico”
“In tempi brevi – prosegue il presidente regionale dell’Uniat – anche la Basilicata dovrà presentare il proprio accordo di programma e per fare ciò le amministrazioni locali dovranno presto farsi portavoce di proposte urbanistiche che tengano conto delle esigenze delle fasce della popolazione economicamente più deboli e che anche per questo non potranno prescindere dal confronto con le associazioni del territorio, in particolare con quelle degli inquilini, attraverso la definizione di veri e propri “Protocolli integrativi sull’edilizia sociale”.”
“L’Uniat di Basilicata, in particolare, – conclude Delicio – sollecitando a livello regionale e municipale, il proprio coinvolgimento nelle scelte programmatiche legate al Piano Casa, intende non solo farsi promotrice di istanze di housing sociale, ovvero la necessità di implementare il numero di abitazioni in affitto calmierato o di edilizia convenzionata, ma anche di riqualificare ed implementare i servizi non residenziali, verificare i margini di ampliamento delle case private, dei condomini, regolare il recupero e il restauro degli edifici, favorire la definizione di contratti di quartiere.”
Uniat (Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio) di Basilicata
L’intervento del consigliere comunale Enzo Acito (Lista Stella per Matera e Adduce)
Il futuro della città: Mattoni o Cervelli?
E’ necessario scomodare il Manzoni per fotografare il dibattito sul Piano Casa che sta monopolizzando l’ attenzione politica della città.
Ed è necessario richiamare la scena dei capponi di Renzo che “agitato da tante passioni, accompagnava col gesto i pensieri che gli passavan a tumulto per la mente. (…) e dava loro di fiere scosse, e faceva sbalzare quelle teste spenzolate; le quali intanto s’ingegnavano a beccarsi l’una con l’altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura”.
Oggi noi, compagni di sventura in una crisi economica senza precedenti nel secondo dopoguerra, siamo impegnati a beccarci per difendere il sistema economico dell’ edilizia privata che rappresenta una parte non trainante nel futuro di sviluppo del nostro territorio, trascurando o dimenticando la responsabilità affidataci, dal corpo elettorale, di affrontare e fornire soluzioni reali.
Non possiamo oscurare le nostre ambizioni, non possiamo tacere sui nostri sogni, non possiamo difendere meccanismi obsoleti che mostrano il fiato perché raggiunti da una senilità ormai dettata dal mercato in fase di saturazione.
Da quanto tempo questa Città è appiattita sotto la monocultura imprenditoriale del mattone, da quanto tempo il dibattito politico si esaurisce quando si esauriscono gli argomenti circoscritti all’ industria delle costruzioni, da quanto tempo non sembrano esistere altri ambiti di sviluppo se non hanno i connotati delle varianti agli strumenti urbanistici?
E’ una città che vive e subisce le scene dei capponi che si beccano, che non prende coscienza della inesistenza di un proprio futuro, che non riesce ad innescare il coraggio di esplorare percorsi alternativi, innovativi, che non riesce a darsi una dimensione internazionale nella produzione e non solo nelle dichiarazioni di intenti.
Il continuo ed ormai obsoleto dibattito, che appassiona pochi addetti ai lavori e lascia la gran parte della Città nella più completa indifferenza, ruota sempre ed ancora intorno al Piano Casa, al Regolamento Urbanistico, al Piano Strutturale, alle aree 167, ai Programmi di Recupero Urbano, cioè in una sola parola al Mattone.
Abbiamo speso qualche frazione nel dibattere, seppur ancora in forma embrionale, di Turismo.
Non abbiamo ancora speso nessuna energia nel dibattere ed esplorare lo sviluppo legato all’ Innovazione ed alla Ricerca, alla creazione di imprese innovative, alla valutazione delle potenzialità del settore delle nuove tecnologie come asse di traino per una nuova economia della Città.
Non abbiamo discusso della esistenza di centinaia di microimprese che potrebbero essere investite da azioni di trasferimento tecnologico da parte di Enti di Ricerca.
Non abbiamo ancora analizzato le opportunità che il Centro di Geodesia Spaziale di Murgia Tirlecchia potrebbe innescare se trasferisse alle nostre Piccole Imprese la propria tecnologia, per realizzare applicazioni sulle immagini acquisite dal sistema dei satelliti della costellazione Cosmo Sky-Med elaborate a pochi chilometri da Matera.
Non abbiamo ancora valutato le potenzialità di un indotto che uno studio specifico della Università Bocconi di Milano ha stimato in 800-1000 addetti nei prossimi 5 anni, con una altissima percentuale di figure professionali di alto profilo.
