Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha partecipato oggi, a Sasso di Castalda, alla cerimonia funebre di Gerardo Pepe, uno dei due operai lucani rimasti vittima del terribile incidente al deposito carburanti di Calenzano (Firenze). A Cirigliano, al concomitante funerale dell’altro lavoratore che ha perso la vita lo scorso 9 dicembre, Franco Cirelli, in rappresentanza del governo lucano è intervenuto l’assessore Cosimo Latronico. In entrambe le chiese è stato esposto anche il gonfalone della Regione, simbolo della vicinanza, del rispetto e dell’onore che l’intera comunità lucana rende ai due operai. “Porgo le più sentite condoglianze alle famiglie di Pepe e Cirelli. Il mio pensiero – ha detto Bardi – va anche a tutte le altre vittime del disastro e a quanti hanno perso la vita sul posto di lavoro come Salvatore Briamonte di Sant’Arcangelo, deceduto il 13 dicembre scorso a Sondrio mentre si trovava in un cantiere stradale. La sicurezza – ha concluso il presidente – è un diritto fondamentale e dobbiamo impegnarci affinché tragedie come queste non si ripetano. Auspico che il loro sacrificio non sia vano e che possa ispirarci a lavorare con maggiore determinazione per un futuro più sicuro per tutti”.
Latronico ai funerali di Cirelli: tragedia che ha ferito tutti noi “Dolore e solidarietà di tutta la regione alla famiglia e alla comunità affranta e ferita”
“Una tragedia che ha ferito tutti noi. Ammonendoci che non sono mai bastevoli le discipline di sicurezza per preservare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Alto è il tributo di sangue che la Basilicata sta pagando per vittime a causa di incidenti sul lavoro”. E’ quanto dichiara l’assessore regionale alla Salute e al Pnrr, Cosimo Latronico, che oggi è intervenuto ai funerali che si sono celebrati a Cirigliano per la morte di Franco Cirelli, una delle vittime dell’incidente di Calenzano (Firenze).
“Ho espresso il dolore e la solidarietà del presidente Bardi e di tutta la Giunta regionale alla famiglia di Franco, al sindaco di Cirigliano e all’intera comunità affranta e ferita. Proseguiremo il nostro impegno, per quanto di nostra competenza – conclude Latronico – perché le condizioni di sicurezza del lavoro siano l’apice di ogni azione dei centri di responsabilità sulla materia”.