“Matera ha dato a questo 67° Raduno Nazionale dei Bersaglieri un’eco mediatica sensazionale, enfatizzando i nostri valori, consentendoci di metterli oltremodo in luce”. Il vicepresidente dell’Associazione Nazionale di Matera, Daniele Carozzi, ha esordito così in occasione della presentazione del libro “Le Piume, la corsa, il tricolore”. Lo sbarco a Trieste della II Brigata Bersaglieri il 3 novembre 1918. Presso il liceo scientifico statale “Dante Alighieri”, il Bersagliere Generale Paolo Stendardo ha così illustrato agli studenti materani la sua opera, scritta in occasione del Centenario della fine della Grande Guerra.
Tra i contributi musicali dei giovani, i quali si sono esibiti con voce e strumenti in pezzi noti legati al Corpo dei Bersaglieri, il Generale Stendardo ha presentato una raccolta di memorie storiche dei reggimenti, mostrando documenti inediti e originali. Sottolineando il ruolo “dei bersaglieri come veri protagonisti dell’Unità d’Italia”, l’autore del libro ha esposto ai giovani presenti alcuni dei punti salienti del Decalogo stilato dal generale La Marmora, fondatore del Corpo nel 1836, tra i quali spiccano “il sentimento per la famiglia, l’onore, il rispetto per il prossimo. Valori – ha sottolineato il generale – per noi indispensabili, non solo da un punto di vista militare ma anche caratteriale, da tenere in considerazione nella vita di tutti i giorni”.
Anche in questa occasione è emerso l’orgoglio di appartenenza a un Corpo “creato per arrivare dove gli altri soldati si sarebbero invece fermati” – ha detto Stendardo.
“Tra i nostri fondamenti – ha ripreso la parola Daniele Carozzi – c’è il desiderio di raccontare la storia a voi ragazzi, cittadini di domani senza retorica. Voi – rivolgendosi ai giovani – avrete la responsabilità di rendere meraviglioso o pessimo il nostro Paese. Sarete bravi cittadini se non asseconderete ogni tipo di malavita, rispettando invece il Tricolore. Un dovere compiuto dà diritti. Nessun dovere compiuto, nessun diritto” – ha chiosato.
In questo sabato, vigilia della Parata dei Bersaglieri e del Passaggio della Stecca, in programma domenica 19 maggio in diretta nazionale su Rai Tre a partire dalle ore 12.25, si è potuto assistere all’arrivo delle pattuglie ciclistiche e staffette provenienti da tutta Italia, seguite dal saggio ginnico sportivo militare curato dal 7° Reggimento. Nello stadio di Matera i bersaglieri si sono “esibiti” bersaglieri in combattimenti corpo a corpo cui sono stati alternati esercizi di ginnastica a corpo libero con salti in cerchi di fuoco.
È stata poi la volta dell’Annullo Filatelico a cura delle Poste Italiane, chiunque ha potuto così apporre su gadget e cartoline il francobollo dedicato al 67° Raduno.
In serata, nel Parco del Castello, il Gran Concerto di Gala delle Fanfare Bersaglieri Anb, nord, centro, sud, con la partecipazione della giornalista del Tg2 Maria Concetta Mattei.
Camillo Tondi, responsabile ufficio stampa Anb: “Il nonno di Papa Bergoglio, uno di noi”
In occasione del 67° Raduno Nazionale dei Bersaglieri in corso a Matera è emersa una curiosità.
Tra i Bersaglieri ha militato il nonno paterno di Papa Francesco, Giovanni Bergoglio. Come ha riferito il responsabile dell’ufficio stampa Anb (Associazione Nazionale Bersaglieri), Camillo Tondi, “a testimonianza di questo dato è disponibile, in originale, il foglio matricolare di Giovanni Bergoglio, combattente durante la Prima Guerra Mondiale, aggregato al 9° Reggimento dei Bersaglieri di Asti”. Giovanni Bergoglio, poi, espatriò in Argentina e sappiamo bene come è andata avanti la sua storia, che in qualche modo oggi è diventata anche la nostra storia!
Il foglio matricolare che attesta l’appartenenza del nonno al Corpo dei Bersaglieri è stato consegnato nelle mani del Santo Padre a Re di Puglia, dall’allora presidente dell’Anb, Marcello Cataldi, e dal Capo di Stato Maggiore.