In occasione del decimo anniversario dell’omicidio della materana Anna Rosa Fontana da parte del suo ex convivente Paolo Chieco riportiamo di seguito i messaggi di solidarietà di “Stati Generali delle Donne”, della deputata Stefania Ascari, prima firmataria della Legge sul Codice Rosso e di tre associazioni impegnate nella tutela delle vittime di violenza di genere.
A questi messaggi si aggiunge anche il sostegno dell’associazione Anpana Matera e di Ivana Pipponzi, presidente della Commissione pari opportunità della Regione Basilicata.
Per ricordare la memoria di Anna Rosa Fontana, a 10 anni dal suo femminicidio, gli Stati Generali delle Donne si stringono ai suoi figli, ai suoi familiari e alla madre di Anna Rosa. Sosteniamo con forza il duro ed importante lavoro di tutela delle donne vittime di violenza, svolto dalla sorella, Antonella Fontana, con l’associazione Anna Rosa una di noi. Per dare voce al dolore e tenere accesa la luce sulla storia di Anna Rosa affinchè appresenti un monito per sostenere e tutelare meglio le donne in difficoltà, vittime di violenza e in fragilità economica e sociale.
Deputata Stefania Ascari, prima firmataria della Legge sul Codice Rosso
Lunedì 7 dicembre il mio pensiero va a una giovane mamma, Anna Rosa Fontana, uccisa a soli 38 anni per mano del suo ex convivente Paolo Chieco a un passo dalla porta di casa a Matera. Colui che avrebbe dovuto proteggerla e amarla. Quella di Anna Rosa Fontana è la storia di una morte annunciata, di una donna che ha denunciato, ma che non ha ricevuto aiuto da parte delle Istituzioni. In questo triste giorno, mi stringo al dolore dei suoi figli, della madre di Anna Rosa e della sorella Antonella che grazie all’associazione Anna Rosa una di noi svolge un fondamentale ruolo di prevenzione nelle scuole.
Si perché il problema della violenza contro le donne è anche e soprattutto un problema culturale frutto di diseguaglianze, omertà, pregiudizi ed incapacità di amare.
Per questo già a partire dai primi banchi di scuola è importante insegnare il rispetto delle persone in generale, della parità di genere, in modo da eliminare ogni forma di stereotipo che degenera in intolleranza e nei peggiori casi sfocia nella violenza e nell’omicidio.
Prevenzione, formazione, ascolto e cultura devono essere le colonne portanti di questa battaglia di civiltà che non esonera nessuno e che ci riguarda tutti in prima persona.
Associazione Frida Kahlo la città delle pari opportunità
Per ricordare la memoria di Anna Rosa Fontana, a 10 anni dal suo brutale omicidio, l’associazione Frida Kahlo la città delle pari opportunità, di Marano di Napoli, si stringe ai suoi figli, ai familiari e alla madre di Anna Rosa. Sosteniamo, seppur a distanza, il duro ed importante lavoro di tutela delle donne vittime di violenza, svolto dalla sorella, Antonella Fontana, con l’associazione Anna Rosa una di noi. Per dare voce al dolore e all’assurdità di questa vicenda abbiamo intervistato Antonella a Matera. La storia di Anna Rosa è terribile e oggi deve rappresentare un monito per sostenere e tutelare meglio le donne, in maniera tempestiva, soprattutto in situazioni di forte pericolo di vita. Se allora questo fosse avvenuto, probabilmente Anna Rosa sarebbe ancora qui. È necessario, pertanto, promuovere logiche di rete tra le forze dell’ordine, i servizi sociali e i centri o le associazioni che operano nell’antiviolenza, affinché non vi siano più altre Anna Rosa. La battaglia è lunga, ma noi siamo al fianco di Antonella e combatteremo con lei.
Alba Dell’Acqua (Moica Basilicata)
Anna Rosa il tuo sorriso disarmante e dolcissimo ci accompagnerà sempre e riscalderà il cuore degli affetti più cari a cui sei stata prematuramente e crudelmente sottratta,a noi donne di Matera insieme alla tua amata famiglia il compito di tenere sempre vivo il tuo ricordo affinché la tua morte sia da monito e da sprone affinché la violenza sulle donne venga arginata per davvero, un abbraccio dolce angelo, ovunque tu sia
Associazione Forza delle idee dei Campi Flegrei – Roma
Per ricordare la memoria di Anna Rosa Fontana l’associazione Forza delle idee dei Campi Flegrei si stringe ai suoi figli, ai familiari e alla madre di Anna Rosa. Sosteniamo, seppur a distanza, il duro ed importante lavoro di tutela delle donne vittime di violenza, svolto dalla sorella, Antonella Fontana, con l’associazione Anna Rosa una di noi. Noi abbiamo ricordato Anna Rosa parlandone con alcune classi di scuola superiore, perchè la terribile storia di Anna Rosa deve rappresentare un monito per sostenere e tutelare meglio le donne, in maniera tempestiva, soprattutto in situazioni di forte pericolo di vita. Se allora questo fosse avvenuto, probabilmente Anna Rosa sarebbe ancora qui. È necessario, pertanto, promuovere logiche di rete tra le forze dell’ordine, proporre presidi all interno delle stazioni delle forze dell’ordine che collaborino con servizi sociali e centri, con le associazioni che operano nell’antiviolenza, affinché non vi siano più altre Anna Rosa.