La giunta comunale di Calvello ha deliberato di incaricare a Giancarlo Passarella (fiorentino, ma con nonni e genitori calvellesi) un monitoraggio per avere (da professionisti originari del piccolo paese lucano) dei suggerimenti su quale strategia attivare per lo sviluppo soprattutto lavorativo del paese. Il gruppo di lavoro che si costituirà avrà il nickname di Calvello – C.I.E.L.O Calvello Interactive & European Logistic Office; nome ambizioso, ma che dimostra la volontà di offrire un futuro ad un paese che non vuole morire e che desidera tentare ogni strada pur di dare alle sue nuove generazioni dei motivi validi per vivere e lavorare tra le sue particolari vie, immerso in una natura unica e ricca di biodiversità.
Il Sindaco di Calvello (la dottoressa Maria Anna Falvella) ha dichiarato… I lucani, e nello specifico i calvellesi, che in Italia e nel mondo si sono affermati nel mondo del lavoro, della cultura, dell’arte sono tantissimi e molto spesso hanno mantenuto un forte legame con le loro origini, anche quando sono lontane ormai nel tempo. Io stessa mi sono trasferita a Calvello, in maniera un po’ folle e casuale, dopo una vita passata tra Napoli e Roma, ma né io né i miei genitori siamo nati a Calvello. Abbiamo ereditato dai nostri nonni l’amore e la gratitudine per questa terra a cui siamo sempre stati legati. Vogliamo unire questo amore ad una visione che ovviamente è scevra dai condizionamenti che vive quotidianamente chi vive qui, con l’idea che questo confronto fornisca spunti di riflessione e iniziative alla nostra comunità per creare vie ulteriori di sviluppo soprattutto lavorativo. Questa iniziativa si collega alla manifestazione di interesse che da poco abbiamo avviato con aziende presenti o che intendano avviare attività sul nostro territorio…
Giancarlo Passarella ha invece detto … Il momento storico è tragico e va ad enfatizzare un trend negativo che colpisce tutti i paesi della Basilicata. Dopo aver portato a Calvello (per diversi anni) artisti ed eventi per rendere unici i mesi estivi (che tradizionalmente vedono gli emigranti tornare al borgo natio), ho scritto quel progetto che vuole guardare fuori dal paese per vedere se i suoi figli (di seconda o terza generazione) hanno idee da sottoporre, magari forgiate dalle loro personali attività anche se lontane centinaia di chilometri da dove sono le loro origini…
Da oggi dunque il manager fiorentino (con all’attivo 160 dischi musicali, 8 libri, uffici stampa per tourneé di rockstar italiane e non) si muove per creare un monitoraggio delle nuove strade lavorative tramite interviste a professionisti di origine calvellese, la cui attività sia collocata fuori dal Comune di Calvello; monitoraggio che sarà poi sottoposto alla Giunta Comunale per una valutazione globale, sperando che questa serva ad attivare dei progetti che superino l’assistenzialismo e che vedano Calvello in una sorta di laboratorio dinamico, moderno ed innovativo.
La “mission” del monitoraggio è costituire un gruppo di lavoro formato dagli stessi intervistati (che vorranno partecipare) che elaborerà uno o più progetti da sottoporre alla giunta e a tutta la cittadinanza.