L’irap (imposta regionale sulle attività produttive) è un tributo che si applica alle attività d’impresa, e non anche alle persone fisiche, esercitate in ciascuna regione.
La base imponibile da assoggettare ad imposta si ottiene sottraendo al valore della produzione, il “guadagno”, realizzato nella regione, i costi della produzione con esclusione di quelli relativi al personale e quelli di natura finanziaria.
si tratta, quindi, di un’imposta locale che va a finanziare le casse della regione dove la produzione è stata realizzata. il gettito dell’irap finanzia il 40% della spesa sanitaria nazionale.
ovviamente, se la produzione non è avvenuta in italia ma all’estero, anche se si tratta di un impresa italiana, il tributo non si applica per mancanza del presupposto della territorialità.
L’artifizio scoperto dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di matera consisteva nel far risultare come impiegata all’estero gran parte della manodopera che invece aveva lavorato in italia da parte di una grande impresa specializzata in lavori generali di costruzioni di grandi opere. la società con questo sistema avrebbe risparmiato una cifra ragguardevole senza oltretutto incorrere in sanzioni di natura penale in quanto, la semplice evasione dell’irap comporta solo sanzioni di carattere amministrativo (dal 100% al 200% della maggiore imposta).
l’attività ispettiva si è conclusa con l’accertamento di una maxi-evasione all’irap per una base imponibile non dichiarata di circa 101.000.000,00 euro e relativa imposta di circa 4.300.000,00 euro, nonché con il recupero a tassazione di circa 322.000,00 euro di costi non deducibili e con la segnalazione agli uffici finanziari per l’adozione di misure cautelari a garanzia del credito erariale.
…dovete fare i nomi!!!!!!arrestano i poveri cristo mettono i nomi a caratteri cubitali!!e i nomi dei truffatori?….o a tutti o a nessuno!!siamo di fronte al classico esempio di figli e figliastri!!…cittadini di serie A e di serie B!! POVERA ITALIA.