“Non vi è stata alcuna forzatura istituzionale nel ribadire la volontà del Governo regionale di tenere a Venosa l’edizione 2018 del Capodanno Rai, dal momento che il Consiglio regionale, con un ordine del giorno presentato dai consiglieri Mollica e Castelgrande ed approvato a maggioranza, con un solo astenuto, nella seduta del 29 maggio scorso, aveva a suo tempo confermato il calendario già programmato con i vertici della televisione di Stato”
A precisarlo è la vice presidente della Regione Basilicata, Flavia Franconi, in risposta al consigliere regionale Paolo Castelluccio, che nelle ultime ore aveva messo in discussione la lettera indirizzata ai vertici Rai, nella quale veniva appunto indicata la città di Venosa quale sede della manifestazione televisiva di fine anno.
“Mi spiace – conclude Franconi – che Castelluccio non abbia preso in considerazione la volontà del Consiglio Regionale chiaramente manifestata nella seduta del 29 maggio ultimo scorso.”
Di seguito la nota già pubblicata del consigliere regionale Castelluccio.
Capodanno Rai 2019 a Venosa, Castelluccio: una forzatura istituzionale di una gravità eccezionale
La lettera della presidente della Regione facente funzioni Franconi che indica Venosa quale destinazione del Capodanno Rai, pagato con i soldi della Regione, non solo è una forzatura istituzionale perché non ha seguito alcuna consultazione, nemmeno formale, ma politicamente è di una gravità eccezionale perché alimenta ulteriori divisioni tra province e territori invece di ricercare, responsabilmente, di superarli. Lo sostiene il consigliere regionale Paolo Castelluccio ricordando che da un anno è impegnato, con azioni dirette sulla Giunta Regionale e a sostegno di Amministrazioni Comunali, associazioni di categoria e di operatori turistici del Metapontino e in ultimo del Comitato Metasiris, per la candidatura della città di Policoro quale location della prossima edizione del programma Rai.
Dopo l’ennesima stagione turistica nel Metapontino in chiaro-scuro, soprattutto in relazione al potenziale di offerta e alle sempre più numerose proposte per ogni tipo di target, la delusione dei nostri operatori – continua – è sempre riferita a quei benefici in termini di attrazione derivanti da Matera 2019 più volte annunciati e mai concretizzati. Alla vigilia dell’avvio del programma di manifestazioni ed eventi Matera 2019, il Capodanno Rai rappresenta il più diretto ed efficace strumento di promozione che può consentire di legare il Metapontino alla Capitale Europea della Cultura 2019. Gli unici a non rendersene conto – dice ancora Castelluccio – sono quelli della Giunta Regionale che hanno scelto secondo un criterio incomprensibile perché dettato da una semplice opzione territoriale, senza invece una valutazione più generale e soprattutto scevra da pressioni e campanilismi.
Inoltre, si è preferito, volutamente, ignorare persino l’iniziativa promossa congiuntamente dal Gal Magna Grecia, con la Camera di Commercio di Taranto e la Fondazione Matera Basilicata 2019, con l’obiettivo di “allargare” i confini di Matera 2019 all’area del Tarantino e quindi della Magna Grecia jonica e quindi che le azioni messe in campo a Taranto rafforzano ogni progetto di attrazione turistica di cui l’evento Rai è lo strumento di promozione coinvolgendo un ampio pubblico televisivo nazionale ed estero e quindi con un effetto di pubblicità che comprende l’intero comprensorio jonico interregionale.
E’ in questo contesto – dice ancora Castelluccio – che trova maggiore fondamento la proposta sostenuta dal Comitato Meta – Siris, a cui va il merito di un’azione incessante nei confronti prima di tutto della Giunta regionale e che rappresenta l’iniziativa diretta ed autonoma senza interessi politici e posizioni di parte
Il turismo a Policoro e nel Metapontino – conclude Castelluccio – sia per i programmi legati a Matera 2019 che per lo stretto rapporto con le produzioni agricole di qualità ha effetti diretti ed indotti sull’intera economia ed occupazione territoriali oltre ad estendersi nel comprensorio della Magna Grecia appulo – lucano – calabrese. La trasmissione diretta Rai pertanto da qui ha un effetto moltiplicatore di benefici economici che altrove non avrebbe.
Vogliamo nomi e cognomi. Troppo facile nascondersi dietro il “consiglio regionale”…