Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”: “Più treni e meno bus per collegare la Basilicata”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Mentre l’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” è in attesa di poter incontrare il presidente della Regione Basilicata, Bardi, e l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Merra, è esplosa la “questione collegamenti”, soprattutto con la Toscana, che si dovrà raggiungere con 13 ore di bus. Ancora una volta, quindi, è stato denunciato (niente di nuovo!) il grave ritardo su questi temi spesso sottovalutati o addirittura ignorati dagli enti preposti. Con questi ultimi che purtroppo (spesso) curano più gli “interessi” delle aziende che le richieste e i diritti dei cittadini. Pertanto, un cambiamento è auspicabile e non più rinviabile.
La questione collegamenti con la Toscana, sollevata da alcuni giovani studenti, è stata evidenziata in tutta la sua gravità perché ad occuparsene sono addirittura il rettore dell’Università senese, autorità locali e alcuni professionisti e lavoratori che vivono in quella regione. Con questi ultimi che tra mille disagi viaggiano spesso sui bus che collegano il territorio toscano alla Basilicata (e viceversa).
E’ nota la battaglia sociale del nostro sodalizio (che trova ampio sostegno in tutta la Basilicata) per il collegamento della Città dei Sassi alla rete delle Ferrovie dello Stato attraverso la Ferrandina-Matera e la sua prosecuzione per Gioia del Colle, al fine di poter stabilire le tratte ferroviarie Bari-Matera-Potenza-Salerno e da Matera con Taranto-Brindisi-Lecce. Tuttavia, il nostro sodalizio sta evidenziando anche i frequenti disservizi del trasporto su gomma tra Matera e Ferrandina scalo, sottolinea la necessità di ammodernare e velocizzare la tratta Salerno-Potenza-Metaponto oltre a chiedere il potenziamento dei collegamenti tra la Basilicata (non solo da Potenza!) e il Centro-Nord dell’Italia. In proposito c’è un dato certo: proprio la gestione dei flussi turistici dovuti alle visite alla Capitale europea della cultura 2019 si è rivelata decisamente inadeguata e superficiale, soprattutto perché le attenzioni sono state rivolte in gran parte sui collegamenti tra Matera e Bari. Sono stati pressoché ignorati, invece, le provenienze dalla direttrice tirrenica (Ferrandina-Salerno) e i diritti e le richieste di una mobilità più efficiente e moderna sollecitata dalle aree interne del Materano e dall’intero territorio del Metapontino.
In questi giorni, il trasporto su gomma (che assorbe ingenti somme pubbliche) sta mostrando tutte le sue insufficienze e i disagi, nonostante da Matera e dalla Basilicata partano centinaia (!) di bus diretti verso il Centro-Nord dell’Italia e l’estero. E questo avviene (con autorizzazione e finanziamento degli enti pubblici) pur di fronte alle difficoltà che quotidianamente permangono per poter raggiungere “più volte al giorno”, da Matera e da Potenza, paesi come Stigliano, San Mauro Forte, Aliano, oppure S. Fele, Castelgrande, Rotonda e Castronuovo S. Andrea (solo per fare qualche esempio). Realtà territoriali dimenticate che fanno i conti con la piaga dell’isolamento e dello spopolamento che porta addirittura alla soppressione dei servizi minimi e tra questi i trasporti. Dunque, in Basilicata sono auspicabili meno collegamenti su gomma attraverso le linee (più remunerative) dirette al Centro-Nord, da sostituire e incrementare con bus “locali” per collegare meglio, e “più volte al giorno”, i paesi lucani con i due capoluoghi e con le aree di interscambio gomma-ferro, che non devono mancare. E qui entra in gioco il Piano regionale dei Trasporti che non può non conciliare i profitti delle aziende con le esigenze della mobilità collettiva.
In questo contesto si inserisce anche la “questione Frecciarossa” (i cui orari vanno stabiliti con molta attenzione per non scoraggiarne l’utilizzo), tenendo conto del successo del supertreno che conferma la grande richiesta di potenziamento del trasporto ferroviario per le lunghe distanze al posto dei disagevoli bus. Anche per queste ragioni l’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” è in attesa di incontrare la Regione Basilicata. La discussione e il confronto si svolgeranno sulle possibilità di velocizzare le relazioni con Roma (attraverso un FrecciArgento che “affianchi” il Frecciarossa e l’istituzione di un InterCity-Notte), e relativa possibilità di proseguire in coincidenza per Firenze-Bologna-Milano (quindi con cambio a Firenze, per le varie città toscane). Richieste che si uniscono a un altro Regionale Veloce da/per Napoli Centrale e una coppia di Regionali Veloci Potenza-Metaponto-Nova Siri. Area, quest’ultima, completamente ignorata dai collegamenti ferroviari regionali (come gran parte del Materano). Servono, dunque, treni che devono prevalere sulle tratte di Trenitalia, attualmente svolte invece con “autobus sostitutivi”. Insomma, servono più treni per il Centro-Nord e più bus per i paesi lucani. E, in proposito si segue con fiducia l’operato della Regione Basilicata e del sen. Margiotta, sottosegretario alle Infrastrutture del governo Conte.