MATERA, RIFIUTI: CASAPOUND ITALIA ‘SUONA LA SVEGLIA’ AL SINDACO ADDUCE E
RIVENDICA PER MATERA UN INDENNIZZO PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
“Adduce si sta purtroppo dimostrando un anti-materano”,
così Casapound Italia commenta il silenzio del primo cittadino a proposito
dell’ordinanza del Presidente della Regione che obbliga il comune di Matera
ad accogliere nella propria discarica dal primo luglio prossimo i rifiuti
provenienti dal ‘bacino centro’ della provincia di Potenza.
“Durante la campagna elettorale – spiega Stefano Dubla, coordinatore
provinciale di CPI – qualcuno ha ventilato molto la voce che voleva Adduce
disinteressato ai problemi di Matera date le sue origini ferrandinesi,
purtroppo oggi il nostro caro sindaco già al capolinea non sta facendo
nulla per dimostrare il contrario e il suo silenzio complice di fronte
all’imposizione del suo amico De Filippo che, dal canto suo, sta dando
chiara dimostrazione di come e cosa intende investire per far crescere
Matera, ne è la dimostrazione”.
Casapound Italia conclude con una proposta: “Se davvero come dice Adduce
non è possibile fare nulla contro questa imposizione del suo amico De
Filippo almeno si batta affinché la TARSU 2010 dei comuni del ‘bacino
centro’ di Potenza finisca nelle casse del Comune di Matera visto che sarà
quest’ultimo a occuparsi dello smaltimento dei rifiuti di quei comuni. Il
Comune poi si dovrà impegnare a investire quei soldi per un efficiente
monitoraggio dell’aria e per il trasferimento della discarica da La
Martella”.
LA MAGGIORANZA ADDUCE: UNA NAVE DELLA SPERANZA CAMUFFATA DA AMMIRAGLIA
E’ l’apoteosi del paradosso politico; il trionfo dell’ingovernabilità della maggioranza; la palese evidenza di un centrosinistra materano allo sbando perché privo di un’idea concreta di governo della città e di una menzogna con la quale, in extremis, l’attuale Sindaco di Matera, Salvatore Adduce, è stato in grado di accaparrarsi qualche preferenza in più al Ballottaggio per far attraccare al sesto piano del Palazzo di Città una “nave della speranza” camuffata da “ammiraglia”. Tutti ricorderanno quanto l’ex-senatore ora primo cittadino di Matera abbia insistito, nelle ultime battute della campagna elettorale, sull’evidente possesso di una maggioranza di 25 consiglieri comunali eletti al primo turno. Ma ora che il sipario sulla maggioranza che è al governo di Matera si è aperto da quasi cento giorni è evidente quanto tutto questo sia effettivamente falso e quanto invece siano reali le lotte intestine che persistono al suo interno, al punto tale da aver condotto inesorabilmente la città ad una imperdonabile paralisi amministrativa che non giova affatto alle numerose criticità che, purtroppo, la affliggono. Sul fronte della convocazione di una nuova seduta di Consiglio, a quasi un mese dallo svolgimento dell’ultimo e desolante appello, non arrivano buone nuove: l’accordo per la Presidenza, condito-sine-qua-non per l’avvio dei lavori dell’amministrazione, non è ancora stato raggiunto; la maggioranza naviga a vista mentre i già precari equilibri evidenziano fratture insanabili tra un Partito Democratico, già di suo funestato da correnti interne troppo eterogenee nelle ambizioni, ed i partiti-satellite che rivendicano la propria rappresentanza in seno alle varie componenti dell’Ente comunale. E così il PD, che avrebbe dovuto costituire la guida autorevole della coalizione di centrosinistra, si dimostra non soltanto inadeguato nel dirimere i contrasti tra le varie forze che la animano, ma anche immaturo nel trovare un proprio riassetto. La dimostrazione evidente di questa situazione è quella che, dopo le dimissioni del segretario provinciale del Partito ricofermate nell’assemblea di domenica scorsa, il PD non è stato in grado di eleggerne uno nuovo, optando anche in questo caso, come già avvenuto per la Presidenza del Consiglio Comunale, per un rinvio della discussione e della elezione, dopo aver tentato di individuare un “traghettatore” che ne potesse tenere il timone fino al prossimo Congresso. E la città, intanto, ne paga le spese indebolendosi sempre più, mentre l’opposizione evidenzia puntualmente queste debolezze senza ottenere risposte o rassicurazioni credibili sul futuro di questo governo. Al Sindaco Adduce gioverà quindi ricordare che la città non si amministra con indosso la fascia tricolore in ogni minima occasione di rappresentanza, bensì col polso fermo e deciso, riscoprendo anche quell’autorità che al primo cittadino viene riconosciuta dalla legge e che, a questo punto, forse è il caso di far valere al fine di dimostrare veramente quella esperienza politica tanto vantata in campagna elettorale. Ad Adduce, ora, chiediamo, a nome di quella Matera stanca di assistere inerme allo sfacelo più totale delle Istituzioni, un atto di onestà e maturità politiche: che abbia la capacità di dichiarare alla città l’impossibilità di governarla con questa maggioranza, invocando pure un governo “di salute pubblica” per mettere l’opposizione nella possibilità di fare una scelta o, e questa sarebbe la conseguenza più logica, abdicando in favore di un nuovo confronto elettorale per salvare almeno gli ultimi scampoli di dignità personale.
