Ad accogliere Gianni Pittella nella sala conferenze dell’hotel del Campo il segretario provinciale del PD Anna Ferrara, il capogruppo del partito alla Provincia di Matera Angelo Garbellano e il candidato sindaco del centro-sinistra al Comune di Matera Salvatore Adduce. Anna Ferrara ha ribadito la necessità per Matera di ritrovare un protagonismo nuovo, anche grazie alle risorse che mette a disposizione la Comunità Europea. Il candidato sindaco Salvatore Adduce ha ricordato che negli ultimi tre anni Matera è stata penalizzata da un assurdo isolamento, come se questa città non fosse patrimonio dell’Unesco e città del mezzoggiorno all’attenzione europea. Se sarò eletto sindaco mi impegnerò per ritrovare quel filo conduttore che dovrà tenere collegata Matera ai filoni della cultura italiana ed europea. Matera non ha bisogno di un capo-condomino ma di una autorità politica. Il resto del mondo guarda a Matera con interesse ma anche Matera ha bisogno del resto del mondo. In questi giorni rappresentanti autorevoli di governo stanno arrivando a Matera per la campagna elettorale ma non ci dicono perchè non hanno assegnato i 30 milioni di euro che erano stati destinati grazie al nostro lavoro per i Sassi o come fare per risolvere una crisi industriale e manufatturiera che sta interessando non solo il salotto. Matera è un affare nazionale. E a Pittella, se sarò eletto sindaco, chiederò un collegamento chiaro e continuo con l’Unione Europea per dare risposte rapidi a chi non può permettersi di pagare il mutuo e tra qualche mese si ritroverà l’autorità giudiziaria dietro la porta. Anche Garbellano nel suo intervento ha auspicato che Pittella possa assicurare grazie al suo lavoro all’Unione Europea quello che non garantisce il governo nazionale per il Sud. Poi il discorso più atteso, quello di Gianni Pittella, il lucano che ha raggiunto la carica istituzionale più importante nella storia politica regionale. Dopo aver pronosticato la vittoria di Adduce al primo turno, Pittella fa due precisazioni di carattere nazionale. “Voglio dire che chi vuol fare il sindaco, piuttosto che il presidente della Provincia o della Regione, non può prescindere dall’Europa a meno che non voglia portare in un vicolo cieco la nostra comunità. E io credo che Salvatore Adduce sia la persona giusta per guidare questa città perchè è una persona competente, di respiro nazionale ed europeo. Lo scenario che si apre dopo queste elezioni vede a mio avviso Matera tra i motori del Mezzogiorno ma per farlo deve riconquistare il suo spazio in un’agenda geo-politica che può lavorare in un terreno molto ampio, dai Balcani al Mediterraneo. Dal punto di vista culturale, artistico e ambientale questa città ha le carte in regola per fare bene. E la candidatura a capitale europea della culturala nel 2019 va collocata in questa ottica. Matera2019 non deve essere uno slogan e non deve diventare una battaglia elettoralistica. Anche perchè non è detto che vinceremo. Ma dobbiamo comunque provarci perchè comunque si lavorerà per realizzare cose positive per il nostro territorio. Naturalmente è fondamentale che il sindaco possa lavorare in rete con i presidenti della Provincia e della Regione. Da lucano prendo un impegno preciso: voglio dedicare un giorno al mese ad incontri con gli enti locali per dare risposte alle emergenze del nostro territorio. Credo che nella storia dell’Italia non c’è stato un periodo così nefasto nel Mezzogiorno come quello che stiamo vivendo. La politica ostile del governo Berlusconi è sotto gli occhi di tutti. E questi ministri che ora fanno campagna elettorale dalle nosre parti li ho paragonati a Dracula. Ci hanno tolto i fondi Fas, hanno reso non addizionabili i fondi europei, ci hanno tolto il capitale umano nella scuola, nell’università e nei settori della ricerca e dell’innovazione. E’ stato un attacco al cuore del Mezzogiorno. Ma la situazione paradossale è che sono riusciti a far passare l’immagine di un territorio attaccato alla mammella del Nord. Eppure le imprese parapubbliche come Anas e Ferrovie dello Stato stanziano solamente il 12% dei fondi al Mezzogiorno. Dobbiamo anche ammettere che una parte della nostra classe dirigenze è stata inadeguata ma ora non c’è più tempo da perdere ed è anche per questo che ho scritto un libro per lanciare un’operazione-verità. Si chiama “Domani a mezzogiorno” nel quale vengono raccontati nei particolari tutti i tagli che hanno penalizzato il nostro territorio.”
Poi arrivano le domande dei giornalisti. Ci può illustrare quali sono i fondi europei a disposizione? Oltre ai fondi Por 2007-2013 che vengono trasferiti alle Regioni, ci sono i programmi operativi nazionali (pon) che il governo dovrebbe attivare ma di cui si è persa traccia, i programmi a sportello di Bruxelles, che mettono a disposizione 50 milioni di euro sull’innovazione tecnologica, i programmi Life per l’ambiente. L’Unione Europea finanzia anche i programmi giovanili e tra questi il più noto è l’Erasmus, che vorremmo estendere a giovani imprenditori e professionisti, una sorta di Erasmus universali, per un target che va dai 16 ai 33 anni.” Ma come si possono utilizzare questi fondi se non c’è un’adeguata informazione? “Il problema non è solo l’informazione ma l’euro-progettazione. So che la Provincia di Matera vorrebbe attivare un pool europeo. Io credo che dovrebbe garantire informazioni adeguate in netto anticipo sulla scadenza dei bandi ma anche occuparsi della ricerca dei bandi, della rendicondazione e di politiche europee.” E’ inutile nasconderci. Il sindaco di Matera non può risolvere da solo la crisi che ha colpito anche le famiglie lucane. Una crisi provocata da una serie di operazioni azzardate di alcune banche sul mercato americano. La bolla speculativa degli Stati Uniti si è trasferita poi nel nostro Paese. Se ci fosse stato un sistema di sorveglianza dei mercati internazionali oggi non ci troveremmo in una situazione così drammatica. Da due anni sto lanciando l’idea degli euro-bond, oggi ne parlano i giornali specializzati e in Paralmento sto cercando di convincere i tedeschi per realizzare questo progetto. Con gli euro-bond si potrebbero raccogliere 1000 miliardi di euro, che potrebbero servire per finanziare un piano keinesiano anticiclico che potrebbe rilanciare l’economia. Dobbiamo assicurare una fiscalità di vantaggio, come abbiamo fatto in passato attivando il credito d’imposta che poi è stato annullato dal governo in carica.” Lei è vice-presidente del Parlamento Europeo. Potrà incidere la sua azione per la candidatura di Matera a capitale europea della cultura? “Non è il parlamento che decide ma è chiaro che attivando le alleanze giuste potremmo raggiungere risultati concreti. Come ho già detto, la concorrenza è agguerrita ma è giusto che sia così. In Italia sperano tra le altre anche Ravenna e L’Aquila ed è chiaro che non sarà facile vincere questa competizione ma io posso garantire che per quanto sarà nelle mie possibilità darò il massimo sia nella fase iniziale che in quella finale”. Dopo l’incontro con i giornalisti una delegazione composta da venti imprenditori ha rivolto domande a Gianni Pittella per approfondire le questioni legate ai progetti finanziabili dall’Unione Europea.
Michele Capolupo