Biblioteca Stigliani a Matera, Anpi aderisce alla manifestazione del 27 giugno: “Difendere la biblioteca è difendere i diritti costituzionali”. Di seguito la nota integrale.
Anche il Comitato Provinciale dell’ANPI esprime preoccupazione per il destino di quel grande patrimonio culturale costituito dalla Biblioteca Provinciale Tommaso Stigliani di Matera, accoglie l’appello rivolto alla comunità dall’Associazione Amici della Biblioteca e si unirà alle azioni tese ad opporsi alla deriva culturale del territorio.
In questa vicenda, infatti, si annida un altro dei tanti (troppi) segnali di mancata applicazione della Carta costituzionale che, non a caso, tra i suoi primi dodici articoli, quelli che contengono i cosiddetti “principi fondamentali” comprende l’articolo nove. Quello che, testualmente, recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.” Da esso è evidente che i Costituenti scelsero di investire su cultura e progresso scientifico, quali potenti strumenti di emancipazione per i cittadini che dovevano superare quel livello di appiattimento culturale in cui la dittatura fascista aveva relegato l’Italia, oltre che validi motori di crescita per la rinascita del Paese. Una norma estremamente moderna, considerato che venne dettata all’indomani di ben due conflitti mondiali e con un livello di analfabetismo che coinvolgeva oltre sei milioni di cittadini. Emblematiche le parole pronunciate durante i lavori della Costituente da ConcettoMarchesi : “Bisogna diffondere il libro sotto qualunque forma, non importa se catechismo o libro di novelle. Bisogna educare il popolo, e l’alfabeto è lo strumento fondamentale non solo agli effetti della elevazione spirituale e politica della gente, ma anche nei riguardi della produzione economica del Paese. Con biblioteche circolanti in tutti i villaggi, con insegnanti volanti nelle campagne, si potrà ottenere l’invocata diffusione della cultura popolare.”Era ben chiara, dunque, la consapevolezza (oggi forse un poco affievolita) chel’ignoranza delle masse è una delle condizioni primarie per la nascita di regimi dittatoriali, poiché è facilmente manipolabile quel popolo che è privo di cultura, di senso critico e di strumenti per analizzare la realtà per conto proprio. Ed è per questo fondamentale motivo, oltre a tutte le altre ragioni riproposte ancora in queste ore dal Comitato Amici della Biblioteca che occorre battersi affinché a questo presidio culturale venga una volta per tutte garantita la piena agibilità. Bloccando questa continua spoliazione di risorse economiche ed umane che lede l’ulteriore dettato Costituzionale a tutela del diritto allo studio. Un arretramento inconcepibile per una città Unesco e già Capitale della cultura. Si invita tutti, dunque, a cogliere l’importanza di questa battaglia in difesa della continuità di un servizio necessario e per la tutela di un prestigioso patrimonio pubblico da difendere e rilanciare, consapevoli che il futuro ci appartiene, proprio così come appartiene a quanti credono nei saperi e nella bellezza dei propri sogni. Per tutto ciò, martedì 27 giugno 2023-alle ore 19 anche l’ANPI sarà con i cittadini in piazza Vittorio Veneto a Matera.