Sono a rischio i fuochi pirotecnici che nel rispetto della tradizione si sono sempre svolti fino al 2019 a Murgia Timone per concludere il 2 luglio i festeggiamenti in onore di Maria Santissima della Bruna, patrona di Matera.
Nella lettera inviata venerdì 10 giugno dall’Ente Parco della Murgia Materana all’Ufficio compatibilità ambientale diretto da Maria Carmela Bruno e al responsabile dell’Ufficio compatibilità ambientale della Regione Basilicata, Salvatore De Grazia, l’Ente Parco riscontra “la nota dell’ufficio compatibilità ambientale della Regione Basilicata n. 933 del 17 maggio 2022 relativa alla valutazione di incompatibilità ambientale (Vinca), livello II, per gli spettacoli pirotecnici in località Murgia Timone nel Comune di Matera proposti dall’Associazione Maria Santissima della Bruna” a seguito di richiesta del parere obbligatorio ma non vincolante dell’Ente Parco della Murgia Materana.
Si precisa che il parere espresso dall’Ente Parco e inserito in questa lettera è un passaggio obbligato perchè la Regione Basilicata si era già espressa con parere contrario nel 2019.
In quella edizione della Festa della Bruna, l’ultima che si è svolta a Matera prima dello stop imposto a livello nazionale alle sagre e alle feste patronali dalla pandemia da Covid 19, il parere fu favorevole sia da parte dell’Ente Parco della Murgia Materana sia dall’ufficio di compatibilità ambientale della Regione Basilicata con la prescrizione da parte dell’ente regionale che in caso di incendi nel Parco della Murgia Materana l’autorizzazione “Vinca” sarebbe stata revocata.
In quella edizione purtroppo si registrarono piccoli focolai a Murgia Timone e pertanto i fuochi pirotecnici previsti una settimana dopo per l’Ottava della Bruna si effettuarono nello stadio XXI Settembre-Franco Salerno mentre per quelli di Sant’Eustachio del 20 settembre 2019 si utilizzò l’area del parcheggio antistante il nuovo ospedale, in via Annibale Maria di Francia, immobile che ospita la sede della Regione Basilicata e del liceo Classico Duni di Matera.
Riportiamo di seguito il testo integrale della lettera che contiene il parere dell’Ente Parco della Murgia Materana che impedirebbe i fuochi pirotecnici che concludono i festeggiamenti in onore della Madonna della Bruna il 2 luglio.
E’ evidente che a seguito di questo parere contrario l’associazione Maria Santissima della Bruna dovrà individuare già sia per il 2 luglio che per l’Ottava della Bruna un sito alternativo a quello che storicamente è stato utilizzato per i fuochi pirotecnici del 2 luglio. Lo stadio XXI Settembre-Franco Salerno potrebbe essere la soluzione più opportuna per far svolgere i fuochi pirotecnici ma è chiaro che la decisione sarà presa dalle autorità competenti.
Michele Capolupo
Di seguito il testo integrale della lettera dell’Ente Parco della Murgia Materana inviata alla Regione Basilicata che contiene il parere negativo rispetto alla possibilità di effettuare i fuochi d’artificio della Festa della Bruna 2022 a Murgia Timone, parere negativo ma non vincolante. L’ultima decisione spetta infatti alla Regione Basilicata.
In relazione alla richiesta in oggetto si comunica quanto segue:
Operando un breve excursus della questione, in primis, si evince come in virtù del regime vincolistico gravante sull’area di Murgia Timone, si poneva, sin dal 2018 la necessità di ricercare soluzioni alternative a tali attività, tenuto conto del contesto ambientale e vincolistico riguardo all’effettuazione di manifestazioni con fuochi pirotecnici in area Parco.
In data 7 agosto 2019 con nota n. 0133206/23AB l’ufficio compatibilità ambientale della Regione Basilicata evidenziava la necessità di invididuare altri siti e ricorrere ad altre modalità di svolgimento degli spettacoli confermando la revoca del parere Vinca di cui alla Determina dirigenziale n. 398/2019.
In tale nota l’Autorità Ambientale regionale rileva altresì che “le attività pirotecniche risultano incompatibili con le esigenze di tutela di un’area protetta ai sensi della Direttiva habitati e della legge regionale n. 28 del 28 giugno 1994.
Appare più che significativo, in merito alla questione de quo, quanto riportato nel contenuto istanza di riesame ed esito istruttorio riportato nella DPR n. 357/1997 (e s.m.i.) – Valutazione istanza di riesame della Determinazione dirigenziale n. 23AB.2019.D.00398 del 14.06.2019 inerente agli “Spettacoli pirotecnici legati ai festeggiamenti in onore della Madonna della Bruna e di Sant’Eustachio, in località Murgia Timone nel Comune di Matera”.
Proponente:
Associazione Maria Santissima della Bruna dell’Ufficio Compatibilita’ Ambientale della Regione Basilicata 23AB 23AB.2020/D.00131 del 10/2/2020. In detta istruttoria l’Autorità Ambientale valutava “le attività proposte poco conciliabili con le esigenze di tutela della biodiversità richieste dal regime vincolistico gravante sull’area Murgia Timone”. La stessa Autorità Ambientale “aveva vincolato, sin dal 2018, l’espressione del Parere favorevole, per lo svolgimento di dette attività, alla ricerca di soluzioni alternative, ad un approfondimento tecnico-scentifico circa gli effetti degli spettacoli pirotecnici tradizionali su fauna e flora del Sito e al rispetto rigoroso delle attività di prevenzione incendi, in considerazione del fatto che le attività pirotecniche erano previste in coincidenza col periodo estivo siccitoso e ventilato, di grave pericolosità per gli incendi”.
L’Autorità Ambientale, nello stesso provvedimento evidenzia, inoltre, che “gli incendi verificatisi per due anni consecutivi (8/07/2018 e 2/07/2019) sostanziano la valutazione della incompatibilità tra fuochi pirotecnici tradizionali e tutela della biodiversità”. Sul punto ci sembra opportuno rammentare che l’area Murgia Timone ricade, secondo la Carta del rischio incendi, consultabile sul geoportale istituzionale (RSDI Basilicata), prevalentemente in area a rischio incendio “elevato” ed “estremamente elevato”.
In subordine, la proposta formulata dai richiedenti circa la possibilità di effettuare i fuochi in altro sito rispetto alle previsioni del Piano, in ambito di area Parco, non può trovare accoglimento, oltre che per le fondamentali motivazioni di ordine generale sin qui esposte, che di fatto hanno escluso la possibilità di effettuare fuochi pirotecnici, anche per il fatto che il Piano del Parco con contempla la possibilità di utilizzo di altre aree per tali attività. Tenuto conto che l’unica area prevista dal Piano (Capo II “Norme per la Tutela della Flora” dell’allegato B- Norme Tecniche di Attuazione-del Piano del Parco; allegato C- Norme di Gestione del Parco) non risulta più disponibile in quanto è stata oggetto di intervento di riqualificazione con apposito progetto.
Non vi è chi non veda, che le norme, i regolamenti ed eventuali divieti devono riflettere la scelta di un bilanciamento tra interessi, privilegiando quelli di interesse pubblico superiore che rientrano negli obiettivi e scopi istitutivi preminenti del Parco, senza tralasciare la circostanza che l’area è tutelata da norme comunitarie (Direttiva Habitat, Convezione di Berna, ecc.), sovraordinate ad ogni norma e regolamento di livello locale. Ciò anche nel quadro di un naturale processo evolutivo in tema di gestione equilibrata delle varie esigenze sociali, culturali ed ambientali che insistono nell’area.