“Interessanti gli input forniti e, soprattutto, la nuova attenzione data alle realtà associative e alle tante proposte che abbiamo in cuore di realizzare per la nostra regione. Ci siamo sentiti parte integrante di un progetto ampio che fa della positività e della nuova lettura da dare ai sodalizi punti fondanti dei nuovi programmi. Abbiamo accolto con grande favore l’invito del presidente Cicala nel sentirsi attori di iniziative che valorizzino l’esperienza maturata dai padri fondatori e spingano le nuove generazioni a sperimentarsi in attività a favore delle associazioni e dello sviluppo della Basilicata. Siamo stati colpiti favorevolmente dall’organizzazione dei lavori, dallo spessore degli interventi che si sono succeduti e delle iniziative culturali organizzate a margine dell’Assemblea. Torniamo arricchiti nelle nostre regioni di residenza, con nuovo entusiasmo, una forza in più per affrontare con rinnovato interesse le sfide che dovremo raccogliere”.
E’ quanto hanno affermato i rappresentanti delle Associazioni dei lucani in Italia, eletti quest’oggi e che faranno parte della nuova Crlm: Panzardi e Vena per la Federazione Emilia Romagna, Sabia e Guglielmi per la Federazione Piemonte, Ruggieri e Caprara per la Federazione Lombardia, Lisanti per la regione Friuli Venezia Giulia, De Salvo per la Liguria, Donadio per l’Umbria, Arnau per il Veneto, Molino per la Toscana, Laurini per la Campania, Martino per il Lazio e Santoro per la Puglia. Valutazione ampiamente condivisa da tutti gli altri Presidenti e delegati che hanno partecipato alla due giorni “I lucani nelle tante Italie”, tenutasi a Roma.
Cicala: “Nuovi progetti per il futuro dei tanti lucani nel mondo”
Il presidente della Crlm, dopo aver illustrato le iniziative che saranno messe in atto e tra queste un portale web, ha rivolto l’invito a lavorare con spirito di gruppo e sempre con entusiasmo e con il coinvolgimento dei giovani
Il presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, al termine dell’Assemblea delle Associazioni dei lucani in Italia, dopo aver portato i saluti del presidente della Regione Basilicata, Bardi, del sindaco di Aliano, De Lorenzo, e rivolto gli auguri di buon lavoro ai nuovi eletti: Panzardi e Vena per la Federazione Emilia Romagna, Sabia e Guglielmi per la Federazione Piemonte, Ruggieri e Caprara per la Federazione Lombardia, Lisanti per la regione Friuli Venezia Giulia, De Salvo per la Liguria, Donadio per l’Umbria, Arnau per il Veneto, Molino per la Toscana, Laurini per la Campania, Martino per il Lazio e Santoro per la Puglia. “Da voi mi aspetto un contributo maggiore, con idee e proposte per far crescere le realtà associative con nuovo slancio ed entusiasmo”.
Cambiamento, esperienza, entusiasmo, intorno a questi concetti si sono sviluppate le riflessioni del presidente Cicala. “Parlo di cambiamento – ha precisato – e vi invito ad andare oltre la mera dialettica fine a sé stessa, immaginando un vero e proprio percorso da intraprendere. Vi chiedo e vi incoraggio ad accettare insieme a me questa sfida, perché sono fermamente convinto che non c’è crescita senza cambiamento. Nelle realtà associative, dalle quali provenite, il cambiamento è da intendere come un’esigenza per assicurare sviluppo e continuità, senza, ovviamente, cancellare il passato o mettendo da parte qualcuno. Il cambiamento che immaginoprevede la valorizzazione delle esperienze maturate, con un percorso che restituisce valore profondo alle persone che tanto si sono spese e dia una spinta al protagonismo dei giovani, prevedendo per loro incarichi all’interno delle associazioni.Le nuove generazioni possono condividere e mettere a frutto nuove idee e progetti in linea con il nuovo mondo nel quale viviamo, sempre più interconnesso, attento e in continua evoluzione. Essere consapevoli di queste dinamiche, ci permette di formulare nuove soluzioni non per trattenere i giovani, ma per permettere loro di viaggiare, scoprire, sperimentare e ritornare per mettere al servizio della comunità lucana le esperienze maturate”.
