“Il Cipess ha definito il riparto delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione del ciclo di programmazione 2021-2027 assegnando alla Basilicata 945milioni di euro. Una notizia positiva che permette di programmare le opere da realizzare nel periodo considerato. Tra queste, a parere del Circolo Culturale La Scaletta, non può non figurare l’adeguamento della Strada Statale 7 Matera-Basentana”.
E’ quanto sostiene il presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi che aggiunge: “I primi due lotti dell’infrastruttura risultano immediatamente cantierabili dal momento che si dispone già dell’approvazione degli studi di fattibilità tecnico-economica per i primi due lotti (Gioia del Colle-Matera e bypass Matera-Bivio Sp 175 direttrice Metaponto).
Il costo stimato per la realizzazione dei due tronchi è di 482milioni di euro (140 per il primo tratto e 342 per il secondo) e l’opera sarebbe quindi ampiamente programmabile nell’ambito del quadro delle risorse messe a disposizione. Inspiegabile, se non con l’intento di rimandarne sine die la realizzazione, risulta quindi quanto comunicato nei mesi scorsi dall’ Assessora Merra dello stanziamento di 7 milioni di euro per la progettazione di secondo livello per i predetti lotti quando quest’ultimi possono essere già appaltabili con il sistema dell’appalto integrato previsto in presenza di studi di fattibilità tecnico-economica già approvati.
Andrebbe, invece, finalmente commissionata la progettazione del terzo lotto che consentirebbe un collegamento agevole alla Strada Statale 407 Basentana, superando definitivamente le criticità idrogeologiche e di sicurezza che insistono lungo questo tracciato. L’adeguamento della Statale 7 – sottolinea Stasi – oltre ad essere doveroso per la sicurezza dell’arteria a più intenso traffico della Basilicata, rappresenta uno stralcio del più ampio collegamento mediano Murgia-Pollino, che metterebbe in relazione i territori di tre province (Bari, Matera e Potenza) attraverso un itinerario che va dall’altopiano murgiano, ai Sassi, dalla collina materana alle montagne del Sirino e del Pollino fino ad arrivare a Maratea, abbracciando le aree interne del Sud della Basilicata e unendo le zone industriali di Jesce, La Martella, Valbasento e Galdo di Lauria.
E’ necessario quindi – conclude Stasi – un atto di vera programmazione e di scelta delle priorità.
Si fa appello ancora una volta all’impegno non solo degli assessori e dei consiglieri di maggioranza e di opposizione del territorio ma al Presidente, all’intera Giunta ed all’intero Consiglio perché riconoscano l’importanza e la priorità di realizzare questo collegamento trasversale per una Regione che ha dati drammatici su denatalità, spopolamento delle aree interne e non solo, sviluppo ed occupazione.
Alla luce delle sue ultime dichiarazioni e dei suoi comportamenti recenti, si ritiene difficile che l’Assessore Galella, che ha di fatto assunto il ruolo di campanilista in servizio permanente pur essendo un rappresentante istituzionale dell’intero territorio regionale, possa aderire all’appello. Nonostante i danni causati (vedi bike sharing con la perdita del finanziamento) e quello che si rischia di perdere per l’Academy (c’è ora un altro Assessore, materano, ma il silenzio è sempre molto preoccupante ed il 31 dicembre è vicinissimo) si confida in una sua conversione sulla via di Matera, come quella di Paolo di Tarso sulla via di Damasco. Una città, Matera, le cui peculiarità storiche, architettoniche, urbane-rupestri e culturali, sono state ritenute uniche e degne di sostegno e di premialità da parte del Governo (1986), dall’Unesco (1993) e dalla Unione Europea (2019). Una Città, che in una Regione che ha ormai appena 500mila abitanti, può svolgere un ruolo importante per la tenuta dell’intero territorio regionale ed i dati in tal senso si sono registrati. Ecco una conversione nel riconoscere il ruolo ed operare per il bene dell’intero territorio individuando e valorizzando le peculiarità di tutte le realtà regionali programmandole e concertandole.
E’ questo che ci sentiamo di chiedere dopo anni di confronti sfociati nell’assordante silenzio degli ultimi dodici mesi”.