Nel corso dell’incontro il sindaco ha illustrato il sistema economico della città con particolare riferimento al turismo e all’industria creativa. “In un contesto di grave crisi economica – ha detto Adduce – il Comune di Matere ritiene che questi due comparti produttivi possono non solo aiutare l’occupazione a crescere, ma anche a costruire un nuovo modello di città, più attenta ai bisogni dei cittadini, e più vicina alle più avanzate esperienze europee. Ecco perchè abbiamo deciso di candidare Matera a capitale europea della cultura. Uno degli slogan del dossier sarà la parola Futuro remoto. Vogliamo, insomma, partire dal nostro passato per aprire una nuova prospettiva di crescita per le nuove generazioni”.
L’ambasciatore ha riferito di conoscere questa ambizione di Matera. “In tanti incontri che ho recentemente avuto con altre città italiane, anch’esse candidate, ho sempre sentito che Matera è fra le città in prima fila a vincere questa sfida. Dopo aver visto questo straordinario patrimonio con i miei occhi devo dire che queste opinioni sono assolutamente legittime. Lo scenario dei Sassi è straordinario e per le persone che ho avuto la fortuna di conoscere sono certo che Matera potrà raggiungere ambiziosi traguardi”.
Al termine dell’incontro l’ambasciatore ha lasciato un saluto sul libro degli ospiti in cui ha espressamente augurato a Matera di diventare capitale europea della cultura nel 2019.
Infine, il sindaco ha donato all’ambasciatore un libro di fotografie su Matera e un cucù che l’ambasciatore ha voluto far suonare in segno di buon auspicio.