Si è tenuta stamani, nella sala Giunta “Mandela” del municipio di Matera la riunione del consiglio direttivo Anci Basilicata per esaminare la legge di stabilità in discussione in Consiglio regionale.
Al termine dei lavori i sindaci hanno deciso di chiedere un incontro urgente al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, per sottoporre alcune delle questioni più rilevanti emerse in relazione al sistema delle autonomie locali.
In modo particolare, è stato rilevato che è mancata la convocazione della Conferenza permanente delle autonomie locali che avrebbe potuto offrire suggerimenti e proposte sulla Legge di stabilità in un momento particolarmente delicato per la vita delle comunità locali.
I comuni, infatti, come è ampiamente noto, sono stati sottoposti a pesanti tagli da parte del governo nazionale anche nel 2014 tanto da provocare, in molti casi, palesi situazioni di pre-dissesto.
I comuni sono consapevoli dei problemi che sta attraversando il Paese e che coinvolgono ovviamente anche la Basilicata. Il previsto taglio dei trasferimenti alla Regione per il 2015 di 50 milioni di euro si sommerà al prevedibile minor introito delle roialties del petrolio, mettendo in gravissima difficoltà l’intera manovra finanziaria regionale.
Ciononostante non si possono non rilevare i limiti contenuti nella manovra finanziaria che la regione sta discutendo e che avranno ricadute dirette sui Comuni.
A solo titolo esemplificativo l’Anci vuole richiamare l’attenzione su alcuni temi fondamentali: è stato completamente cancellato il Fondo di coesione che, anche se in misura molto ridotta, negli anni ha assicurato un sostegno ai piccoli comuni sotto i 3 mila abitanti.
Nell’art. 24 della Legge di stabilità sono previsti solo due mesi di copertura del programma Copes. L’Anci ritiene auspicabile prevedere anche una copertura per le assicurazioni Inail in modo da poter utilizzare in sicurezza le attività lavorative delle persone coinvolte.
Particolare attenzione merita l’annosa vicenda della copertura finanziaria per i 93 lavoratori Lsu che furono stabilizzati nel 2009 da 20 comuni e da un’Asl. Agli oneri finanziari per questi lavoratori così come previsto dalla legge avrebbe dovuto provvedere la Regione.
Sul riordino delle provvidenze a favore di talassemici e nefropatici (art.21) è necessario un approfondimento per evitare qualche possibile squilibrio.
Così come troppo generici risultano i riferimenti alle misure per il contenimento del costo dell’acqua (art.28).
Indispensabile appare poi la necessità di prevedere misure specifiche per l’edilizia economica e popolare, in particolare per garantire una iniziativa concordata tra Ater e Comuni per il recupero di alloggi attraverso procedure di ristrutturazione di immobili dismessi.
Per quanto riguarda le politiche sanitarie l’Anci ricorda gli impegni che sono stati assunti per il polo riabilitativo di Tinchi per il quale la Finanziaria nulla prevede.
Sulla questione rifiuti l’Anci ritiene indispensabile un confronto sul piano regionale dei rifiuti mentre sottopone alla Regione la necessità di mantenere nella Legge di stabilità un comportamento uniforme nei confronti dei comuni sede di discariche.
Nella legge di stabilità è prevista una sottoscrizione di quote di 2 meuro per il consorzio aeroporto di Salerno Pontecagnano. Sarebbe auspicabile anche un apposito stanziamento per il completamento dell’avio superficie di Pisticci.
Quanto agli articoli 28 e 29 del collegato alla Legge di stabilità (disposizioni in materia di cave) Il Consiglio direttivo Anci Basilicata ritiene non opportuno estromettere i comuni dal procedimento amministrativo.
Infine, si segnala la necessità di un ulteriore approfondimento dell’articolo 52 riguardante i risarcimenti dei danni da eventi alluvionali.