Assemblea Commissione regionale lucani nel mondo a Maratea, l’intervento di Bardi.
“Buongiorno e bentornati in Basilicata, la nostra terra d’origine. Una splendida Maratea ci accoglie in uno dei luoghi più suggestivi della costa tirrenica, Villa Nitti, quel “luogo del pensiero e del silenzio” che lo statista lucano scelse per i suoi momenti di isolamento e di riflessione. Oggi questo luogo è sede della Fondazione Nitti, organismo di promozione di attività nel campo degli studi storici, socioeconomici, politico istituzionali e culturali, oltre che di attività di formazione. Villa Nitti diventa quindi per tre giorni il terreno di incontro con tutti voi, ambasciatori della Basilicata nel mondo, e di confronto sulle tematiche che riguardano questa terra anche oltre i confini.
La parola confini assume una duplice valenza: da un lato delinea luoghi di contatto, dall’altro linee di separazione. Nella prima accezione i confini diventano “attraversamenti” non solo ideali tra l’immaterialità dei patrimoni intangibili – cultura e tradizioni – e la concretezza delle azioni definite all’interno di ciascuna comunità, ma rappresentano occasioni di lavoro trasformativo nel momento in cui si creano nuove opportunità di crescita e di sviluppo. Le linee di separazione sono invece quelle fisiche, quelle che geograficamente ci pongono in luoghi distanti. E dei due confini a noi interessano i primi, quelli che ci consentono di attraversarci e di trasformarci tenendo ben salde le nostre radici.
Quale Basilicata trovate oggi? Una regione che nel combattere il male del secolo, lo spopolamento, sta attuando tutta una serie di misure finalizzate a creare le condizioni per incentivare il ripopolamento delle aree, soprattutto quelle interne, e ad incoraggiare le giovani generazioni ad investire il proprio futuro in questa terra. Faccio mio il monito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenuto agli Stati generali della natalità ieri a Roma: “compito delle Istituzioni è agevolare la formazione della famiglia”, e il mio personale impegno politico alla guida della massima istituzione regionale è rivolto a rendere accogliente la nostra Basilicata.
In primis la legge del gas gratis a tutti i lucani residenti, una misura unica in tutt’Europa che ci pone come modello virtuoso. Per i prossimi dieci anni le famiglie lucane non dovranno più pagare le bollette per il consumo del gas, un sostegno concreto alle fasce più deboli della popolazione. Una misura che nel sollevare i cittadini lucani, ha avuto come effetto immediato la decrescita dell’inflazione.
Accanto a questa, abbiamo erogato il bonus prima casa, una misura che aiuta le giovani coppie, i nuclei familiari mono-genitoriali con figli minori e i giovani maggiorenni ancora a carico dei genitori che vogliono comperare la loro prima abitazione. L’aiuto si rivolge a coloro che vivono in Basilicata e anche ai non residenti che vogliono trasferirsi nel territorio regionale ma con l’impegno a trasferire la residenza in caso di ammissione al contributo e di conservarla presso l’immobile acquistato per il periodo stabilito. Prevista anche una premialità per coloro che intendono acquistare casa nei centri storici dei Comuni lucani e nelle aree soggette a piani di recupero urbano o simili, al fine di favorirne il ripopolamento.
A livello sanitario stiamo cercando di riportare alla normalità un sistema che si è infragilito a causa dell’emergenza pandemica e che ha messo in ginocchio le strutture sanitarie non solo lucane, ma dell’intero pianeta.
Abbiamo avviato la stagione dei concorsi per assicurare un lavoro sicuro e a tempo indeterminato a centinaia di persone nelle pubbliche amministrazioni, potenziato il sistema scolastico con particolare attenzione ai servizi socio-educativi per la prima infanzia e ampliato l’offerta formativa universitaria istituendo il corso di medicina presso l’Università degli Studi della Basilicata.
Ci siamo dotati del Piano regionale Strategico per individuare i grandi indirizzi di sviluppo economico, sociale e ambientale del territorio e per organizzare mezzi e risorse disponibili per uscirne.
Grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza siamo potuti intervenire sulle grandi infrastrutture ferroviarie e stradali (Battipaglia-Metaponto, Ferrandina-Matera, Potenza Foggia e Zone economiche speciali), sulla sanità, sulla mobilità sostenibile, sulla digitalizzazione, sulla transizione ecologica, sul lavoro, sulle infrastrutture idriche, sul ciclo dei rifiuti, sull’innovazione, sulla cultura e turismo, sull’Istruzione, sull’Inclusione e coesione sociale.
