Lunedì 23 giugno, ore 21.30. Il clero raggiunge la nuova piazzetta del Carro Trionfale e dopo il rito religioso officiato sul palco allestito davanti all'ingresso della fabbrica del Carro, il vescovo di Matera-Irsina Monsignor Salvatore Ligorio ha varcato la soglia del luogo dove per tre mesi circa Pasquale e Francesco Nicoletti hanno lavorato giorno e notte per costruire il manufatto in cartapesta che scorterà la Madonna della Bruna. La benedizione del Carro ha dato ufficialmente il via ai festeggiamenti in onore di Maria Santissima della Bruna, edizione numero 619. Prima di ammirare la nuova opera prodotta dai Nicoletti il comitato ha offerto ai devoti uno spettacolo pirotecnico a cura della Pirotecnica S.Chiara, la premiata ditta marchigiana che già lo scorso anno ha garantito lo spettacolo finale dei fuochi sulla Murgia in assoluta sicurezza.
Sarà un'edizione davvero speciale perchè per la prima volta nessuno sarà autorizzato a difendere il carro. Niente polizia, come era già accaduto lo scorso anno ma fuori anche i volontari che identificati da una maglietta gialla piuttosto che grigia erano chiamati a difendere il Carro da possibili assalti anticipati. Lo scorso anno proprio qualcuno di questi ragazzi aveva tradito tutti, rovinando la festa ai materani e ai turisti pronti a seguire cno tanta passione l'atto più atteso di una festa unica al mondo.
Per scongiurare un nuovo assalto anticipato il Comitato è stato molto chiaro: chi non rispetterà la tradizione che vuole il Carro stracciato in piazza Vittorio Veneto potrà essere denunciato alle autorità competenti. Intanto l'Associazione dei Cavalieri di Maria Santissima della Bruna ha inviato un comunicato stampa per chiedere che venga allargato il numero di cavalieri di scorta nella fase pomeridiana della festa della Bruna. Lo riportiamo integralmente anche perchè contiene una proposta per garantire la sicurezza di tutti coloro che prenderanno parte alla festa nella fase cruciale.
La festa in onore della Madonna della Bruna è imminente, fervono i preparativi dei Cavalieri per la partecipazione all’Evento. Hanno aspettato per un anno, finalmente è arrivato il momento tanto atteso. Hanno investito in un anno di attesa tantissimo del loro tempo, dedicandolo al loro cavallo, al loro costume tradizionale (elmetto piumato, corazza, lancia, mantello di velluto riccamente ricamato, ecc.), ad esercitarsi ad andare a cavallo, ecc. Hanno investito anche molte delle loro risorse economiche sottraendole ai modestissimi bilanci familiari e personali. La speranza del sotto scritto pertanto, in qualità di Presidente dell’Associazione dei Cavalieri di Marisa SS. Della Bruna, è quella che tutti questi sacrifici dedicati con tanta passione ed amore alla Madonna e alla festa non vengano sacrificati inutilmente e buttati al vento per una preconcetta ed incomprensibile presa di posizione delle autorità preposte alla pubblica sicurezza che vorrebbero la partecipazione alla festa del 2 luglio di un numero inferiore di Cavalieri di quelli che già si sono iscritti e preparati. Sono sicuro, che la sera del 2 luglio, la partecipazione dei Cavalieri del numero già esistente dall’anno scorso (infatti quest’anno le iscrizioni ai nuovi cavalieri è stata chiusa), non comporterebbe alcun rischio aggiunto o nuovo, visto che da molti anni il numero dei partecipanti Cavalieri della sera è più o meno lo stesso e la maggior parte di essi dovrebbero sfilare fino in piazza S. Francesco ed uscire da via Ridola, escluso un numero esiguo di Cavalieri che seguirà il carro nei tre giri.
Sarebbe invece , più utile ed efficace sotto il profilo della sicurezza e dell’incolumità dei Cavalieri e dei cittadini spettatori transennare tutto il percorso della processione, ad iniziare dall’altezza dell’incrocio di Via N. Sole con Via Annunziatella fino in Piazza S. Francesco, inibendo in questo modo il libero accesso in mezzo ai cavalli a tutti quei cittadini spettatori: bambini, vecchi, donne con carrozzelle, intere famiglie, che non fanno parte dell’organizzazione della festa ma che tutti gli anni ineluttabilmente invadono il percorso della processione e dei Cavalieri e passeggiano in mezzo ai cavalli con grande rischio e pericolo per tutti.
Credo che l’attenzione maggiore la dovremmo avere proprio per queste cose, incominciando a transennare tutto il percorso come sopra detto ed a separare i cittadini spettatori dai cavalli e Cavalieri e da chi fa parte della processione e dell’organizzazione della festa.
Pertanto, confidando nel buon senso che ha sempre contraddistinto i responsabili della sicurezza, spero vivamente che questi, come negli anni passati, non vorranno limitare il numero dei partecipanti Cavalieri, come hanno fatto credere di voler fare, ma al contrario, faranno in modo che essi partecipino tutti senza esclusione di nessuno, nella massima sicurezza e nella massima armonia fra loro, mettendo in evidenza ed esaltando positivamente i rapporti umani e istituzionali con chi è preposto alla salvaguardia della loro sicurezza ed incolumità, cancellando quei motivi di malcontento, di incomprensioni e di inutili dissapori.
Il Presidente Antonio Paolicelli