Presentato questa mattina nel castello medievale di Bernalda il dossier di candidatura della città a Capitale italiana della cultura per il 2026, curato dalla Fondazione “MeNO”. Oltre ai curatori del dossier sono intervenuti il sindaco di Bernalda, Domenico Tataranno e i sindaci dei nove comuni metapontini partner della candidatura (Craco, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Nova Siri, Pisticci, Policoro, Rotondella, Scanzano Jonico e Tursi) e il presidente della Provincia di Matera Piero Marrese.
Di seguito il report integrale della conferenza stampa, il testo del dossier di candidatura e la fotogallery
«La candidatura di Bernalda a Capitale italiana della cultura è una corsa di squadra, che coinvolge tutti i Comuni metapontini in un progetto di promozione e valorizzazione di un territorio, che fa della sua unicità una forza per tutta la Basilicata». Così il sindaco di Bernalda, Domenico Tataranno, ha presentato stamattina alla stampa il dossier di candidatura, realizzato dalla Fondazione “MeNO” dopo un profondo lavoro di conoscenza del territorio culla della Magna Grecia Lucana. Al tavolo con Tataranno c’erano 7 dei nove sindaci co-protagonsti della candidatura (assenti per impegni istituzionali solo i primi cittadini di Craco e Rotondella), ovvero: Domenico Albano di Pisticci, Eugenio Lucio Stigliano di Nova Siri, Rocco Oliva vice sindaco di Montescaglioso, Salvatore Cosma di Tursi, Pasquale Cariello di Scanzano Jonico, Piero Marrese di Montalbano Jonico e Enrico Bianco di Policoro. Con loro il presidente del Gal Start 2020 che sostiene il progetto, Angelo Zizzamia, e Margherita Orlando, amministratore unico della Fondazione MeNO, che ha portato i saluti del presidente Roberto Albergoni e del direttore artistico Andrea Cusumano. Assente giustificato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che ha fatto arrivare il suo saluto e la promessa di un sostegno economico di due milioni di euro in caso di vittoria. Il padrone di casa Tatatanno ha espresso la sua grande soddisfazione per la risposta convinta ed entusiasta dei suoi colleghi, al di là di steccati politici e campanili. «E’ stato un percorso politico-amministrativo faticoso e lungo. -ha detto Tataranno- I Comuni del Metapontino puntano a unire le forze fin dal 2015 con una serie di iniziative in sinergia. Penso al progetto “Magna Grecia”, già finanziato dalla Regione con 5 milioni. Mi fa piacere che si siano uniti anche Montalbano, Craco e Tursi sul solco di una storia comune. Ringrazio tutti per questo sostegno concreto e convinto. Siamo gli antenati della civiltà europea moderna, e oggi rappresentiamo questo tipo di storia. -ha rimarcato Tataranno- Quindi con questa candidatura, al di là del risultato, dobbiamo puntare sul rafforzamento di un percorso importante per il territorio, che parla con un’unica voce e finora forse è stato un po’ sottovalutato. Il segreto è farsi conoscere, questa è la strada giusta in un’ottica di necessario “contagio” per tutti i nostri cittadini. Ringrazio la Fondazione MeNo per il grande lavoro fatto, e gli uffici comunali per il supporto non indifferente, oltre all’assessore Rocchelia Scarcella». Entusiasta anche il sindaco di Montalbano, Marrese, che ha fatto riferimento al grande esempio di Matera 2019, il cui esempio fa da modello per lo sforzo che si sta compiendo: «Crediamo nella capacità di fare rete -ha detto Marrese- siamo tutti consapevoli che per promuovere il proprio territorio occorre andare al di là dei confini e degli steccati politici. Abbiamo già dimostrato di saper fare rete, siamo ambiziosi e vogliamo raggiungere il massimo risultato; ma al di là di questo, dobbiamo sostenere il progetto per la promozione di tutto il territorio metapontino, che merita di essere conosciuto e quale occasione migliore di questa». Zizzamia ha parlato del coinvolgimento del Gal Start 2020 nell’iniziativa, lodando il progetto sinergico messo in campo. La dottoressa Orlando ha, poi, illustrato per sommi capi il lavoro fatto sul dossier sviluppato in modo sintetico per le esigenze del bando di candidatura, lodando il supporto e l’accoglienza ricevuta: «E’ un progetto di Bernalda con i 9 comuni, che insieme hanno faticato con noi. -ha detto l’Au di MeNO- Noi abbiamo vissuto in questi luoghi, per comprenderne a fondo l’essenza e le risorse. Siamo nati come spin-off di Palermo Capitale italiana della cultura, che ci ha offerto l’occasione di fare un grande lavoro. Stiamo lavorando ad Agrigento Capitale italiana della cultura 2025. La sfida di Bernalda è stata di cuore. Il nostro prossimo obiettivo è di entrare nella short list il prossimo 15 dicembre. Questa è la capacità delle città di pensare sé stesse, sull’esempio delle antiche polis dove il sindaco guida una città per il benessere di tutti. Questo territorio ha una