Assemblea Commissione regionale lucani nel mondo a Maratea, intervento Pappalardo (vice presidente Provincia di Potenza): “La Basilicata guardi attentamente ai lucani nel mondo anche per evitare lo spopolamento”. Di seguito la nota integrale.
C’è un mondo nel mondo che spesso si immagina come effetto nostalgico da difendere solo per tenere viva una fiammella. La vostra presenza ed il vostro interesse, mi fa dire che non è più così da tempo.
Nei prossimi mesi, non meno di 100 mila italiani faranno rientro dai loro Paesi, e tra di loro molti saranno in difficoltà reali di sostentamento e di rientro a una condizione di vita soddisfacente.
Penso, ad esempio, ai numerosi argentini, che nei mesi scorsi, si sono in svariati comuni alla ricerca della propria identità di origine per trasformare il permesso in un passaporto stabile.
I lucani sono già tra questi e nel contesto generale rappresentano più che una emergenza una reale opportunità.
Ora bisogna accelerare proprio perché siamo difronte ad una prima svolta nelle azioni del Governo Italiano che coinvolge gli enti locali che dovranno fare la loro parte.
Partendo dal principio che i primi flussi turistici sono stati quelli relativi al turismo di prossimità e che si prevedono flussi di rientro di italiani e di lucani, dall’estero; appare opportuno evidenziare l’esigenza di talune misure aggiuntive, sulle quali dobbiamo essere pronti ad affrontare il tema seguendo lo schema e le indicazioni emerse su input del Ministero degli Affari Esteri e di Cooperazione Internazionale.
In particolare:
– Il rilancio e il sostegno di progetti del turismo di ritorno e delle radici;
– L’accoglienza di giovani italiani nel mondo nei periodi estivi.
Riguardo alla realizzazione e al finanziamento di programmi di turismo di ritorno e di turismo delle radici, auspico un coinvolgimento diretto delle Associazioni dei Lucani in Italia, in questa prima fase di ridotta mobilità, e nel mondo subito dopo o contestualmente, al fine di sostenerne la promozione.
Riguardo invece all’accoglienza dei giovani lucani nel mondo nei periodi estivi, è stato avviato nei mesi scorsi un percorso destinato ai giovani italiani nel mondo per l’accoglienza, appunto nel periodo estivo, presso le strutture residenziali universitarie finalizzato allo studio della lingua e della cultura italiana.
L’Ersu Palermo, per esempio, ha fatto da “apripista” per consentire la creazione di appositi percorsi formativi e culturali legati anche al “turismo di ritorno”.
Un’azione dedicata agli italiani emigrati all’estero e ai loro discendenti per dare l’opportunità di tornare e di conoscere il paese di origine dei genitori o dei nonni e per ritrovare le proprie radici, per riscoprire origini e storie familiari, territori di provenienza, tradizioni culturali, prodotti artigianali ed enogastronomia del territorio, ma anche per essere messi in contatto con le istituzioni pubbliche statali e non statali che fanno formazione di livello universitario e alta formazione artistica e musicale in Italia.
Altro tema da affrontare in questa riunione è senz’altro il trasferimento di contributi dallo Stato ai Comuni per i residenti, per i servizi che i comuni erogano ai propri cittadini.
Ecco, in questo trasferimento, ce lo chiedono da tempo i nostri amici lucani all’estero, e qui vorrei ricordare con emozione il mio personale rapporto instaurato anni fa, da Sindaco, con la comunità di Oppido che vive ad Iquique, devono essere inseriti anche contributi per i propri concittadini iscritti all’Aire, visto che, anche noi usufruiamo di tali servizi.
Altro tema, che ritengo vada qui affrontato, riguarda la possibilità di poter effettuare anche attraverso i Consolati la variazione di iscrizione all’Aire nei comuni in cui si possiede un’immobile, evitando di doversi recare obbligatoriamente di persona con tutte le spese che ciò comporta, e al fine di ridurre i costi per servizi comunali non usufruiti nei periodi di non residenzialità.
Questa riforma ha un’urgenza assoluta date le numerose sollecitazioni che ci vengono rivolte in tal senso.
Ecco noi come Provincia di Potenza siamo pronti a fare la nostra parte come ente intermedio che si rapporta ai Comuni e alle loro comunità e per le quali avevamo avviato anche un percorso di organizzazione di un organo consultivo sulle politiche per gli emigranti.
Tra i nostri obiettivi rientra senz’altro l’impegno a difesa dell’identità dei nostri comuni attraverso la limitazione del fenomeno dello spopolamento con politiche attive di accoglienza.
Un lavoro sinergico che deve partire dal basso e nel quale, anche e soprattutto l’associazionismo lucano, unitamente alle associazioni dei lucani in Italia e nel Mondo, dovranno assumere un ruolo centrale di protagonismo.
Una opportunità che la Basilicata deve necessariamente cogliere.
Ne va anche della sua sopravvivenza.