Antonio Melfi, già sindaco di Tricarico, ricorda Mario Trufelli, giornalista, poeta e scrittore originario di Tricarico scomparso all’età di 95 anni.
Volle, unitamente a don Benì Perrone, dare alla sua Tricarico un’impronta che sarebbe rimasta imperitura nel tempo e nel ricordo dei Tricaricesi.
Si era nella primavera del 1995. Mario Trufelli si trasferì per alcuni giorni nel suo paese natale, Tricarico, riprendendone le vie, i vicoli, la piazza, il corso e i capolavori di Sant’Antonio, del Carmine, del monastero di Santa Chiara, facendo fermare l’operatore sul Crocifisso – un crocifisso scolpito su legno di ciliegio – che rende di inestimabile valore la cappellina del monastero delle suore discepole di Gesù Eucaristico.
“Caro Antonio, caro Sindaco, abbi a mente sempre che sei il primo Sindaco, chiamato direttamente dai miei compaesani a gestire la cosa pubblica di questo meraviglioso paese; fallo con entusiasmo e soprattutto con attaccamento affettivo alla gente umile, laboriosa di cui Tricarico è piena.”
Così nacque quel filmato documentario della durata di 20 minuti, al quale don Benì volle dare il titolo di “Tricaricum Basilicatae Civitas”.
Fu lo stesso Mario a presentarlo nella Piazza dell’Emigrante, gremita all’inverosimile; con voce rotta dalla emozione diceva della sua spensierata fanciullezza e del ritrovato affettuoso incontro con la sua gente.
A distanza di anni da quella sera la sua Tricarico lo ha accompagnato nell’ultimo viaggio con gli onori dovuti, proclamando il lutto cittadino nel giorno del suo funerale: Mario se n’è andato lasciando il pianto nel cuore della gente “umile e laboriosa” che gli ha voluto veramente bene.