Chi sono i bersaglieri? “I bersaglieri sono uomini dall’animo grande, più grosso delle loro stesse gambe. Corrono agilmente, ma il loro cuore batte più forte. Il bersagliere è un marchio positivo nella storia italiana, di cui hanno sempre fatto parte integrante”.
Così il Generale Pino Battaglia durante la conferenza “I Bersaglieri nella storia”, che si è tenuta nella Sala del Consiglio provinciale. Un excursus dalla fondazione del Corpo – denocciolando il perché e il come sia avvenuta – fino alla definizione dell’”arredamento” moderno dei “fanti piumati”.
Il generale Battaglia ha tenuto alta l’attenzione della platea in questa quarta giornata del 67° Raduno Nazionale dei Bersaglieri, nella Città dei Sassi, presentando storie, simboli, aneddoti, i quali “hanno visto protagonisti i bersaglieri dal Risorgimento fino alla Seconda Guerra Mondiale. I bersaglieri – insomma – sono sempre riusciti a farsi onore” – ha puntualizzato il Generale.
I racconti presentati da Battaglia hanno fatto emergere, inoltre, aspetti caratteristici e originali della vita militare in guerra, come il conteggio di quante cartoline e lettere siano state scambiate, solo durante il primo conflitto mondiale: “ben 4 miliardi di manoscritti – ha rivelato il Generale – affinché arrivassero al militare anche nel luogo più sperduto in trincea”.
Il rappresentante del Corpo dei Bersaglieri ha poi messo in evidenza il “ruolo delle donne in sostituzione dei seicento mila uomini arruolati in guerra”, valorizzando così l’aspetto psicologico della figura femminile, che “si è dovuta sostituire in ambiti complessi, come quello della siderurgia e del vettovagliamento”. Il supporto delle donne, note come “portatrici carniche”, agli uomini “militari” è stato confermato dalla presenza di “circa 2000 figure femminili, tra i 16 e i 60 anni, impegnate ogni giorno a percorrere 1000 metri, tra ascesa e discesa, per consegnare agli alpini in montagna sostegni di ogni genere, con un compenso equivalente a 3 euro, supplendo così a qualunque altro mezzo disponibile”.
Durante la conferenza tenuta dal Generale Pino Battaglia sono emerse anche alcune curiosità. Chissà quanti proprio in quella sede hanno scoperto che la guerra ha portato all’invenzione di oggetti per noi scontati “come l’orologio da polso e le lamette”.
L’incontro nella sala Consiliare provinciale è stato preceduto, in giornata, dall’arrivo del Medagliere Nazionale dell’Associazione Bersaglieri, in piazza Vittorio Veneto, poi consegnato al sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, e del 7° Reggimento, con il conferimento degli Onori alla Bandiera di Guerra.
Dopo l’inaugurazione del Monumento al Bersagliere, in Largo De Gasperi, su via Nazionale, realizzato dagli artisti lucani Vito Palladino e Rocco Monteleone, presso il cimitero di Matera è avvenuta la deposizione di bouquet di fiori sulla tomba del Bersagliere Colonello Binetti, fondatore della locale sezione Bersaglieri di Matera.
A chiudere la quarta giornata del 67° Raduno Nazionale dei Bersaglieri, nella bella cornice del Parco del Castello, il “Concerto Fanfare Bersaglieri”, con l’intervento della Fanfara 7° Reggimento e Fanfara ANB San Donà di Piave.
La fotogallery della quarta giornata del 67° raduno nazionale Bersaglieri a Matera (foto Domenico Fittipaldi)