A proposito di turismo, la nostra regione ha sempre più appeal e lo conferma l’attenzione che la stampa nazionale e internazionale le riserva. Un turismo che punta sulle persone, sulle loro competenze e sulle loro conoscenze. E proprio al fine di rafforzare il legame tra chi vive in Basilicata e chi vive fuori è nato il progetto del Turismo delle origini, un progetto lucano al servizio dell’offerta nazionale, costruito insieme all’ENIT e al MAECI, anche in prospettiva del 2024 anno del turismo delle radici.
L’impegno della Presidenza della Regione Basilicata è a sostegno di tutti i suoi cittadini, compresi coloro che vivono al di là delle “linee di separazione” di cui parlavo in apertura.
Ed è l’apertura l’atteggiamento che dobbiamo conservare”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, nel suo intervento, a Villa Nitti di Maratea, ai lavori della riunione annuale della Commissione regionale dei lucani nel mondo.
Nella splendida cornice di Villa Nitti ad Acquafredda di Maratea si è aperta la riunione annuale della Commissione dei lucani nel mondo.
A discutere di acqua, boschi, risorse energetiche, agricoltura e agroalimentare, bellezze naturali e architettoniche, industria del turismo: stato dell’arte e prospettive future e di PNRR e Fondi europei: opportunità per i giovani, per le imprese e per il territorio, dopo i saluti del Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, del sindaco di Maratea Daniele Stoppelli e del Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, numerosi relatori, consiglieri regionali, parlamentari lucani e componenti della Commissione regionale dei Lucani nel Mondo.
A fare gli onori di casa il presidente Carmine Cicala che nel salutare tutti gli intervenuti ha ricordato come “la lucanità, la identità sono al centro della Assemblea annuale in svolgimento nella meravigliosa Villa Nitti di Maratea, di proprietà della Regione Basilicata, appartenuta ad un illuminato figlio della nostra terra, una persona che ha saputo lasciare un segno importante. Le peculiarità della nostra regione, della cui appartenenza siamo orgogliosi, sono tante, è ricca di risorse naturali, siamo la regione dei due mari, il nostro territorio è meraviglioso, il 20 per cento è area protetta. La Basilicata è una regione che ha tantissimo da offrire, con i suoi parchi, con la sua enogastronomia, le sue bellezze archeologiche, i suoi borghi. Il progetto del turismo delle radici è una grande opportunità anche per i lucani nel mondo e sono certo che non andrà sprecata”.
Il Sindaco di Maratea Daniele Stoppelli nel dare il benvenuto ai lucani nel mondo, ha sottolineato quanto sia “importante la missione che svolgono con i valori che trasmettono ai loro figli e ai loro nipoti attraverso il ricordo di questo territorio. Maratea ha vissuto l’esperienza dell’emigrazione. Ha piena consapevolezza dei ricordi di chi è rimasto e di chi è dovuto andare via. Ho avuto modo negli anni, frequentando le associazioni dei lucani nel mondo, di toccare con mano come le seconde e le terze generazioni abbiamo difficoltà nell’identificarsi con la nostra regione. A noi il compito di trasmettere i valori identitari della nostra regione e dare a voi uno strumento per dire che la nostra terra ha un patrimonio da non disperdere. La vostra presenza oggi qui a Maratea ci onora e ci onora il rapporto con ciascuno di quelli che rappresentate. Con il Pnrr contiamo di mettere a disposizione di tutti i lucani nel mondo la nostra anagrafe per poter facilmente accedere e rendere più facile il rapporto con il Comune per la ricostruzione delle proprie radici”.
“E’ un privilegio essere qui – ha detto Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi – e vedere tanti lucani che sono lontani dalla nostra terra ma vicini nello stesso tempo. Ben tornati nella vostra terra di origine. Le linee di separazione sono solo quelle fisiche. Trovate una regione che nel combattere il male del secolo, quello dello spopolamento, sta attuando una serie di misure per far rivivere le aree, soprattutto quelle interne e incoraggiare le giovani generazioni a restare. Compito delle Istituzioni è agevolare la formazione della famiglia e per questo siamo impegnati a rendere accogliente la nostra Basilicata e dare opportunità per non essere costretti ad andare via. La Regione Basilicata è a sostegno di tutti i suoi cittadini anche di quelli che vivono al di là delle linee di separazione”.
