Il piano casa misterioso della città di Matera: le preoccupazioni del consigliere Angelino
Sarebbe opportuno aprire gli occhi su quanto sta accadendo in questi giorni al comune di Matera in materia urbanistica. I ritardi sono sotto gli occhi di tutti: il Regolamento Urbanistico non è stato ancora presentato alla città nonostante il professore Nigro l’abbia consegnato da un mese; la variante alle aree Peep adottata dalla Giunta nello scorso mese di novembre che individua aree per oltre 150 alloggi per cooperative edilizie tarda ad arrivare in Commissione Urbanistica; delle varianti all’asse commerciale Matera Venusio se ne sono perse le tracce. Ma la vicenda più curiosa è quella che riguarda il cosiddetto Piano casa. All’inizio di gennaio è scaduto il termine di quarantacinque giorni assegnati al comune per stabilire la tensione abitativa e definire gli ambiti di intervento per l’attuazione del “Piano casa” sulla base delle manifestazioni di interesse pervenute al comune stesso nello scorso mese di novembre.
Le sintesi delle proposte sono disponibili su internet e qualunque cittadino può prenderne visione. L’obiettivo dichiarato del Piano casa è quello di muovere l’economia, fare case per soggetti meno abbienti e riqualificare parti di città. Di qui l’urgenza e la rapidità delle procedure. Ma ad oggi il Consiglio Comunale, e la competente Commissione Consiliare, non ha ancora avuto modo di leggere i documenti, discutere su un argomento così delicato e quindi in modo consapevole assumere le decisioni conseguenti. Nel frattempo risulta che si tengono quotidianamente conciliaboli tra i gruppi di maggioranza per “mettersi d’accordo” su cosa fare e quali aree inserire nel bando che sarà oggetto di discussione in Consiglio Comunale. Mi sembra, questo, un modo irrituale di procedere la cui responsabilità è da attribuirsi alla mancanza di rispetto e di sensibilità istituzionale dell’assessore all’urbanistica Piero Mazzei il quale, forse, pensa di essere diventato il padrone assoluto del destino della città. Argomenti così delicati andrebbero trattati alla luce del sole, in modo trasparente perché l’economia della città è al collasso e tante famiglie aspettano con ansia la possibilità di ottenere una casa in fitto a basso prezzo. L’atteggiamento di Mazzei, quindi, oltre che essere irriguardoso nei confronti dei Consiglieri Comunali, espressione della volontà popolare, è anche sprezzante nei confronti della città tutta che sulle questioni urbanistiche ha una sensibilità accentuata e che non sopporterebbe un ulteriore scempio.
Mi appello al senso di responsabilità del sindaco per fare in modo che l’argomento diventi immediatamente di dominio pubblico e quindi di pertinenza della Commissione Urbanistica. Mi attiverò, come da Regolamento, per raccogliere le firme necessarie a portare in discussione in Consiglio l’argomento.
Il consigliere comunale Giovanni Angelino
Il nostro paese vive da anni la crisi di un sistema abitativo che non riesce a dare una risposta adeguata ad una domanda che, nel corso degli anni, è divenuta sempre più complessa per composizione sociale, livelli di reddito, esigenze di mobilità territoriale e qualità urbana ed edilizia.
Mentre da un lato si annuncia fantasmagorici piani casa di lì da venire, la situazione reale del nostro territorio è questa:
– Gli affitti negli ultimi anni sono lievitati, lo stanziamento dello Stato per il contributo casa è notevolmente diminuito, nell’anno 2011 è previsto per la Basilicata un finanziamento irrisorio di circa 500 mila Euro;
– Circa 80 alloggi popolari (48 in Contrada l’Arco e 32 in Borgo La Martella) sono in costruzione da ben 5 anni, mentre le famiglie in graduatoria sono oltre 600;
– L’Ater di Matera ha dichiarato di avere la disponibilità di 60 milioni per realizzare alloggi sociali ed è in attesa dai comuni di aree edificabili entro breve termine per evitare il dirottamento dei fondi altrove;
– La costituzione dell’Osservatorio Casa del Comune di Matera fortemente sostenuto sia da noi sia dalle Associazioni “Diritti di cittadinanza “, “Associazione Piccoli Proprietari Case” al fine di monitorare il bisogno casa e rispondere alle esigenze delle fasce deboli interessate all’edilizia sociale. stenta a decollare per inerzia politica.
E’ importante che i nostri rappresentanti politici e la Pubblica Amministrazione, s’impegnino concretamente e con sollecitudine ad attuare gli urgenti problemi dell’Edilizia Sociale locale ed invitare il governo ad avere maggior attenzione sul problema degli affitti ed il piano di edilizia abitativa in tre direzioni:
1 – Aumentare la maniera consistente e strutturale l’offerta degli alloggi a canoni sostenibili dalla domanda;
2 – Sostenere il reddito delle famiglie più deboli attraverso il fondo di sostegno dell’affitto;
3 –Riformare il regime delle locazioni sostenendo il canale concordato offrendo un maggior sostegno fiscale agli inquilini economicamente deboli.
Il segretario generale Franco Casertano