Mercoledì 8 marzo 2023 alle ore 10 In occasione della festa della donna l’Amministrazione comunale di Matera inaugura il busto dedicato alla prima consigliera comunale di Matera Teresa Vezzoso, collocato nell’omonimo parco tra le vie Gravina e Dalla Chiesa. Saranno presenti il sindaco Domenico Bennardi, gli assessori Tiziana D’Oppido (Pari opportunità), Sante Lomurno (Lavori pubblici) e Giuseppe Digilio (Ambiente). Un’occasione per presentare alla città anche questa nuova area verde, sulla quale da pochi giorni si sono conclusi i lavori. Teresa Vezzoso era un’insegnante nata il 22 luglio del 1912. Si laureò in Filosofia nel 1940 e insegnò a Matera presso il liceo e all’Istituto magistrale “Tommaso Stigliani”. Nel 1947 lasciò la sua città e si trasferì in Toscana, insegnando a Massa e Carrara; nel 1948 fu docente all’Istituto Magistrale di Roma e, successivamente, a Terni. Partecipò, vincendo, al concorso per la cattedra di Filosofia e Pedagogia, e nel 1949 tornò a Matera dove svolse la sua opera educativa insegnando sino alla data del suo pensionamento il 10 settembre 1978. Vezzoso era innovativa e ricercava il nuovo rifiutando la monotonia dei normali tempi e ritmi che la vita dettava. Aveva uno spirito libero e autonomo innato, che palesò sin da bambina; questo suo essere la portò a entrare in politica (la leggeva come un’arte nobile) per dare il proprio contributo di cultura, pensiero e di cattolica praticante, per rendere un servizio al territorio e agli uomini. Pertanto, dal 1946 al 1952, fece parte del primo consiglio comunale (prima e unica donna) democraticamente eletto e guidato dal sindaco Giovanni Padula. Negli ultimi anni della sua esistenza aprì le porte della sua casa e del cuore a due ragazze albanesi, una delle quali affetta da un neoplasma che richiese importanti cure e interventi chirurgici a Milano. La giovane purtroppo, dopo speranze e tante sofferenze, non ce la fece provocando immenso dolore all’anziana benefattrice. Teresa Vezzoso ha onorato la città, dopo aver dedicato la propria vita all’insegnamento, alla cultura e ai bisognosi, si spense il 20 settembre 1996, lasciando sempre viva la traccia della sua operosità. E’ il primo busto dedicato a una donna nella città dei Sassi.