Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, è molto preoccupato per il grave ritardo accumulato dal rieletto presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, nella nomina della Giunta. Un vuoto amministrativo prodotto sostanzialmente dalla necessità di ricomporre lo scacchiere politico della coalizione di centrodestra, integrando l’innaturale alleanza con pezzi storici del centrosinistra regionale e storici rappresentanti di centrodestra. Come consiglieri eletti candidato alle prossime Europee, è un ex assessore della prima Giunta Bardi candidato alle Comunali di Potenza, da garantire in caso di sconfitta. «Giochi politici -spiega Bennardi-che non hanno nulla a che fare con gli interessi veri dei lucani, e rischiano addirittura di far slittare la nomina dell’esecutivo a dopo l’eventuale ballottaggio nelle Comunali di Potenza. Il risultato sarebbero due mesi di vuoto, senza un interlocutore su temi come la sanità oggi più che mai allo sbando e con oltre cinque milioni di debito prodotto e lo spettro del commissariamento dietro l’angolo. Due mesi senza l’avvio di una soluzione annunciata da anni su: liste d’attesa, carenza di personale nei presìdi strategici della regione, carenza strumentale, oltre alla mancanza di risposte serie e concrete sui centri per l’assistenza agli anziani, le Rsa, ancora in attesa della firma di una convenzione per garantirsi la sopravvivenza, alleviando i costi esorbitanti delle famiglie». Temi che l’11 marzo 2022 indussero Bennardi a promuovere e firmare, insieme ai sindaci della provincia, la “Carta della sanità materana” a tutela della medicina territoriale. «Ci sono problemi seri e urgenti -prosegue il sindaco- sia per il Materano che per il Potentino. Tanto urgenti da rendere intollerabile questa attesa, con un Governo regionale praticamente “alla giornata”, senza una visione. Se tutto andrà bene (anzi malissimo), la Giunta sarà varata a fine giugno; poi ci sarà la pausa estiva, o comunque il fisiologico periodo di assestamento. Intanto i cittadini lucani continueranno ad ammalarsi per la mancanza di prevenzione, a curarsi fuori regione (per chi può) e soffriranno in attesa di visite oncologiche o cardiologiche prenotabili dal 2025. Una situazione non più tollerabile, che impone senso di responsabilità da parte del presidente Bardi, al quale mi rivolgo direttamente -conclude Bennardi- per chiedere di nominare prima possibile l’esecutivo regionale e iniziare a lavorare nell’interesse di tutta comunità lucana, che non può e non deve attendere i tempi e le strategie della politica e delle poltrone. La vita e le giuste cure non possono essere tra gli ultimi impegni di un governo regionale».
Mag 29