Il Prefetto di Potenza Michele Campanaro ha presieduto, in mattinata, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunito presso il Teatro Comunale “F. Miggiano” di Viggiano, per la disanima dell’andamento complessivo della delittuosità nella zona e del quadro di riferimento delle politiche di sicurezza integrata e di sicurezza urbana nel territorio dei 19 Comuni della Val d’Agri.
Alla riunione hanno partecipato il Questore, i Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i rappresentanti della Provincia e del Comune capoluogo e i Sindaci dei 19 Comuni d’Area (Armento, Brienza, Calvello, Corleto, Gallicchio, Grumento Nova, Guardia Perticara, Laurenzana, Marsicovetere, Marsico Nuovo, Missanello, Moliterno, Montemurro, Paterno, Sarconi, Sasso di Castalda, Spinoso, Tramutola e Viggiano).
“Riunire oggi il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica qui a Viggiano – ha dichiarato introduttivamente il Prefetto – ha un significato pregnante, in quanto momento di analisi e confronto in un’area, quella della Val d’Agri, caratterizzata da un lato dalla forte concentrazione di interessi economici legati alle più importanti estrazioni petrolifere d’Italia e dall’altro dalla presenza di propaggini della criminalità organizzata operante nel capoluogo dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti, come emerso da recenti operazioni di polizia. Pertanto, deve essere più forte l’attenzione dello Stato e delle Amministrazioni locali, sia in chiave repressiva che preventiva, di fronte a segnali rivelatori di dinamiche criminali e di illegalità in genere”.
Passando ad illustrare i dati statistici sull’andamento della criminalità ordinaria nel triennio 2019/2021, si è registrata una flessione, a fine 2021 e nei primi nove mesi del 2022, nell’area dei 19 Comuni d’Area, del -5,5% e, addirittura, del -27,2%, rispetto ai corrispondenti periodi del 2019, anno prepandemia.
“Anche di fronte a un decremento del numero complessivo dei reati – ha evidenziato il Rappresentante del Governo – non dobbiamo sottovalutare l’allarme sociale che creano nelle piccole comunità locali in particolare i delitti predatori, su tutti i furti e le rapine presso le abitazioni e le aziende, per i quali si registra in questa zona della provincia un sensibile incremento nel corso di quest’anno. L’innalzamento del livello della c.d. ‘sicurezza percepita’, attraverso il ricorso agli strumenti della sicurezza urbana, deve quindi restare un obiettivo prioritario da perseguire sinergicamente ed in questa direzione vanno le ‘riunioni itineranti’ del Comitato (questa è la sesta) e la prossima stesura dei Patti di Sicurezza d’Area”.
Nel corso della seduta dell’Organismo provinciale di sicurezza sono stati effettuati approfondimenti sui singoli strumenti attuativi della sicurezza urbana: dall’ampliamento dei poteri di ordinanza del Sindaco per esigenze di tutela della tranquillità nelle aree interessate da fenomeni di aggregazione notturna, al c.d. “Daspo urbano”, all’implementazione dei sistemi di videosorveglianza, al rafforzamento dei corpi delle Polizie locali, alla valorizzazione del ruolo del Terzo settore e del privato sociale, fino al coinvolgimento dei cittadini attraverso il c.d. “controllo di vicinato”, divenendo parte attiva nella governance della sicurezza.