Luciano Veglia, il cardiologo amante, cultore e studioso della settima arte: il cinema presenta martedì 19 maggio, nella “Sala Carlo Levi”, di Palazzo Lanfranchi-Mate l’ultima sua fatica letteraria: “ Il Cinema nella città dei Sassi”, edizioni Giannatelli. Può dirsi davvero fatica letteraria per il cardiologo Luciano Veglia, cultore e forte appassionato del cinema e della sua storia, che ha riportato in questa edizione che si legge come scorre la pellicola di un film in sequenze straordinarie di storia e immagini o di immagini e storia del cinema. Veglia Allarga il suo spettro d’azione e nel sottolineare “il legame che unisce il cinema alle città”, ripercorre a grandi linee alcune tappe essenziali dellasStoria del Cinema visitandone alcuni angoli”. A volo d’uccello Veglia si addentra nel cinema soffermandosi su “Le città nel Cinema” “dalle origini alla fine dell’Ottocento e al primo del Novecento” in cui la produzione cinematografica risulta ricca di film panoramici e di film di viaggio, di opere dal vero che riproducono episodi di vita cittadina in zone urbane e di località extraurbane quasi sempre attraversate da persone in movimento “.
La sua ricerca affronta anche l’aspetto tecnico raccontando la macchina da presa che scopre la carrellata in avanti e all’indietro, movimento definito con il termine tecnico “travelling”. Il libro si arricchisce passo dopo passo di pillole di notizie interessanti e accattivantim come se alla base ci fosse una sceneggiatura da seguire; si arricchisce di immagini che sono state proprie delle locandine del tempo come “King Kong”, “West Side Story “ “Uno sguardo dal ponte” . Veglia accenna ai paesaggio del western e ai luoghi urbani del cinema gangster americano e al noir francese. Si immerge nel Neorealismo degli autori italiani in cui la città si impone nel cinema con forza dirompente per poi citare una serie di capolavori da Roma città aperta a Paisà, da Sciuscià a Ladri di bicicletta.
L’autore continua nell’analisi delle caratteristiche storico geografiche e socio culturali di alcune città del mondo che sono diventate nel tempo il simbolo del Cinema Hollywood, da Cinecittà alla città di Matera. Cita ii lungometraggi storici, riporta l’elenco completo di tutti i film girati nella città dei Sassi con le locandine di riferimento e la lettura si fa più penetrante con la foto a tutta pagina del set di Craco per il “Cristo si è fermato ad Eboli” in bianco e nero.
Luciano Veglia pubblica una serie di schede relative ad operatori e società di produzione attive nel settore cinematografico come Blu Video Cinematografica di Matera, Videouno Matera, RVM Broadcasting per poi citare sceneggiatori e registi tra cui Antonio Andrisani, Geo Coretti, Giancarlo Fontana, Giuseppe G. Stasi, Vito Cea. E anche il cast degli attori materani è davvero ricco: Domenico Fortunato, Carlo De Ruggieri, Pascal Zullino, Nando Irene, Antonio Montemurro, AnnaRita del Piano. Il volume si arricchisce sempre più con i direttori della fotografia, operatori, fotografi di scena, montatori, vedi Toni Notarangelo, Antonio Moliterni, Uccio Mastrosabato. Non mancano scenografi e costumisti tra cui Nunzio Decollanz e autori di colonne sonore come Peppino De Florio e Francesco Paolicelli mentre il V capitolo è dedicato “Dalla film Commission alla “Casa del cinema” in cui l’autore auspica che in futuro la città di Matera possa diventare una città del Cinema: una città capace di offrire servizi alla complessa macchina produttiva del mondo degli audiovisivi, per la realizzazione in loco di prodotti di vario genere che garantirà certamente sensibili ricadute socio-economiche offrendo a breve–medio termine un importante contributo allo sviluppo della città e di tutto il territorio regionale”.
Alla presentazione nella Sala Carlo Levi di Palazzo Lanfranchi Matera parteciperanno il sindaco Emilio Nicola Buccico, il regista Geo Coretti, il vice presidente della Fondazione “Abulia Film Commission” Luigi De Luca e l’autore Luciano Veglia; coordina il giornalista Pasquale Doria.