Francesco Castelgrande per l’Associazione Migranti Basilicata e Pino Passarelli per l’Associazione Migranti Tutti hanno inviato una lettera a Ministero degli INterni, Regione Basilicata, Prefetti di Matera e Potenza, presidente 4^ Comimssione Regione Bsilicata e sindaci di Lavello, Palazzo San Gervasio, Scanzano Jonico e Venosa per fare chiarezza sulla mancata spesa di circa 15 milioni di euro di fondi PON Legalità e Su.Pre.Me. disponibili con cui avviare i progetti per l’accoglienza dei migranti.
Oggetto. Fondi PON Legalità e Su.Pre.Me. disponibili. La ragione della mancata attuazione dei Progetti.
L’Autorità nazionale di gestione dei fondi Pon legalità e per la lotta al caporalato ha stanziato fondi per la realizzazione del nuovo Centro di accoglienza di Venosa(loc. Boreano, che prevede il riutilizzo degli immobili realizzati negli anni 50 dall’Ente Riforma), del Centro relativo al sito di Gaudiano di Lavello che vedono lo stanziamento di 2.750.000,00€ per Venosa con Asse 7 Azione 7.1.2(data inizio progetto 09.06.2021 durata 24 mesi e 4.200.000,00€ per il Centro di accoglienza Borgo Gaudiano di Lavello Asse 7 Azione 7.1.2 data inizio progetto 24.11.2021 durata 24 mesi. Sono stati previsti anche fondi per il completamento del Centro della Pace di Scanzano Ionico 2.500.000(PON legalità FERS FES 2014-2020- Asse 7).
I centri godono di circa 11 milioni di euro a cui si aggiungono inoltre 2,5 milioni di euro per la ristrutturazione dell’ex tabacchificio di Palazzo San Gervasio dove pare che l’Amm.ne Comunale ha bloccato tutto.
A questi fondi si aggiungono altri 4 milioni di € che la Commissione Europea ha finanziato i progetti SU.PRE.ME. riguardanti il contrasto allo sfruttamento in Agricoltura.
E’ da molti anni che per quanto riguarda i braccianti per le raccolte stagionali la Regione Basilicata si affanna, con la storia dell’emergenza, a reperire risorse e strutture( tra l’altro sempre l’ex tabacchificio di Palazzo San Gervasio) per una accoglienza non degna di tale nome. Nell’anno corrente si è affacciata la vicenda della inagibilità dell’ex tabacchificio e pertanto non si è ancora individuata la sede per l’accoglienza per la raccolta del pomodoro che si avvierà fra qualche giorno.
Le Associazioni scriventi è da alcuni anni che intervengono su questo tema ed hanno più volte chiesto a che punto sono i lavori per nuovi Centri e per il completamento di quello di Scanzano che potrebbero accogliere circa 700 lavoratori ed in condizioni dignitose. Ad oggi risulta agli scriventi che non si è posta ancora la prima pietra e che si spendono centinaia di migliaia di euro per un’accoglienza carente basata su condizioni di fortuna tanto è che i circa 800 lavoratori che arrivano per la raccolta stagionale sono costretti a risedere in casolari diroccati ed abbandonati privi di luce e di acqua.
Con la presente si invitano tutte le Istituzioni in indirizzo a fornire una risposta e adoperarsi affinchè vengano spese le risorse già stanziate che ammontano a circa 15,5 milioni di € che possono dare risposta per affrontare definitivamente il problema dell’accoglienza dignitosa di questi lavoratori e dare risposta all’occupazione nel campo dell’edilizia.
In attesa di un cenno di riscontro, si inviano distinti saluti.