Un anno fa il ballottaggio assegnava ad Adduce e al centrosinistra il compito gravoso di governare la città dopo un periodo negativo segnato dalla parentesi del centrodestra e della gestione commissariale. Il nuovo Sindaco avrebbe dovuto giovarsi della cosiddetta “luna di miele” che spetta a tutti i nuovi eletti. E invece ha dovuto fare i conti con i postumi di una campagna elettorale caratterizzata da una forte trasversalità oltre che dalla ormai endemica crisi dei partiti che nella migliore delle ipotesi sono una sommatoria di singole personalità spesso in conflitto tra loro.
Il Sindaco e la Giunta in un clima di grande conflitto nei gruppi e tra i gruppi ha affrontato le varie emergenze e predisposto gli atti in attuazione del programma di governo. Grazie a questo impegno la città ha ritrovato una guida sicura e le risposte ai tantissimi problemi che l’assillano. Basti ricordare l’enorme mole di progetti salvati dopo anni di fermo con risorse bloccate e a rischio di essere perdute: dai PISU 2000/2006 all’Accordo di Programma del Borgo La Martella, dal parco di Serra Rifusa ai PRU Cappuccini e Venusio, dai 72 alloggi nei Sassi al Parco di Macamarda, per non parlare degli strumenti della programmazione dagli strumenti urbanistici ai nuovi programmi PISUS e PIOT che pure languivano senza che si assumevano decisioni. Il grande impulso dato alla candidatura della città a Capitale Europea della Cultura per il 2019 coinvolgendo la Regione, le due province e lo stesso capoluogo di regione oltre che la Camera di Commercio e l’Università in un comitato istituzionale rappresenta la vera strategia di sviluppo per i prossimi 10 anni.
E ancora, la vicenda dei rifiuti che vedrà finalmente la chiusura dell’impianto di La Martella, affrontata con senso di responsabilità e spirito di condivisione con i cittadini. Tra questa mole di iniziative si colloca anche il piano casa che anche per la sua ridotta dimensione può essere facilmente accompagnato grazie agli strumenti urbanistici in itinere solo se si vogliono realmente affrontare i problemi nella loro concretezza. A questo proposito è richiesto uno sforzo di tutti i protagonisti, a cominciare dagli imprenditori proponenti, perché si realizzino interventi all’altezza delle aspettative di una città che per anni è stata modello di qualità urbanistica in parte compromessa negli ultimi 30 anni da politiche urbanistiche aggressive. Questo compito spetterà anche al Consiglio Comunale negli ulteriori due passaggi cui saranno sottoposti i singoli progetti.
Ma non convince la posizione di Cotugno considerato che la legge nazionale (il piano casa Berlusconi), fu recepita dal centrosinistra a livello regionale proprio dall’Assessore all’ Ambiente dell’epoca, che consentì, tra l’altro, la trasformazione di alberghi in civili abitazioni. Dov’erano i grandi urbanisti di oggi che non solo non si opposero ma la favorirono? E dove erano le associazioni che oggi gridano allo scandalo?
Sono convinto che siamo ad un passaggio delicato che merita una seria ed approfondita discussione innanzitutto da parte del PD che ha la più rilevante responsabilità. A tal proposito esprimo l’auspicio che proprio chi oggi richiede chiarimenti, Tina Santochirico in primis quale Presidente del Pd materano, convochi, come più volte da me sollecitato, la direzione del partito.
Così come auspico che le questioni urbanistiche, argomenti “sensibili” e “scivolosi” per natura, non diventino oggetto di strumentalizzazioni politiche per secondi fini e ulteriori trasversalismi.
D’altronde è risaputo che qualche dirigente di spicco del partito democratico non ha mai nascosto la sua propensione ad una interlocuzione privilegiata con il leader delle dimezzate liste civiche.
Di tanto se ne è avuta prova anche durante la seduta del Consiglio Comunale sul piano casa in cui Cotugno e Tosto si sono chiamati vicendevolmente nel fare opposizione al Sindaco Adduce. Questa sì che rappresenta una “mostruosità politica”!
