La Polizia di Stato comunica che è già possibile acquistare il calendario 2021 online sul sito Unicef alla pagina www.regali.unicef.it.
Al costo del calendario, di 8 euro per l’edizione da parete e 6 euro per quella da tavolo, dovranno essere aggiunte le spese di spedizione.
Anche quest’anno la realizzazione del calendario della Polizia di Stato ha trovato la partnership di UNICEF. La vendita dell’ultimo calendario ha permesso di devolvere quasi € 200.000 al progetto volto a fronteggiare le situazioni di disagio minorile conseguenti all’emergenza da COVID 19.
Per il 2022 il ricavato della vendita sosterrà il progetto “COVAX per un accesso equo e globale ai vaccini” che consentirà di estendere la campagna vaccinale ai bambini dei paesi più poveri.
Un viaggio nei valori nei quali si riconoscono i poliziotti. Questa l’idea per la creazione del calendario 2022.
Le tavole fotografiche sono state realizzate da poliziotti attraverso un concorso fotografico. Come ogni concorso, a giudicare gli scatti c’è stata una giuria di esperti composta da Roberto Koch, fondatore dell’agenzia Contrasto, in qualità di presidente, Rino Barillari decano dei fotografi italiani e Tiziana Faraoni (foto editor dell’Espresso).
Nel nuovo calendario questa volta è in evidenza anche Matera: infatti, nella pagina del mese di luglio c’è l’immagine realizzata dall’Ispettore Superiore della Polizia di Stato Giuseppe Sasso, Responsabile del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica della Questura di Matera, scattata nel corso di un sopralluogo tecnico nella nostra città.
Lo sport è invece al centro della tavola di gennaio dove figurano due campioni delle Fiamme oro protagonisti a Tokyo 2020 Bebe Vio e Marcell Jacobs. Questo straordinario veicolo, su cui viaggiano regole e inclusione, ha costituito per la Polizia di Stato un grande investimento per le future generazioni e per le comunità nel loro insieme: l’apertura già da diversi anni da parte del gruppo sportivo della Polizia di Stato allo sport paralimpico rappresenta uno dei tanti tasselli attraverso i quali l’Istituzione avvicina tutti i membri delle comunità al servizio delle quali l’istituzione stessa opera.