Christian Giordano Presidente della Provincia Di Potenza ha aperto gli interventi istituzionali alla manifestazione di ricordo dell’Anniversario della Liberazione al Parco Montereale di Potenza.
“Il “25 aprile” fu un punto di arrivo ma soprattutto un punto di partenza.”
“Il 25 Aprile -ha ricordato tra l’altro Giordano – oltre ad essere l’anniversario della Liberazione d’Italia, risultato frutto della Resistenza, rappresenta anche l’inizio di un percorso che, attraverso la nascita della Repubblica e la stesura della Carta Costituzionale, ci ha permesso di diventare quello che siamo.
Oggi – questo il monito finale del Presidente – però abbiamo la grande responsabilità di costruire quello che dovremo diventare!”.
25 APRILE DISCORSO DI GIORDANO
Rivolgo alle autorità civili, militari e religiose ed alle Associazioni presenti il saluto mio personale e della Provincia di Potenza che mi onoro di rappresentare in questa sede.
Il 25 aprile fu un punto di arrivo ma soprattutto un punto di partenza.
Il 25 Aprile oltre ad essere l’anniversario della Liberazione d’Italia, risultato frutto della Resistenza, rappresenta anche l’inizio di un percorso che, attraverso la nascita della Repubblica e la stesura della Carta Costituzionale, ci ha permesso di diventare quello che siamo.
Oggi però abbiamo la grande responsabilità di costruire quello che dovremo diventare!
La libertà, una volta conquistata, va coltivata e custodita attraverso la costruzione della “cultura della libertà”.
Occorre pertanto lavorare ogni giorno “diffondendo” i valori fondanti della nostra Repubblica, puntualmente esplicitati dalla nostra Carta Costituzionale, affinché continuino ad essere “garanzie” anche per il futuro dei nostri figli e delle nuove generazioni.
Tante cose sono cambiate da allora ad oggi. Tuttavia i valori di libertà, di democrazia, la lotta del nostro popolo contro il nazifascismo non sono solo il recupero della memoria di un popolo, ma anche il fondamento della nostra società civile e dei valori che caratterizzano l’ Italia.
In tal senso la vittoria contro il nazifascismo ha significato per noi italiani la conquista della libertà con il sangue di nostri concittadini e la nascita dell’ identità nazionale.
Oggi abbiamo il dovere di non dimenticare che il concetto di libertà deve anzitutto accompagnarsi con il concetto di unità nazionale.
Occorre pertanto uno sforzo comune di condivisione di quelli che sono i valori fondanti della nostra democrazia, a partire proprio dalla “libertà”: valore troppo rilevante che deve appartenere a tutto il Paese e che, così come l’antifascismo, deve rimanere principio fondante condiviso e mai argomento di discussione.
Similmente, con umiltà, abbiamo anche l’onere di rammentare a noi stessi che la libertà non rappresenta un valore scontato.
Ancora oggi infatti, già ai confini della nostra Europa democratica e moderna, tali valori non appaiono “scontati”, laddove si sta consumando un conflitto armato inspiegabile e ingiustificato, utile solo a generare massacri e violenze a danno della popolazione civile.
La guerra in Ucraina ci ha riportati, tristemente, indietro nel tempo a periodi oscuri dell’umanità, caratterizzati dalla potenza delle tenebre che sembravano ormai solo un ricordo, costringendoci ad assistere, impotenti, a veri e propri crimini contro l’umanità stessa, a genocidi, ad efferatezze di ogni genere contro l’essere umano e alla violazione del principio di autodeterminazione di ogni popolo sancito dalla Carta Internazionale dei diritti dell’Uomo.
Si tratta di circostanze intollerabili che devono imporci una attenta riflessione rispetto al gran lavoro che ancora occorre espletare per condividere il valore della libertà.
Con immutato orgoglio, però, da italiani, possiamo e dobbiamo ispirarci e ricordare chi, con sentimenti autentici di solidarietà, decise di opporsi e ribellarsi alla crudeltà dei nazifascisti: persone semplici, mosse da sentimenti di umanità e coraggio, che ci permisero di conquistare quelli che oggi rappresentano i nostri diritti inviolabili, costituzionalmente garantiti.
Il 25 aprile è dunque proprio questo, consapevolezza e speranza.
L’ auspicio è che questo 25 aprile 2023 riporti la speranza di guardare al futuro con ottimismo, con la stessa forza e spirito della lotta antifascista che portò alla nascita della nostra Repubblica libera e democratica.
Viva il 25 aprile, viva la Repubblica, viva l’Italia.