Il Consiglio Direttivo dell’Anci Basilicata, riunito oggi a Potenza, ha preso in esame i problemi derivanti dalla approvazione di una norma che stabilisce i limiti massimi della produzione di energia da fonte rinnovabile. Infatti, nel corso di una delle sue ultime sedute, il Consiglio Regionale della Basilicata ha approvatola legge 13 marzo 2019 n. 4 che all’art. 13 dispone che
“Nelle more della adozione della nuova pianificazione energetica ambientale della Regione, ai fini del rilascio delle autorizzazioni di cui all’art. 12 del D. Lgs. n. 387/2003 i limiti massimi della produzione di energia da fonte rinnovabilestabiliti dalla Tab. 1” – 4 del vigente P.I.E.A.R. approvato con L.R. n. 1 del 19 gennaio 2010 sono aumentati per singola fonte rinnovabile in misura non superiore a 2 volte l’obiettivo stabilito per la fonte eolica e per la fonte solare di conversione fotovoltaica e termodinamica e in misura non superiore a 1,5 volte gli obiettivi stabiliti per le altre fonti rinnovabili in essa previste”
Tale disposizione consentirà fino all’adozione della pianificazione energetica, cioè per un tempo attualmente indefinibile, il rilascio di autorizzazioni per la realizzazione di impianti eolici con potenza doppia rispetto a quanto prima previsto. Sono ben note le conseguenze della diffusione dei parchi eolici in Basilicata. Questa norma aumenterà ulteriormente l’iniziativa sul nostro territorio che invece deve rispondere in modo corretto alle esigenze di sostenibilità e alla tutela del paesaggio. In particolare l’Anci ritiene necessario una maggiore attenzione sul cosiddetto “mini-eolico” che ha provocato una selva di pale eoliche che deturpano il territorio e in molti casi interferiscono con le normali attività umane in particolare nelle vicinanze dei centri abitati come succede a Potenza città. Il Direttivo dell’Anci ha deciso di chiedere al nuovo Presidente della Regione e al Consiglio Regionale di provvedere subito a rettificare la norma approvata abbassando sensibilmente il limite di potenza previsto e al tempo stesso un pieno coinvolgimento dei Comuni nella discussione sulla nuova pianificazione energetica ambientale della Regione. E’ necessario inoltre prevedere una attenta vigilanza sulle modalità di realizzazione degli impianti.
Il Direttivo dell’Anci ha inoltre espresso la decisa contrarietà sulla decisione del Ministro dell’Interno di riconoscere ai Comuni il rimborso delle spese per le elezioni europee nella misura solo dell’80 per cento di quanto assegnato in occasione del referendum del 17 aprile 2016. L’Anci sottolinea l’incongruenza di tale decisione in quanto i seggi elettorali per i referendum sono formati da un numero di componenti inferiore a quelli per la elezione del Parlamento. “Ancora una volta, sottolinea l’Anci, sui Comuni si scaricano le difficoltà del governo nazionale in materia di spesa pubblica”.
Apr 12