ricchezza naturalistica importante e autentica, incontaminata, nel dossier avremmo potuto scrivere molto di più; ci sono pervenuti tantissimi progetti, ne abbiamo scelti 76 alcuni anche internazionali, e tutti gli artisti vogliono venire a conoscere questo territorio per lavorare qui». Tutti entusiasti anche i sindaci: Stigliano di Nova Siri ha parlato del suo comune che, come Bernalda, fa da cerniera alla Basilicata jonica, esaltando la capacità di fare sistema messa in campo. Cariello di Scanzano Jonico ha rimarcato l’importanza dell’unicità del tessuto produttivo metapontino, rispetto alla quale non esistono steccati politici. Sullo stesso tenore la dichiarazione di Oliva per Montescaglioso, mentre Cosma di Tursi ha espresso il suo dispiacere per la candidatura “antagonista interna” di Maratea: «Si poteva pensare a una candidatura unica -ha detto- anche perché in quella parte di Tirreno si possono ritrovare influssi della Magna Grecia. Sarebbe stato bello». Albano ha sottolineato la natura «ambiziosa del progetto, che mette in luce tutto il nostro territorio -ha detto- mettendo da parte la politica di campanile dei nostri centri. Il mio territorio, come Policoro, avrebbe voluto candidarsi ma alla fine abbiamo trovato una sintesi convinta su Bernalda, che ci permette di valorizzare e promuovere il nostro Metapontino a livello internazionale. Il dossier, a prescindere da come andrà, rimarrà per noi una traccia da seguire sempre insieme. Io ci spero e credo in questo progetto». Bianco ha, infine, sottolineato ancora una volta gli sforzi comuni nel segno della piena collaborazione. In conclusione il sindaco Tataranno ha esaltato il coinvolgimento di alcuni imprenditori locali, come Leo Chiruzzi, che ha allestito un bus di linea con i colori e gli stemmi della candidatura e dei Comuni coinvolti, che sta già girando tutta l’Italia. Un altro imprenditore bernaldese, invece, ha realizzato della t-shirt che saranno distribuite stasera nel corso dell’incontro pubblico di presentazione del dossier a tutti i sindaci partner ed alle persone coinvolte in questo avvincente cammino.
Nel pomeriggio il dossier sarà presentato alla cittadini nel’auditorium comunale, alla presenza dei tanti partner artistici della candidatura. A conclusione della giornata intorno alle 21 si terrà il concerto della band bernaldese Krikka Reggae, in rappresentanza della città e dell’universo artistico di tutta la Basilicata.
Di seguito la sintesi del progetto culturale
Sintesi breve
Il progetto di candidatura di Bernalda, insieme a Craco, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Nova
Siri, Pisticci, Policoro, Rotondella, Scanzano Jonico e Tursi propone un programma culturale che
comprende 76 progetti sull’Ascolto del Mondo, della Conoscenza e del Mistero.
Sintesi estesa
ASCOLTO. Mondo, Conoscenza e Mistero.
«Il migliore dei mondi possibili non ha più bisogno di noi» scriveva Jean Baudrillard, intuendo il pericolo di un mondo sempre più interessato ad “implementare” il sapere ed a renderlo funzionale e “strumentale” ai bisogni, piuttosto che immaginarlo come una risorsa democratica ed un bene
condiviso.
Bernalda Capitale Italiana della Cultura 2026 sostiene che la cultura non debba esternarsi esclusivamente negli outputs culturali per sé, per quanto fondamentali, ma piuttosto manifestarsi come conquista sociale condivisa.
Una buona politica culturale è dunque prima di tutto visione capace di produrre cambiamento e accelerare processi di trasformazione.
In questa prospettiva diventa sempre più urgente il recupero dell’idea di polis come progetto comune intorno ad un ideale culturale condiviso, provando ad incarnare nel presente le tracce lasciate in questo territorio dalla Magna Grecia. Tracce certamente tangibili, come gli scavi, gli scritti ed i reperti archeologici, ma ancor più tracce di un genoma culturale ancora fertile e potenzialmente utile allo sviluppo di una coscienza civica contemporanea e neo umanista.
È partendo da queste considerazioni che proponiamo i temi della condivisione e dell’ASCOLTO del mondo, della conoscenza e del mistero, come fil rouge del progetto di candidatura di Bernalda, insieme a Craco, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Nova Siri, Pisticci, Policoro, Rotondella, Scanzano Jonico e Tursi.
Il programma culturale che sarà realizzato dalla costituenda Fondazione Magna Grecia Lucana comprende 76 progetti: 21 sull’Ascolto del Mondo, 34 sull’Ascolto della Conoscenza, 21 sull’Ascolto del Mistero.
Il progetto delinea, dunque, una narrazione territoriale legata all’identità millenaria della Magna Grecia ed alla capacità di trasmettere, nel presente ed attraverso l’idea dell’ASCOLTO, una dimensione di Neo-Umanesimo capace di coniugare l’accrescimento del sapere scientifico all’avanzamento del benessere sociale.