Tra le attività che si intendono realizzare un portale per unire tutti lucani e le associazioni di lucani in Italia, in Europa e nel mondo. “Mettere in contatto tutte le associazioni tra di loro – ha sottolineato Cicala – e accorciare le distanze con la propria terra, la nostra Basilicata. Da questa idea nasce il progetto di creare un portale online, un network che faccia rete e crei un luogo di scambio, confronto e ritrovo per tutti i lucani, che in Italia e nel mondo, hanno l’esigenza di mantenere vivi i rapporti con i propri corregionali. Il portale rappresenterà un filo diretto anche con la Commissione dei lucani nel mondo, al fine di creare continuità per iniziative e progetti. Tutti voi fuori sede, inoltre, potrete instaurare rapporti di collaborazione reciproca, misurandovi anche su modelli di business efficienti con i quali siete venuti a contatto nelle città nelle quali vivete. Mettersi in contatto così facilmente, come permette internet, accelererà anche il processo virtuoso di crescita e miglioramento al quale stiamo già lavorando”.
Rivitalizzare la normativa regionale, che regola le associazioni dei lucani nel mondo e, in generale, il tema dell’emigrazione, questo l’altro obiettivo che sarà realizzato in questi mesi, illustrato durante i lavori di oggi: “Nell’ottica – ha aggiunto il presidente della Crlm-sempre di dare slancio alle realtà associative. Modifiche che verranno studiate e messe in piedi, raccogliendo tutti i vostri feedback e suggerimenti, in modo tale da fornirvi il pieno supporto anche dal punto di vista regolamentare, per poter iniziare questo nuovo percorso di crescita e sviluppo associativo”.
Rivolgendosi ai presidenti delle Associazioni dei lucani in Italia, Cicala ha chiesto loro un quadro preciso delle realtà da loro presiedute, le criticità incontrate nel corso del tempo, le variazioni del numero dei soci, così da comprendere l’evoluzione dell’associazione ma anche proposte “che mettano in pratica quel cambiamento a cui tutti insieme dobbiamo tendere”.
“E’giunto il momento di intendere le realtà associative in senso più ampio- ha concluso il presidente della Crlm – cioè come luoghi dove dare un valido contributo nelle azioni di promozione della Basilicata. I settori d’interesseche potrebbero collegare associazioni, regione Basilicata e le città nella quali vivete, spaziano dal turismo, all’artigianato, dalle realtà universitarie e di ricerca, ai prodotti enogastronomici, l’export, fino al settore imprenditoriale e delle start up innovative che diano effettive possibilità di crescita a voi e alla Basilicata”.
“Matera 2019, si può e si deve andare oltre”
La provocazione lanciata durante la seconda sessione dell’Assemblea delle Associazioni dei lucani in Italia. Da tutti la consapevolezza che occorre fare rete e portare gli esempi virtuosi verso le future capitali della cultura, coinvolgendo le aree interne
Matera capitale della cultura, un riconoscimento che ha datoalla Basilicata un’ampia visibilità nazionale e internazionale e una ventata di opportunità positive, dimostrando che settori quali la cultura e il turismo, legati a grandi e piccoli eventi, possono rappresentare fattori cruciali per la crescita dell’economia e dell’occupazione della regione. Un’autentica possibilità di sviluppo per la Basilicata ma, a fine 2019, il dovere di interrogarsi su cosa possa esserci oltre “Matera 2019”. Una sorta di provocazione che ha visto i relatori della seconda giornata dell’Assemblea delle Associazioni dei lucani in Italia, organizzata dal Consiglio regionale della Basilicata, e tenutasi a Roma, Patrizia Minardi,dirigente dell’Ufficio Sistemi Culturali e Turistici. Cooperazione Internazionale, della Regione BasilicataeStanislao DeMarsanich, presidente dei Parchi letterari italiani,interrogarsi e tracciare possibili scenari per affrontare la sfida della competitività anche nelle aree interne della regione, “sfruttando- come ribadito più volte durante gli interventi – al meglio le potenzialità di un patrimonio paesaggistico e culturale unico e dando la giusta visibilità ai piccoli borghi, straordinari narratori del territorio”.
