Il progetto “Apincittà” arriva in Basilicata. Presentato nel pomeriggio nel Comando Carabinieri Forestale di Matera il progetto realizzato in collaborazione con la FAI (Federazione Apicoltori Italiani).
All’incontro hanno partecipato il Comandante del Comando Unita Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri Generale Corpo d’armata, Antonio Pietro Marzo, il colonnello Angelo Vita, Comandante del Comando Regione Carabinieri Forestale di Potenza, il tenente colonnello Giovanni Adinolfi, Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Matera.
La presenza in sicurezza di un apiario urbano permetterà, tra l’altro, di monitorare l’inquinamento atmosferico cittadino e di svolgere attività di educazione ambientale per le giovani generazioni. Nell’occasione gli allievi della terza classe della scuola primaria dell’IC Padre Giovanni Semeria di Matera hanno avuto la possibilità di scoprire da vicino, vestendo gli appositi dispositivi di protezione, l’etologia delle api.
Di seguito la storia del progetto
La Federazione Apicoltori Italiani fin dai primi anni ’80 ha installato alveari al centro della città di Roma, sulla terrazza di Palazzo della Valle, attuale sede di Confagricoltura: la finalità non èmai stata produttiva, ma sperimentale e didattica al tempo stesso. Si volevano valutare le condizioni di vita delle api in un ambiente apparentemente ostile e, al tempo stesso, si svolgevano attività didattiche per scolaresche evarie tipologie di visitatori. E’ nata così l’apicoltura urbana. Negli anni la Città di Roma è andata via via ospitando una grande popolazione di api mellifere, che hanno dato luogo ad una rete di monitoraggio di alcune centinaia di alveari. E’ nato così il Progetto ApinCittà. Il 20 dicembre 2017, presso la Caserma Salvo d’Acquisto, a Roma, l’Arma dei Carabinieri invita la FAI a sottoscrivere un protocollo d’intesa che tra gii svariati ambiti di collaborazione istituzionale prevede anche l’attivazione di un apiario urbano presso la Sede del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri. L’esperienza maturata a Roma Capitale, dove era storicamente attiva la rete di alveari destinati al bio-monitoraggio ambientale, si arricchiva di una ulteriore postazione con “alveari sentinella” messi a disposizione dei Comando CUFAA. Il 2 Maggio 2018 avverrà il trasferimento di alveari dall’Apiario urbano sperimentale della FAI (sito nei pressi di Piazza Navona, Piazza del Pantheon e Largo Argentina) alla sede del Comando generale del CUFAA (sito in Via Giosuè Carducci, sempre in pieno Centro, a ridosso del Ministero dell’Agricoltura). Learnie sono inconfondibili: hanno la livrea e gli alamari dell’Arma dei Carabinieri e la stazione di monitoraggio si compone di tre amie di cui due popolate da api e una vuota, evidenziata con il tricolore dell’Italia, che viene tenuta sempre pronta per ogni necessità rappresentata dalla conduzione degli altri due alveari. Questa vera e propria “centralina di monitoraggio” naturale ha la funzione di offrire matrici/ campioni da destinare a particolari procedimenti analitici (Miele, Polline, Cera vergine) con l’intento di rilevare l’eventuale presenza e la concentrazione di sostanze indesiderate e tipiche di un ambiente urbano: metalli pesanti, polveri e particolati sottili, sostanze policicliche aromatiche e altri fattori inquinanti. Le api, però, perlustrano ampie zone del territorio urbano e ci offrono anche preziose indicazioni sulla biodiversità delle aree di volo con precise indicazioni sulle fioriture che si alternano nel corso della stagione produttiva (primavera-autunno): dati utili a mappare essenze sconosciute, rare o ampiamente diffuse e quindi persino produttive.
La fotogallery della presentazione del progetto “Apincittà” (foto www.SassiLive.it)