Pio Abiusi, per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità, in una nota torna ad occuparsi dell’ascensore in piazza San Francesco d’Assisi a Matera che consente l’accesso all’auditorium Gervasio e contesta quanto indicato nel cartello perchè non garantisce l’informazione corretta per gli utenti. Di seguito la nota integrale.
Occorre impegno per creare castronerie a vagonate.
Era il 2010 quando con fondi europei venne realizzato un nuovo accesso all’Auditorium Gervasio, i dirigenti regionali ne andarono fieri ma di superamento barriere architettoniche neppure l’ombra.
La spesa per l’intervento ammontò ad un totale di 450 mila euro.
Si pensò che effettivamente così non poteva andare e con accordo di Programma a valere sugli FSC 2007/2013 sottoscritto nel Novembre del 2013 si approvò una scheda di intervento, con una dotazione finanziaria di 600 mila euro.
Le barriere architettoniche questa volta sarebbero state superate costruendo un altro accesso ma “monumentale”
L’intervento di scavo fu notevole e le risorse non furono sufficienti, ci vollero altri 120 mila € ma alla fine l’assessore di turno intervenne trionfante ed ebbe a dichiarare, nel Febbraio del 2019, che le barriere architettoniche erano state superate; erano occorsi 9 anni ed oltre un milione e 200 mila Euro ma l’accesso ai disabili all’auditorium in maniera autonoma era divenuta una realtà.
Per tutto il 2019 circa, l’accesso è stato assicurato poi finito l’anno della cultura è prevalsa l’ incuria e la cultura è andata in ferie! L’ascensore si è fermato perchè i sottostanti locali macchina erano soggetti ad allagamento.
E’ stato necessario l’intervento del sindaco Domenico Bennardi e dell’assessore ai lavori pubblici, Angelo Cotugno e dei tecnici comunali per ripristinare le condizioni utili affinchè l’ascensore potesse funzionare, forse. É bastata la sistemazione di una tettoia e l’allargamento della caditoia.
L’impianto è dotato di un telecomando che facilita l’attivazione dei comandi per chi è seduto su una carrozzina, così ha dichiarato il buon Sindaco ma si è dimenticato di accludere al cartello esposto all’ingresso il suo numero di cellulare o quello dell’assessore necessari per essere contattati e richiedere l’attivazione dell’impianto, se non loro, data la complessità del funzionamento, chi altrimenti può farlo?