Il capogruppo della “Lista Tosto Sindaco”
Giovanni Angelino
COMUNICATO DI GIUSEPPE OLIVIERI, COMPONENTE ESECUTIVO PROVINCIALE DEL PDL
Qualora la Maggioranza non dovesse essere più autosufficiente per proseguire il cammino Amministrativo al Comune di Matera, personalmente ritengo che il Sindaco dovrebbe percorrere l’unica via possibile: le dimissioni.
Sarebbe infatti un tradimento elettorale quello di tentare, elevando a pretesto “la salute pubblica”, un accordo trasversale tra diverse ed alternative forze politiche che, rispetto alle problematiche della Città, hanno posto in campagna elettorale ricette diametralmente opposte e difficilmente sintetizzabili in “dieci punti”.
Non si deve,strumentalmente, confondere la responsabilità di sedersi attorno ad un tavolo per lavorare tutti assieme rispetto ai problemi della Città, con lo stabilire accordi politici non lineari ed eterogenei, che sono sempre il frutto di un basso compromesso tra le parti.
Ricordo a tal proposito che le Maggioranze ed i Governi, provengono ancora da precisa indicazione elettorale, tracciata democraticamente dagli elettori, durante il delicato e libero esercizio del diritto al voto. Esse non possono pertanto scaturire da un aberrante parto, costretto col forcipe del trasversalismo delle segreterie.
I cittadini, durante l’ultimo turno di ballottaggio, sono stati chiamati alle urne per esprimersi rispetto agli ultimi due contendenti ancora in gara per la carica di Sindaco, non per dare generiche indicazioni di accordo in ogni caso.
Matera ha scelto, seppur per una manciata di voti, un Sindaco con una maggioranza al seguito, e due principali opposizioni.
L’ottimo Adduce ha dunque tutto il diritto di Governare, ma ha anche il sacrosanto dovere di dirimere tutte le controversie che insistono sul territorio del centrosinistra attraverso una paziente opera di mediazione diplomatica, dote che spesso i nostri Sindaci non hanno, soddisfare le legittime aspirazioni dei partiti che hanno contribuito alla Sua affermazione, magari con la dosimetria algebrico-deterministica del “Cancelli” e mettersi finalmente a lavorare per Matera.
Tutto questo però da farsi in maniera autosufficiente e senza accettare o lanciare offerte alle opposizioni che, lo ricordo, sono chiamate, non per decreto ma sempre per suffragio, a vigilare e nel caso ad emendare le attività del Governo e della Maggioranza.
Credo sia giunto il momento di mettere da parte il vecchio mercato degli inciuci da Prima Repubblica, per dare corso a quelle che potrebbero essere le risoluzioni programmatiche rispetto alle mille falle aperte in questa Città, dove ogni tema ed ogni capitolo sembra rappresentare un’emergenza.
Dott.Giuseppe OLIVIERI
(Componente esecutivo Provinciale PDL)
carissimi lettori, ma secondo voi possiamo passare la nostra vita a votare sempre per qualcosa?…ma quanti sindaci dobbiamo cambiare ancora,perchè le cose migliorino?……il problema non è il sindaco, ma tutti questi partiti e partitini di MAGNACCI!!!ed IGNORANTI!!!…che ostacolano il voler fare e le buone volontà del primo cittadino…anche nella precedente amministrazione Buccico è accaduto questo e se le leggi elettorali non cambiano…passeremo la nostra esistenza a votare…votare …votare….ma poi a che serve?..tutto inutile… Odesso, facciamo tutti una riflessione su come oggi vanno le cose in questo paese…siamo tutti in un vicolo cieco!!!!!!