Il PD deve rimanere unito e svolgere il ruolo che l’elettorato gli ha assegnato: baricentro della coalizione e sguardo attento alla evoluzione politica. Niente a che vedere con inciuci e patti carbonari. Tocca al PD, a tutto il PD, garantire la tenuta della coalizione e al tempo stesso in consiglio comunale confrontarsi con quelle forze che esprimono con lealtà interesse esclusivo per lo sviluppo economico e sociale della nostra città.
Solo così anche la componente “Partecipazione Democratica” può dimostrare che quanto accaduto sul Piano casa costituisce solo un incidente di percorso frutto di incomprensioni e non un disegno politico estraneo alla vita della città.
Su questo si che andrebbe fatto un chiarimento in sede politica!
Vorrei ricordare al Consigliere Cotugno, e a chi dice che il Piano casa è partito in sordina, che egli stesso, per l’importante ruolo di capogruppo che rivestiva e per la responsabilità dell’argomento in capo al Consiglio Comunale, avrebbe dovuto promuovere ed organizzare incontri con qualsiasi interlocutore in grado di poter fornire un valido contributo sull’argomento stesso. Comunque dal mese di gennaio, nel corso di svariate riunioni nel partito, nel gruppo Pd e nella maggioranza, oltre che in altre sedi, si è discusso e valutata attentamente l’opportunità di circoscrivere gli ambiti al solo perimetro urbano ovvero anche al periurbano.
Cotugno, anzi, non ha mai posto contrarietà sul piano casa nel suo complesso e il suo contributo è stato positivo nella individuazione degli ambiti poi approvati.
Come mai solo l’8 marzo il Consigliere Cotugno è stato folgorato cambiando repentinamente opinione e posizione, suscitando legittimamente sospetti sulla sua improvvisa conversione?
La posizione assunta in consiglio comunale ha creato notevoli disagi e imbarazzi alla maggioranza dei consiglieri del Pd visto che il suo discorso non rispecchiava affatto le indicazioni del gruppo e che parlava a titolo personale. D’altronde Cotugno aveva rimesso il suo mandato nelle mani della Segretaria e del Gruppo e non era tornato sui suoi passi nonostante il gruppo e la segreteria in maniera compatta avessero respinto le dimissioni; come si può parlare di epurazione o di emarginazione? O devo pensare che si trattava di finte dimissioni? Io sono convinto che il contributo che Cotugno darà all’interno del gruppo e all’interno della commissione Mobilità, sport, trasporti e protezione civile di cui egli da tempo è un componente sarà proficuo e costruttivo, così come positivo è certamente il lavoro svolto da tutti gli assessori del Pd, compreso l’Assessore Falcone.
La funzione di capogruppo non può essere svolta a giorni alterni, così come non si può usare lo strumento delle dimissioni per costringere la maggioranza del partito e del gruppo a sottostare alle sue alterne posizioni politiche.
La stragrande maggioranza del partito e del gruppo concorda con le posizioni della segretaria Guarini, espresse in segreteria e nel gruppo.
Sono momenti difficili, ma credo che il buon senso e il giusto equilibrio debbano caratterizzare questa fase politica in cui il centrosinistra ha le potenzialità per allargarsi a nuove esperienze ed ampliare il proprio consenso. Questo è ciò che chiediamo ad Adduce ed alla sua maggioranza.
Desidero esprimere a Carmine Alba, nuovo Presidente del Gruppo Consiliare PD, i miei migliori auguri di buon lavoro. Sono certo che con la sua consolidata esperienza e moderazione, egli garantirà una ottimale conduzione dei lavori nel gruppo e nella maggioranza di centrosinistra.
Cosimo Muscaridola, coordinatore provicniale Bersani Due
Ma questo cotugno non trova un po’ di pace? E prima voleva fare il sindaco e poi il presidente del consiglio e poi l’assessore e poi il capogruppo. E che glie l’hanno fatto pure fare. Adesso ricomincia al contrario? Assessore, presidente e poi sindaco al posto di adduce ??? Mamma mia…. ma falla qualcosa per il bene della tua città. Statt tranquill e va’ a fatii’….