Presepe Matera, l’attore Placido scrive a Restaino
“Sono felice che questa iniziativa sia partita proprio dalla Basilicata, a cui sono molto legato da affetti antichi”.
“Alla sola idea di vedere insieme tanti figuranti, provenienti da ogni parte d’Italia, in uno scenario incantato come quello dei Sassi di Matera per far rivivere la Natività ho sentito un forte brivido di commozione”.
E’ quanto afferma il noto attore e regista Michele Placido in una lettera inviata all’assessore Erminio Restaino, in riferimento al “Presepe d’Amore” che si terrà nei Sassi di Matera il 29 dicembre 2010, per iniziativa del Dipartimento Attività Produttive e dell’Unione Nazionale delle ProLoco d’Italia.
“Penso che questo Presepe – aggiunge Placido – possa davvero rappresentare una straordinaria occasione di riscatto etico e sociale, perché fonda le sue radici sull’amore un principio universale che accomuna tutte le genti. Sono felice che questa iniziativa sia partita proprio dalla Basilicata, a cui sono molto legato da affetti antichi e a cui sono grato per essere stato nominato, nell’ambito del Progetto Amore/Philos, ambasciatore del patrimonio culturale. La Basilicata – aggiunge Placido – è una piccola ma nobile regione, ancora non molto conosciuta, ma ricca di una spiritualità autentica che si sta mobilitando per lanciare questo inno d’amore alla vita a cui idealmente associo anche la mia voce e i miei più sinceri auguri”.
In riferimento all’organizzazione del Presepe l’assessore Restaino dichiara che “per garantire i risultati auspicati sarà indispensabile coinvolgere tutti i lucani. I Comuni – aggiunge Restaino – potranno esser presenti con i propri gonfaloni, i parroci potranno far suonare le campane, il tutto a testimonianza della pietas autentica che unisce, da sempre, la gente di Basilicata”.
COMUNICATO DEL PRESIDENTE DI MUTAMENTI A MEZZOGIORNO MICHELE MORELLI
Non è un uno scherzo, è tutto vero. La Regione Basilicata ci regala il “presepe vivente più grande del mondo” . Circa mille figuranti il 29 dicembre animeranno gli antichi rioni. Un evento unico nel suo genere, dicono gli organizzatori, l´ufficio turismo della regione Basilicata e in particolare l’arch. Cappelli (art director), da guinness dei primati. Dai giornali si apprende che l´evento è stato promosso e finanziato dalla Regione Basilicata per circa 30.000 euro, gli organizzatori avvertono però che non saranno sufficienti, occorrono altri finanziamenti per sostenere “almeno le spese di trasferta e ospitalità dei figuranti”. Un´operazione calata dall´alto, come spesso è successo in passato. Ancora una volta la Regione finanzia interventi che nessuno ha chiesto di realizzare. Siamo di fronte all´ennesima “stupidaggine culturale” partorita dall´ufficio turismo dell’Ente regione. Invece di definire le politiche culturali, legiferare e programmare, emanando linee guida dedicate, la Regione Basilicata interviene direttamente sui territori organizzando eventi che nessuno ha richiesto.
Da anni il massimo Ente ci regale banalità di questo genere, adesso basta. Se davvero si ha intenzione di intervenire a sostegno dei Beni e della Produzione Culturale bisognerebbe fare ben altro. Per la conservazione e la valorizzazione dei Sassi e i Beni diffusi sul territorio materano, basterebbe finanziare, attraverso la spesa corrente regionale, la legge 771/86, da tempo priva di risorse per note distrazioni della nostra classe dirigente (non serve, a nostro parere, un’altra legge come qualcuno ha sostenuto in questi giorni). Oppure sostenere i restauri dei Beni culturali che insistono nel territorio del parco regionale della murgia materana, come le chiese rupestri e i villaggi trincerati del neolitico. Ancora, se si vuole sul serio puntare sulla “produzione culturale” nelle nostra regione è necessario investire sulle “infrastrutture ” e le “risorse umane” dei giovani creativi lucani. La Regione provasse a fare queste cose, ascoltando i territori, si accorgerebbe di colpo dell´inutilità di certi “regali”.
Michele Morelli, presidente dell’Associazione Mutamenti a Mezzogiorno
A me sembra una polemica sterile, dettata dalla presunzione di essere “depositari” della cultura locale, di quelli che “meglio il cinema di Pasolini che quello di Gibson”, di quella solita critica da PUZZA SOTTO AL NASO. Vediamo come sarà e poi critichiamo, una volta tanto che si è passati all’azione…..