Minardi ha sottolineato quello che è stata una vera e propria mission vissuta con impegno e determinazione, portare dentro il programma di ‘Matera 2019’ l’intera regione, con la giusta valorizzazione del patrimonio culturale e identitario. “Tante le mete raggiunte con investimenti pubblici e privati, iniziative che hanno trasformato spazi e luoghi recuperati in luoghi vivi di produzione culturale e di creatività, nuove attività economiche connesse alla gestione dei beni culturali, occasioni di lavoro e possibilità di reddito.Uguale l’attenzione posta sia al patrimonio culturale materiale sia a quello immateriale della regione. Rispetto a quest’ultima risorsa ci si è spesi tantissimo perché ha consentito di mettere sotto i riflettori tradizioni, riti linguistici, un patrimonio di saperi tecnici e artigianali. Ovviamente, tanto ancora deve farsi e tanto in direzione delle aree più interne, luoghi della regione che per le loro straordinarie caratteristiche paesaggistiche e culturali, possono divenire fervidi laboratori di progettualità”. La dirigente si è poi soffermata sul prezioso ruolo svolto dai parchi letterari, “presidi che danno identità ai nostri paesini, che fotografano, attraverso noti personaggi, usi, costumi e tradizioni e dagli archivi pubblici, privati e quelli dei Comuni, luoghi capaci custodire e tramandare memorie ancora vive del territorio”.
“‘Il Parco Letterario” – scriveva James Hillman -‘è un Parco dell’immaginazione. Con l’immaginazione possiamo pensare di vivere in un antico e gelido castello, di essere circondati dalla nostra corte, di seguire, in silenzio, il corteo funebre di Giosuè Carducci o di Isabella Morra o il ritorno a Itaca di Ulisse. Ognuno di noi ha così mille anni, tanti quanti ne può avere un albero e conoscere tempi, luoghi e compagni dove la sua anima si sente e si sentirà sempre a casa propria’.E’ l’immagine a cui tiene molto il presidente dei parchi letterari italiani, Stanislao DeMarsanich, intervenuto oggi durante i lavori. Li ha definiti realtà viventi, cariche di fascino, in grado di far conoscere uomini e luoghi di una regione. Realtà, che nella regione Basilicata, svolgono un ruolo prezioso, di attrattori e di produttori di nuove occasioni di crescita. Ad Aliano, ad esempio – ha affermato De Marsanich – sono stati aperti tre nuovi ristoranti di ottimo livello e accoglienti B&B. Segno che quanto vado affermando in ogni regione e cioè che il binomio ‘Personaggi letterari e territori” può diventare una formula di grande successo è pura verità. Un modo per svelare potenzialità nascoste di una regione dal fascino antico e suggestivo”. “Rispetto a ‘Matera 2019’ – ha sottolineato – sono sotto gli occhi di tutti i risultati che si sono raggiunti, tanti e interessanti. Un riconoscimento che ha creato un sistema di relazioni, idee e progetti di ampia portata. Una filosofia che, nonostante gli sforzi della Regione, però non è arrivata in maniera piena alle aree interne del territorio. Adesso la nuova sfida che deve essere colta è quella di trasportare queste idee anche fuori, verso le future capitali della cultura, facendo veicolare i tanti esempi positivi raggiunti e proiettando la regione in ambiti internazionali. Quando parlo dei parchi letteraridurante manifestazioni, so con certezza che quella presentazione diventerà un vero e proprio spot pubblicitario in grado di richiamare viaggiatori curiosi, attratti dalle meraviglie che luoghi del sapere sanno trasmettere”.
Al dibattito sono intervenuti Rocco Sabia, Michele Santoro, Tommaso Ruggieri, Donato Vena, Paola Lisanti, Giancarlo Laurini, Michele Lapetina, Domenico Guglielmi, Francesco Donadio, Mauro De Salvo, Antonella Di Noia, Nicola Daraio e Francesco Arnau.