L’onorevole Aldo Mattia ha parlato della difesa del prodotto agroalimentare lucano e italiano. “La grande battaglia che in questo momento si sta facendo – ha detto – è quello di vietare la nascita di industrie che costruiscono il cibo sintetico. Non vogliamo che esso possa sopraffare quello naturale. In molti Stati stanno aprendo ristoranti con il cibo sintetico. Voi lucani nel mondo potete fare molto valorizzando i nostri prodotti locali e facendoli sempre più conoscere nei luoghi dove vivete”.
Giovanni Vizziello vice presidente del Crlm ha parlato di “sensazione di appartenenza molto forte da parte dei lucani nel mondo. La riunione di oggi è ricca di tematiche che attengono alla politica ordinaria della nostra regione caratterizzata da una risorsa importante come l’acqua. La politica degli ultimi trenta anni non sempre è stata attenta alla risorsa idrica. Problema più seria della rete idrica lucana è quello della dispersione dalla sorgente. Anche i boschi rappresentano una risorsa importante e dobbiamo valorizzare la manodopera in carico alla regione”.
Il direttore generale del Consiglio regionale, Domenico Tripaldi, ha ringraziato gli amici che continuano l’esperienza in seno alla Commissione dei lucani nel mondo. Anche quest’anno la Giunta regionale nel bilancio ha previsto i fondi per la Commissione. E’ uno sforzo che la Regione fa nonostante le esigenze che vengono dal territorio”.
Si è parlato di crisi geopolitica, scarsità di risorse energetiche e conseguente aumento dei prezzi, pericoli di crisi alimentari e di dissesti ambientali, tutti fenomeni che sembrerebbero posizionare la Basilicata in una situazione migliore rispetto ad altre realtà nazionali, a patto che sappia sfruttare al meglio le sue potenzialità, recuperare visione programmatica e dimostrare un’efficiente capacità di spesa. I relatori hanno parlato anche di acqua, boschi, risorse energetiche, agricoltura e agroalimentare, bellezze naturali e architettoniche, industria del turismo: come mettere a sistema i punti di forza della Regione per un reale vantaggio competitivo. In discussione anche la riduzione dei divari territoriali, politiche di sviluppo e coesione sociale, rigenerazione delle aree interne: a quali condizioni i finanziamenti legati al Pnrr, e più in generale ai fondi europei, possono rappresentare una soluzione efficace e duratura ai ritardi strutturali della Basilicata.
Numerosi i relatori tra i quali Stefano Rolando, presidente della Fondazione Nitti, consiglieri regionali, parlamentari lucani e componenti della Commissione regionale dei Lucani nel Mondo.
“La nostra mission – ha detto Rolando parlando di Nitti – è valorizzare il pensiero e l’azione politica e di governo di un lucano di statura internazionale. Ma è anche quella di mettere a disposizione dei territori e del Paese lungimiranza, progettualità, cultura economica e sociale di chi voleva non solo un’Italia libera e indipendente ma anche un’Italia moderna, competitiva, sviluppata riducendo disuguaglianze sociali e geografiche, con uno sbalorditivo primo libro (aveva 20 anni) con cui ci consegna alcuni parametri di giudizio sulla grande storia che questa assemblea di oggi evoca. L’emigrazione italiana. Il mio compito introduttivo è di connettere il contesto storico che generò le grandi migrazioni tra la fine dell’800 e il primo ventennio del ‘900 e il contesto attuale di incomparabile cambiamento in cui i lucani in Basilicata e i lucani nel mondo possono parlarsi di cosa fare gli uni per gli altri e tutti per la propria terra con le forme del nostro tempo: la negozialità e la mobilità. Nitti fu a capo della Sottocommissione per Basilicata e Calabria e nel triennio 1907-1909 e batté palmo a palmo campagne e paesi di quattro province (Potenza, Cosenza, Catanzaro, Reggio) interrogando migliaia di contadini, amministratori locali, funzionari statali ed esperti. Riscontrò povertà, paura, disboscamento, malaria, scempio del territorio. Propose risanamento idrogeologico, demanio forestale, consapevolezza del ruolo combinato di emigrazione, innovazione tecnologica e imprenditoriale”.