Non abbiamo ancora analizzato la possibilità di innescare l’ indotto dell’ Osservazione della Terra mediante l’ attivazione del processo di avvicinamento dei capitali privati con i cervelli, per creare nuove imprese in grado di lavorare nell’ indotto dell’ Agenzia Spaziale e nel settore dell’ Osservazione della Terra.
Non abbiamo ancora verificato se è possibile sensibilizzare i nostri imprenditori a raffreddare l’ attenzione sul mattone e dirottarli nelle nuove tecnologie.
Non abbiamo ancora discusso sulla opportunità che i nostri ragazzi, emigrati verso lidi più attenti alle loro capacità, non possano diventare i cervelli da richiamare per creare nuove imprese con gli imprenditori sensibilizzati agli investimenti nelle nuove tecnologie.
Non abbiamo ancora esplorato la possibilità di creare un Distretto Tecnologico sull’ Osservazione della Terra dove i nostri imprenditori ed i nostri cervelli diventano gli interlocutori privilegiati dei centri di eccellenza che sono a pochi chilometri da noi, ma che da anni sono alla ricerca di soggetti locali a cui trasferire le loro tecnologie.
Non abbiamo ancora valutato le potenzialità che la creazione di un distretto sull’ Osservazione della Terra potrebbe innescare in termini di creazione di specifiche competenze nelle nuove tecnologie, di mercati internazionali da esplorare e da conquistare con la forza delle aziende presenti nel Distretto e l’ autorevolezza dell’ Agenzia Spaziale Italiana.
Non abbiamo fatto nulla di tutto questo, ma continuiamo a beccarci come i capponi di Renzo, mentre l’ economia langue, i cervelli emigrano e la Città non decolla.
Enzo Acito consigliere comunale
Nota del Gruppo Consiliare Stella per Matera ed Adduce
Enzo Massari, Angelo Lapolla, Gianfranco De Palo ed Enzo Acito
In relazione al dibattito in corso sulla stampa relativo al “Piano Casa”, il nostro gruppo consiliare intende rimarcare la propria posizione, più volte espressa nelle sedi politiche, istituzionali e sulla stampa.
Nello specifico, evidenziamo il nostro, complessivo, giudizio favorevole su tale strumento legislativo che, così come disciplinato dal Bando regionale e Comunale, consentirà la realizzazione di “alloggi sociali” a canone agevolato in grado di soddisfare i fabbisogni abitativi di molti cittadini materani (Disoccupati, giovani coppie, pensionati) che, stante l’elevato prezzo delle abitazioni oggi sul mercato immobiliare, non hanno la possibilità di vedersi riconosciuto il “diritto” ad avere una propria abitazione.
Uno strumento, inoltre, che potrà consentire il rilancio, in chiava anticiclica, di un importante comparto produttivo dell’economica materana, quale è il settore dell’edilizia, ormai fermo da molti anni.
Vorremmo, tuttavia, precisare che tale posizione, sul Piano Casa, non significa l’accettazione incondizionata delle iniziative pervenute da parte dei soggetti che hanno partecipato al bando; crediamo, invece, che, con senso di responsabilità e nell’ambito delle sue prerogative, il Consiglio Comunale, dopo aver determinato in modo univoco il fabbisogno abitativo che dovrà essere soddisfatto dal Piano Casa, debba esprimere – secondo i dettami della stessa legge regionale – la propria valutazione sui comparti interessati dalle stesse iniziative proposte; una valutazione che dovrà essere ispirata a criteri di imparzialità e trasparenza, rispetto delle norme previste nel Bando, nonché a privilegiare la “qualità urbanistica” delle iniziative proposte.
Su tale ultimo punto, la Lista Stella, ritiene che si debbano premiare gli interventi che presentano il minor “carico urbanistico” rispetto agli strumenti vigenti ed a tal fine proporrà di inserire, – nelle linee di indirizzo relative al successivo bando che dovrà selezionare le proposte -, dei meccanismi correttivi e premianti che, nella massima imparzialità e trasparenza, tendano a privilegiare gli interventi edilizi che garantiscano, qualità urbanistica, il minor indice di fabbricabilità ed i maggiori vantaggi per la collettività in termini numero di alloggi sociali e servizi ad uso collettivo.
Come abbiamo già avuto modo di evidenziare, infatti, per il nostro gruppo, le scelte urbanistiche devono privilegiare interventi che abbiano, quale modello di riferimento, i quartieri “storici” realizzati negli anni 50 e 60 (quali Spine Bianche, Serra Venerdì, Villa Longo, La Martella.), piuttosto che gli interventi, molto discutibili, realizzati negli ultimi 20 anni nella nostra città (leggasi Centro Direzionale).
Quanto ai criteri di valutazione delle proposte pervenute, crediamo che l’ analisi economico-finanziaria dovrebbe costituire l’ elemento determinante per la verifica reale della possibilità di realizzare gli alloggi sociali.
