Con la Santa Messa officiata dall’Arcivescovo di Matera-Irsina Monsignor Pino Caiazzo i Carabinieri del Comando provinciale di Matera hanno celebrato nel pomeriggio nella Cattedrale di Matera la ricorrenza della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri, l’81° anniversario della Battaglia di Culqualber e della Giornata dell’Orfano.
Alla celebrazione hanno partecipato il Comandante Provinciale di Matera, Colonnello Nicola Roberto Lerario, l’assessore comunale alla mobilità Michelangelo Ferrara in rappresentanza del sindaco di Matera Domenico Bennardi impegnato in Consiglio Comunale, il comandante della Polizia Locale di Matera, Paolo Milillo e una rappresentanza dei Carabinieri in servizio e dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Al termine della funzione, il Comandante Provinciale dei Carabinieri ha ripercorso le eroiche gesta che hanno contraddistinto la Battaglia di Culqualber, combattutasi durante il II conflitto mondiale, in cui il I° Battaglione Carabinieri mobilitato in Africa Orientale si sacrificò nella difesa per tre mesi dell’omonimo caposaldo, episodio d’eroismo che valse alla Bandiera dell’Arma la propria seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Michele Capolupo
Virgo Fidelis, intervento Franco Lisanti, orfano di guerra
Partecipo sempre con tanta emozione alla celebrazione della ricorrenza della “Virgo Fidelis”. Maria, questa straordinaria figura cantata da poeti, scrittori, artisti e dai tanti pellegrini che affollano i santuari e che il sommo poeta Dante Alighieri definisce “umile è alta più che creatura”.
È anche la “Giornata dell’orfano”. E, come orfano, è sempre vivo in me il ricordo di mio padre carabiniere morto in guerra. La strada della fedeltà di Maria è segnata soprattutto dagli eventi del Figlio che ella vive con quella partecipazione profonda che è propria di una mamma. La stessa fedeltà riscontriamo, percorrendo le vicende dell’Arma, dove non ritroviamo solo la storia del nostro Paese, ma anche la storia straordinaria di un servizio competente e solidale, generoso e fraterno, come viene testimoniato da tanti carabinieri che nel silenzioso servizio quotidiano sanno essere per tutti un prezioso punto di riferimento. La stessa fedeltà fu espressa al sacrificio di Salvo D’Acquisto, la cui devozione alla Vergine fu una delle componenti della sua religiosità. Scrive Rita Pomponio, biografa della famiglia D’Acquisto: “Salvo, prima di coricarsi, si inginocchiava accanto al proprio letto e, al buio, recitava il consueto rosario. Com’è noto, è in corso la causa di beatificazione del servo di Dio Savo D’Acquisto, di cui è sostenitore il comitato provinciale, che ho l’onore di presiedere. I carabinieri hanno attraversato e profondamente vissuto da protagonisti la storia degli Italiani, dando significato alla loro presenza in tutti i comuni, le frazioni, i borghi e i villaggi d’Italia e costituendo un’alta testimonianza e un prezioso patrimonio da tramandare alle future generazioni.