Gli uomini del Comando Stazione Forestale di Irsina hanno denunciato all’autorità giudiziaria un uomo di 54 anni per incendio boschivo colposo, in quanto lo stesso aveva omesso di effettuare le fasce di protezione così come prescritto dalla Legge Regionale della Basilicata n. 13 del 2005.
Ogni proprietario o conduttore di terreni seminativi è obbligato infatti, subito dopo le operazioni di mietitrebbiatura, ad isolare il proprio fondo con opportune fasce di protezione dette precese consistenti nell’aratura lungo il perimetro del proprio terreno di una fascia che va dai 5 ai 15 metri in cui non devono affiorare residui vegetali che possano in qualche modo favorire il propagarsi delle fiamme.
Il responsabile, proprietario del terreno, è stato denunciato per incendio colposo per il reato di cui all’articolo 423 bis del codice penale, individuato a seguito delle indagini effettuate dal locale Comando Stazione di Irsina con il Metodo delle Evidenze Fisiche (MEF). Lo stesso, infatti, è risultato responsabile penalmente per non aver realizzato la fascia di protezione lungo il perimetro confinante con l’area boscata di 12/15 metri così come previsto dalla Legge Regionale della Basilicata n. 13 del 2005 e rischia un pena che va dai 4 ai 10 anni di reclusione.
La mancata realizzazione delle precese, ha di fatto favorito il propagarsi delle fiamme dal terreno di sua proprietà fino all’area boscata , distruggendo quasi 2 ettari di macchia mediterranea. Il tempestivo intervento degli uomini della Forestale, che hanno coordinato le attività di spegnimento, ha permesso di circoscrivere l’incendio che ha interessato in totale circa 18 ettari di vegetazione.
Gli uomini del Corpo Forestale continueranno l’attività d’ indagine per risalire all’autore dell’incendio delle stoppie che risulta ancora ignoto.
Nella giornata d giovedì 17 settembre, i Carabinieri del NAS di Potenza, unitamente ai colleghi della Compagnia di Tricarico, al termine di un preordinato servizio di controllo ed ispezione igienico-sanitaria ai diversi esercizi pubblici, hanno deferito in stato di libertà il titolare di un punto vendita di prodotti caseari sito in Salandra (MT) per aver detenuto gli alimenti in cattivo stato di conservazione.
Inoltre, dall’attività di verifica, sono emerse carenze igienico sanitarie e strutturali. Al termine del controllo, il personale medico dell’Azienda sanitaria, che ha partecipato al servizio, concordando con quanto rilevato dai Carabinieri, ha disposto l’immediata sospensione dell’attività in questione, il cui valore è stimato in 80mila euro circa.
Notevole il quantitativo di prodotti caseari posti sotto sequestro.