RIAPRIRE LA VICENDA DEL PARCO DI SERRA VENERDI’
Lettera aperta del progettista dell’opera, il professor Carlo Pozzi, al Sindaco di Matera. L’architetto è disponibile a collaborare con l’Amministrazione per rendere fruibile la vasta area di verde attrezzato. Di seguito la sintesi della missiva inviata al primo cittadino di Matera
Ill. mo sig. Sindaco di Matera, caro Adduce,
sono passati molti anni da quando ho progettato e diretto con l’architetto Rocco Tosti e il Prof. Arch. Antonio Conte, quest’ultimo in qualità di consulente, la realizzazione del Parco di Serra Venerdì sulla collina che dal quartiere omonimo discende verso la strada sottostante – quasi una circonvallazione interna della città – e verso il paesaggio.
Il progetto è stato realizzato speditamente e correttamente da imprese locali, ma successivamente alla realizzazione è mancata, da parte dell’Amministrazione realizzatrice e ancor più da quelle successive, la capacità di assegnarne la gestione a qualsivoglia cooperativa locale (di giovani, di anziani) che sapesse cogliere l’occasione per mantenere in vita questa importante struttura nel centro della città.
Alla conclusione dei lavori fu organizzato l’evento “Fiabe al Parco” con la partecipazione di artisti di strada e attori napoletani ed il concorso di una parte cospicua della popolazione; l’occasione dimostrò la versatilità delle strutture appena ultimate: tendendo un telo tra le colonne di tufo si poteva realizzare in pochi minuti una insospettabile quinta teatrale.
Poco tempo dopo la struttura fu collaudata da una terna significativa, presieduta dal prof. Vittorio De Feo che pronunciò lusinghiere parole di congratulazione per l’esito progettuale e la qualità insediativa raggiunti.
Il progetto ha da allora vissuto una specie di divaricazione:
-da un lato il degrado dovuto all’abbandono e alla mancata custodia;
-dall’altro la “celebrazione” in numerose pubblicazioni di architettura internazionale
Recentemente il “parco abbandonato” ha destato ancora l’interesse di una rivista locale “Il Lucano” che nel numero di aprile 2009 ha pubblicato l’articolo “C’era una volta il Parco di Serra Venerdì” (a firma Giovanni Martemucci e Paola Pisciotta) con una interessante documentazione fotografica che metteva in triste comparazione lo stato delle opere alla conclusione dei lavori e quello degradato di oggi.
L’articolo ha avuto il ruolo di rimettere il “dito nella piaga”, almeno per quanto mi riguarda prevenendo la demenziale idea proposta dalla amministrazione che ti ha preceduto (e che non ha avuto il tempo per metterla in pratica) di “seppellire” la fontana nel quartiere perché troppo costoso mantenerla (!): ne è seguito un dibattito interessante con la presa di posizione contraria al “seppellimento” dell’Ordine degli Architetti e di singole personalità.
Conoscendo da sempre il tuo interesse per le dinamiche urbane, ti chiedo di riaprire in qualche maniera questa vicenda, anche alla luce della recente tua iniziativa relativa al
laboratorio di progettazione e sperimentazione “Matera, città dei bambini” che partirà dal quartiere Serrà Venerdì
Mi metto in tal senso a tua disposizione disinteressatamente per una eventuale consulenza, mosso solo da sentimenti di dedizione verso una città che mi è particolarmente cara – disponibilità e dedizione totalmente condivisi con l’architetto Tosti – come credo di aver dimostrato più volte ed ultimamente con la redazione della voce “Matera” dell’Enciclopedia Italiana Treccani (XXI secolo settima appendice), Roma 2007.
Distinti saluti
Carlo Pozzi Architetto
Professore Ordinario di Progettazione Architettonica
Facoltà di Architettura di Pescara
Università “G. D’Annunzio” di Chieti
Rocco Tosti Architetto
Via Torraca, 31
Matera
Pescara, 2 settembre 2010