Pertanto si ritiene necessario, in questa fase, ridimensionare le condizioni discriminanti preventive conseguenti alla manifestazione di interesse, al fine di consentire la libera concorrenza tra le proposte presentate ed ammetterne il più possibile al bando pubblico, di prossima emanazione, per valutare, in concreto, la attendibilità delle proposte pervenute.
Ci auguriamo, infine, che la discussione sul Piano Casa venga riportata, rapidamente, nelle sedi politiche e istituzionali al fine di poter definire, nei termini previsti, una proposta, condivisa, da sottoporre all’esame del Consiglio Comunale, scongiurando il rischio che venga vanificata questa opportunità per le fasce deboli della nostra Città.
Il Gruppo Consiliare Stella per Matera ed Adduce
Enzo Massari, Angelo Lapolla, Gianfranco De Palo ed Enzo Acito
Piano Casa Matera: Angelo Raffaele Sardone, capogruppo dell’Italia dei Valori al Comune di Matera. La sede incaricata è il consiglio comunale
“Il Piano casa rappresenta una importante occasione per la città di Matera, sia dal punto di vista sociale, che dal punto di vista urbanistico”. Lo ha detto Angelo Raffaele Sardone, capogruppo dell’Italia dei Valori al Comune di Matera, per il quale: “è questa un’apprezzabile chance per l’edificazione di alloggi a favore di chi una casa non ce l’ha, perché svantaggiato economicamente, dando così l’opportunità di accedere a un mercato calmierato. Il programma integrato di edilizia sociale e di riqualificazione urbana, prevede il recupero e la rivalorizzazione di vecchie costruzioni, la realizzazione di aree riservate al verde, di nuovi servizi ed attrezzature di uso pubblico a vantaggio dell’intera comunità. Lo strumento del c.d. Piano Casa, inoltre, assolve al ruolo di rilancio della nostra economia riattivando settori strategici come l’edilizia, i servizi annessi, e l’intero indotto finanziario direttamente o indirettamente collegato.
L’Italia dei Valori, non ha apprezzato l’intervento fatto a mezzo stampa dal consigliere Cotugno, che, con una fuga in avanti, ha dato giudizi, evidentemente a titolo personale considerato che altri componenti del suo gruppo si sono espressi in modo diverso, in merito ad ambiti e proposte che sono ancora al vaglio degli organi giuridicamente competenti a decidere sulle scelte di programmazione urbanistica e territoriali.
La sede incaricata è il Consiglio comunale. Il compito di noi consiglieri è quello di valutare tutte le proposte, sostenendo quelle che prevedano l’introduzione di nuove attività e servizi per la Città, e che garantiscano la tutela dell’ambiente ed il sostegno energetico. Prima di lasciare fuori alcune proposte a vantaggio di altre, è il caso di approfondire e discutere in Consiglio i progetti che prevedono indici di edificabilità che favoriscano la crescita di Matera, a totale vantaggio dei cittadini. Il Piano Casa è una seria opportunità per il capoluogo di provincia, non facciamo in modo di rovinare tutto per inopportune prese di posizione.
Angelo Raffaele Sardone, capogruppo dell’Italia dei Valori al Comune di Matera
Appare necessario ed opportuno “capire” che cosa si vuol fare con il redigendo piano casa.
Se proprio bisogna far ricorso a tale strumento, deve essere nel rispetto stretto e rigoroso dei principi di riqualificazione urbana, tenendo presente gli altri strumenti urbanistici in via di definizione, quali il regolamento urbanistico ed il piano strutturale.
Il nostro partito nel rispetto del vincolo di maggioranza, è disponibile ad un confronto a condizione che lo strumento del Piano Casa contenga l’opportunità di costruzione di alloggi sociali senza sconvolgere il territorio.
Non consentiremo che “qualche altro”, decida dove e come attuare il piano casa.
E’ il consiglio comunale che nel rispetto del mandato conferitogli, deve dettare tempi ed ambiti di attuazione del Piano Casa.
