Questa volta la tragedia si è abbattuta su una famiglia di origini lucane, vittima del terrorismo jihadista che ha preso di mira il Burkina Faso. Michel Santomenna di 9 anni, figlio di Gaetano, il proprietario del Cappuccino cafè, è stato ucciso con altri suoi familiari nel corso dell’attacco.
Alla famiglia, originaria di Bella, sono giunti numerosi messaggi di cordoglio. Tra questi anche i sentimenti delle più vive condoglianze ai familiari e all’intera comunitá bellese da parte del Garante per l’infanzia e l’adolescenza, il prof. Vincenzo Giuliano.
Al riguardo il Garante sottolinea il prezzo pagato dalla modesta famiglia che dalla Basilicata aveva cercato lavoro in quelle terre del paese africano. Migranti come tanti altri che sfidano l’imprevedibile pur di riuscire a trovare lavoro lontano dai rispettivi paesi d’origine.
Il papá del piccolo Michel, tra l’altro, era conosciuto e apprezzato non solo dagli italiani residenti nel Burkina Faso, quanto dalla gente del luogo che ha mostrato indignazione per le conseguenze del vile gesto terroristico.
“Non possiamo dimenticare gli sforzi ed i sacrifici di questa famiglia distrutta dall’ondata di terrore”, sottolinea Giuliano, che invita tutti a riflettere sul clima di grave destabilizzazione determinato dal ripetersi di gesti inconsulti che fanno pagare ai più deboli un prezzo sproporzionato.
“Michel è un martire del nostro tempo che ha pagato con la vita la scelta di suopadre di andar via dalla Basilicata per andare a lavorare in una zona imprevedibilmente oggetto della violenza cieca.
Su questa e su altre analoghe tragedie l’umanità intera, e non solo il nostro Paese, debbono riflettere con il massimo impegno per spezzare l’interminabile catena di lutti.”