Autonomia differenziata, Circolo La Scaletta di Matera: “Serve ampio dibattito. Con sindacati e associazioni al lavoro per un confronto tra favorevoli e contrari”. Di seguito report e fotogallery dell’incontro
Il progetto di legge sull’autonomia differenziata delle Regioni presenta numerose criticità che vanno comprese e discusse per evitare che si metta a rischio l’unità del Paese e che si perpetui e si allarghi ulteriormente il divario tra Nord e Sud dell’Italia. Ne è convinto il Circolo La Scaletta che sta promuovendo una serie di incontri con sindacati, associazioni di categoria e di cittadinanza attiva per favorire la partecipazione al dibattito e per affrontare il tema approfondendone gli aspetti.Nei giorni scorsi nella sede del Circolo in Via Sette Dolori, è stato redatto un documento che tiene conto delle diverse sensibilità degli intervenuti su un argomento complesso ma assolutamente vitale per il futuro del Paese e che è stato condiviso da: Circolo La Scaletta, Cgil, Uil, Cna Matera, Aiart Basilicata, Fondazione Zetema, Casa Ortega.Nel corso dell’incontro, al quale erano presenti anche rappresentanti della Cisl, del Collegio dei Geometri e della Consulta Giovanile, è stata sottolineata la necessità di organizzare a Matera un incontro pubblico per mettere a confronto le ragioni dei favorevoli e dei contrari al progetto di legge Calderoli. Il Circolo La Scaletta sta sondando la disponibilità dei principali protagonisti del dibattito che si sta sviluppando a livello nazionale, per consentire a tutti di farsi un’opinione basata sui fatti e sui possibili scenari futuri che si apriranno in caso di approvazione della riforma.
“Quello dell’autonomia differenziata è un tema – spiega il presidente de La Scaletta, arch. Paolo Emilio Stasi – su cui il Circolo da tempo ha assunto una posizione critica per le conseguenze che potrebbe generare nel Paese un sistema di Regioni ad autonomia speciale che farebbe saltare quei meccanismi di solidarietà tra le aree a diverso grado di sviluppo. Siamo consapevoli della difficoltà dell’argomento ed è per questo che siamo convinti che l’unico modo per consentire la più ampia partecipazione al dibattito è quella di informare i cittadini ed approfondire il problema. Per questo, insieme alle altre associazioni e ai sindacati ci siamo impegnati ad organizzare un confronto invitando al tavolo una platea qualificata di relatori in rappresentanza delle ragioni dei favorevoli e dei contrari all’ autonomia differenziata”.