Cotugno Angelo Raffaele, consigliere capogruppo SEL comune di Matera
I consiglieri comunali delle civiche che aderiscono al FLI, dopo aver letto con sommo stupore le dichiarazioni dei vari esponenti della maggioranza, non ultime quelle pubblicate in data odierna dal capogruppo del Partito Democratico, che da sempre regge le fila del governo cittadino, nel rivendicare l’esatta interpretazione dello spirito della legge nota come “Piano Casa”, utile anche al rilancio della economia locale, immobilizzata nel tempo dalla diffusa crisi economica oltre che dalla inerzia degli amministratori, comunicano che è loro ferma intenzione dare impulso al programma di sviluppo della economia cittadina. Atteggiamento positivo già in precedenza attuato stimolando ripetutamente l’Amministrazione cittadina, anche mediante continue richieste scritte di convocazione delle apposite commissioni, come nel caso del completamento dei comparti C5 – C6 – e C7 (asse commerciale Matera – Venusio). Di contro si rileva come il PD, sebbene forte di ben n.12 consiglieri, oltre che di n.4 assessori, ancora oggi attribuisca ad altri i ritardi nella definizione delle procedure previste per l’attuazione del Piano Casa. Sarebbe stato opportuno che lo stesso capogruppo, piuttosto che dare voce a se stesso attraverso i giornali, avesse provveduto ad assumersi le responsabilità che il suo ruolo comporta sia nelle commissioni consiliari che con i propri rappresentanti in Giunta.
Per tale motivo, fermo restando l’impegno profuso nel controllo dell’azione amministrativa, nel rispetto dei principi di trasparenza e legalità, i sottoscritti consiglieri, quotidianamente impegnati nel proporre soluzioni utili alla crescita e allo sviluppo della Città, dichiarano di non accettare il gioco al massacro proposto attraverso le pagine dei giornali da una maggioranza sempre più scomposta.
Pertanto, ribadendo il loro favore alla approvazione del Piano Casa, nel rispetto dei criteri e delle procedure fissate dalla legge, comunicano che non si sottrarranno ad offrire il loro voto favorevole affinché gli interessi della Città trovino giusto riscontro nella azione amministrativa.
A tal fine è opportuno che il Sindaco dia immediato impulso alla procedura, indicando gli ambiti di intervento e favorendo la convocazione del Consiglio Comunale.
I Consiglieri Comunali aderenti al FLI
Augusto Toto, Doriano Manuello, Tommaso Perniola, Giovanni Angelino
L’Amministrazione, in coerenza con quanto stabilito dal programma integrato di edilizia sociale e di riqualificazione urbana, si appresta ad assumere scelte urbanistiche che, se adeguatamente valutate, rappresentano una importante opportunità per la nostra Città.
Tale funzione ricade tra le prerogative proceduralmente riconosciute al Consiglio Comunale, che quindi rappresenta l’unica sede deputata a operare scelte della pianificazione urbanistica e territoriale.
Se tali discussioni e approfondimenti non troveranno spazio e considerazione nelle sedi idonee, si corre il rischio di non cogliere la grande opportunità che il Piano Casa offre alla nostra Comunità.
Gli strani ritardi, le accelerazioni finali, le fughe in avanti di rappresentanti politici provocano volutamente dei facili allarmismi con conseguenti ripercussioni sul normale percorso amministrativo di cui al c.d. Piano Casa.
E’ molto strano che il Presidente della Commissione Urbanistica dichiari che gli argomenti di discussione siano da considerarsi esauriti, o che il Capogruppo del PD, salvo smentite dei Consiglieri del suo stesso Partito, in maniera lapidaria escluda alcune proposte. In particolare, quando si da per acquisito il perimetro presente e futuro dell’assetto complessivo della Città, ci si dovrebbe riferire a strumenti della pianificazione ordinari approvati da questo Consiglio Comunale e non da altro.
Oggi i Consiglieri sono chiamati ad esprimersi sulla qualità di proposte urbanistiche con lo specifico obiettivo di candidare gli ambiti che meglio rispondono ai contenuti del Bando sul Piano Casa.
Ciò detto, superando la limitata semplicistica ed inadeguata distinzione tra Centro edificato e resto del territorio, noi tutti Consiglieri, siamo chiamati a valutare tutte le proposte, privilegiando quelle che prevedano l’introduzione di nuove funzioni e servizi per la Città, che garantiscano adeguati livelli di sostenibilità ambientale ed energetica, e che non comportino l’utilizzo di indici di edificabilità immotivatamente spregiudicati siano esse in ambito urbano che periurbano. Prima di escludere aprioristicamente talune proposte dando per acquisite le altre, sarebbe stato più opportuno entrare nel merito delle stesse così da comprendere che alcuni progetti, non espressamente additati, prevedono indici di edificabilità che rievocano le più scellerate lottizzazioni del passato più o meno recente. Non possiamo accettare indici urbanistici anche superiori a quelli riconosciuti al “Centro Direzionale” o ad “Aquarium”.
Per il bene della Città è necessario operare nella scelta di quelle proposte che offrono, così come espressamente richiesto dal Bando, alloggi sociali in fitto calmierato, maggiori servizi, più attrezzature, più spazi verdi nell’ottica del riequilibrio e del completamento del tessuto urbanistico.
Michele Lamacchia, consigliere comunale Partito Socialista Italiano