Tornando ai giorni nostri Rolando ha poi parlato della “nuova Basilicata attrattiva, in cui la sfida del PNRR può tentare di dire qualcosa, se si riuscirà ad intervenire tempestivamente con iniziative come il Piano per l’attrattività dei Borghi, che ha visto vincitore per la Basilicata il progetto pilota su Monticchio Bagni, in cui Fondazione Nitti è parte, simbolo per altre esperienze, basato su un borgo di fine ‘800, da rigenerare oggi come luogo di ricerca e sperimentazione in relazione con la vicina area industriale di Melfi. O con le iniziative di potenziamento della rete ferroviaria e di sostegno alla mobilità alternativa ed ecosostenibile (si pensi all’idrogeno), che possono avere in Basilicata impatto notevole, per il favorevole rapporto investimento/abitanti. O, ancora, con gli investimenti delegati ai Comuni per il sostegno a famiglia e qualità della vita, come il piano per gli asili nido. O, infine, il pacchetto di risorse che i fondi europei 2021-2027 mettono in campo nella formazione e nelle competenze: dalle academy aziendali, agli ITS, al coworking, agli assegni di ricerca. In definitiva, per una Regione piccola la sfida possibile è una tenuta a sistema, organica, di tutti questi fattori: asset tradizionali, eccellenze tecnologiche della storia recente, investimenti sulle competenze e traiettorie di sviluppo evocate da strategie di intervento delineate dai programmi comunitari per i prossimi anni. In tutto questo, la vecchia e la nuova generazione di ‘Lucani nel mondo’ – ha concluso – possono giocare un ruolo di primo piano, se la logica del ‘turismo delle radici’ verrà letta anche come un grande e crescente bacino di riferimento, per una lucanità futura tendenzialmente nomade”.
“La Basilicata – ha detto Annalisa Percoco della Fondazione Eni Enrico Mattei – è regione del capitale latente, in cui le politiche di sviluppo sono chiamate a essere innanzitutto politiche di attivazione di questo capitale. Che è fatto di capitale naturale, culturale e cognitivo, dell’energia sociale della popolazione locale e dei potenziali residenti. La presenza sul territorio regionale di soggetti imprenditoriali altamente innovativi possono sicuramente stimolare e attivare questo processo. Un processo di sviluppo che trova i principali asset nella tutela del territorio nella dimensione della sostenibilità, nella valorizzazione del capitale culturale, nel potenziamento delle filiere agro-alimentari e nell’attivazione della filiera delle energie rinnovabili”.
“C’è un mondo nel mondo – ha detto il vice presidente della Provincia di Potenza, Rocco Pappalardo – che spesso si immagina come effetto nostalgico da difendere solo per tenere viva una fiammella. La vostra presenza ed il vostro interesse, mi fa dire che non è più così da tempo.
Nei prossimi mesi, non meno di 100 mila italiani faranno rientro dai loro Paesi, e tra di loro molti saranno in difficoltà reali di sostentamento e di rientro a una condizione di vita soddisfacente.
Penso, ad esempio, ai numerosi argentini, che nei mesi scorsi, si sono in svariati comuni alla ricerca della propria identità di origine per trasformare il permesso in un passaporto stabile.
I lucani sono già tra questi e nel contesto generale rappresentano più che una emergenza una reale opportunità. Ora bisogna accelerare proprio perché siamo difronte ad una prima svolta nelle azioni del Governo Italiano che coinvolge gli enti locali che dovranno fare la loro parte.
Partendo dal principio che i primi flussi turistici sono stati quelli relativi al turismo di prossimità e che si prevedono flussi di rientro di italiani e di lucani, dall’estero; appare opportuno evidenziare l’esigenza di talune misure aggiuntive, sulle quali dobbiamo essere pronti ad affrontare il tema seguendo lo schema e le indicazioni emerse su input del Ministero degli Affari Esteri e di Cooperazione Internazionale. In particolare il rilancio e il sostegno di progetti del turismo di ritorno e delle radici e l’accoglienza di giovani italiani nel mondo nei periodi estivi”.
“Momento importante di confronto – ha detto il Presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese – attraverso la storia che ognuno dei lucani nel mondo vive. Con il lavoro delle associazioni siamo riusciti a creare grandi opportunità anche nella nostra regione per poter guardare al futuro e contribuire ad arginare il fenomeno dello spopolamento che tanto affligge la Basilicata e soprattutto le sue aree interne. Si deve spingere sempre più per continuare a sostenere le nostre aggregazioni e dare supporto ai giovani e alle famiglie che vogliono restare. Anche con Matera 2019 abbiamo lavorato per aggregare e tenere uniti anche tutti i lucani che vivono fuori dalla regione. E’ importante fare politica concreta che guardi al turismo delle radici. Lavorare d’intesa con la Consiglio generale degli italiani all’estero per dare risorse adeguate alle consulte e intercettare finanziamenti per attrarre i nostri giovani emigrati all’estero affinchè dopo aver sviluppato una formazione importante possano tornare”.
Sono intervenuti anche Donato Caivano, presidente dell’associazione dei lucani in Canada e Michele Pacella presidente associazione lucana West Australia.