25 Aprile 2021, Festa della Liberazione, Rosanna Travascia: “Una giornata simbolo da onorare, oggi e per sempre”. Di seguito la nota integrale.
Sono trascorsi 76 anni esatti da quando l’Italia si è liberata dall’occupazione nazista e dal regime fascista. Ed è giusto che questa data, negli anni, venga celebrata: per non dare per scontato il concetto di “libertà”.
La mattina del 25 Aprile 1945, grazie al coraggio dei partigiani, il nostro Paese ha potuto rialzare la testa, liberandosi da quella durissima occupazione, che aveva fatto sprofondare l’Italia in un baratro di oppressione, intolleranza e violenza. Nel 1946, il governo italiano, guidato da Alcide de Gasperi, stabilì che il 25 Aprile sarebbe stata “festa nazionale”. Da quel giorno, il 25 Aprile è diventato un simbolo di libertà, ma anche di speranza e di fiducia nel fatto che, anche una situazione disperata, grazie all’impegno di tutti, potrebbe migliorare. Un ricordo che unisce chi ha vissuto quel 25 Aprile 1945 e chi, invece, l’ha solo studiato a scuola: la Festa della Liberazione appartiene a tutti gli Italiani e va celebrata anche nel 2021, ancora funestato dall’emergenza Covid. In questo momento, non siamo liberi di frequentarci, di aggregarci, di gioire della pratica comune, di muoverci insieme. Nessuno nega che il nostro sacrificio non sia necessario. Però, proprio in questo anniversario storico, la limitazione alla libertà, impensabile fino a due anni fa, ci pesa maggiormente. Ci consoliamo pensando che quest’anno, il giorno della Liberazione coincide con la vigilia delle riaperture. Dunque, un’occasione dedicata anche al valore dei partigiani, le cui gesta e la cui resistenza possono diventare una strada e una musa ispiratrice per ritornare presto ad essere liberi e gioiosi: un messaggio che invita tutti a tenere duro e a resistere!