Il materano Nicola Locuratolo in una nota risponde alle dichiarazioni del materano Franco Vespe in merito alle critiche indirizzate alla stazione Fal di Matera Centrale ma invita lo stesso Vespe ad una visione più europea del trasporto ferroviario. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Quando il popolo è assente sul luogo in cui vive, quel luogo può diventare un “deserto”.
Il Gruppo “Atlante 2000” deve aver considerato “deserto” la Basilicata nel suo progetto di Porto a Policoro con area retro-portuale a Metaponto.
Un progetto faraonico, un attracco di tipo industriale che necessita di un’area retro-portuale enorme nella piana di Metaponto-Pisticci.
L’obiettivo di questo progetto è quello di captare tutto il traffico di containers provenienti dal S/E asiatico per veicolarlo oltre il traforo del San Gottardo nel Nord Europa.
Forse, ed è il caso, qui a Matera abbiamo bisogno di aprire gli occhi e proiettarci in una visione “europea” e non localistica. Vespe ha detto:” La via della seta è via obbligata perché il nuovo asse del pacifico non spinga definitivamente in periferia se non nell’oblio la vecchia Europa. ” ed è questa la via “maestra” che ha guidato il gruppo “Atlante “2000”.
E allora la linea Mi-Pa (via Matera) A.C. (Alta Capacità) risolve questa esigenza prioritaria su tutte le altre ed allora smettiamola di cercare altre linee alternativa ( Matera-Gioia del colle, Matera-Altamura, Matera-Iesce, Matera-Melfi), tutte linee che disegnano un reticolo di infrastrutture, tutte ottimali, ma assolutamernte non l'”Aorta”, arteria di primaria importanxa che porta Matera e tutto il suo territorio, ma di più, il territorio pugliese dell’Alta Murgia e tutta la Calabria ionica e tutta la Sicilia fino a Palermo in… Europa!
Questa linea appennella insieme i porti adriatici (Ravenna-Ancona-Bari e Brindisi),i porti ionici (Taranto-Crotone- R.Calabria- Messina e Augusta) ed anche il porto tirrenico di Gioia Tauro potrebbe trovare la convenienza a scaricarsi su questa linea ionica.
Nella umiltà della mia persona ho ipotizzato di vedere attivarsi i diversi porti italiani interessati a questo volume di traffici trans-europei con centinaia di nuovi posti di lavoro dislocati lungo le coste italiane e, invece, con questo progetto, si accentra tutto il volume del traffico marittimo e non si tiene conto del “mare,e forse si può ipotizzare un nuovo progetto simil-Mose con tutte le conseguenti incognite.
Solo con questa linea di A.C. avremo posto fine all’isolamento di tutti questi territori ed avremo avvicinato queste popolazioni non solo al Nord/Italia, ma all’Europa.
Il Nord-Italia (Veneto-Lombardia e Piemonte) ed il Sud-Italia (Basilicata-Calabria e Sicilia) sono più vicini con il Milano – Palermo (via Matera).
E siamo, tutti noi, in Europa.