All’atto del decreto sindacale n. 3 del 07.03.2016 avente ad oggetto “Revoca dell’Assessore Comunale Zacchei Domenico” con cui il Sindaco del Comune di Grassano ha provveduto a revocare con decorrenza immediata il ricorrente dalla funzione di assessore comunale, lo stesso Domenico Zacchei aveva presentato ricorso al Tar. Il TAR si è così espresso: “ Vista la domanda di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente; Visto l’art. 55 cod. proc. amm.; Visti tutti gli atti della causa; Ritenuta la propria giurisdizione e competenza; Relatore nella camera di consiglio del giorno 25 maggio 2016 il referendario Benedetto Nappi; Uditi per le parti l’avv. Andrea Grippo, per delega dell’avv. Rosa Di Giulio, e l’avv. Clemente Delli Colli; rilevato, all’esito di una sommaria delibazione, propria della presente fase cautelare, che il ricorso non sia assistito da adeguato fumus boni iuris, avuto riguardo: – al condivisibile orientamento giurisprudenziale secondo cui, data la natura ampiamente discrezionale del provvedimento di revoca dell’incarico di assessore, la relativa motivazione può basarsi sulle più Pagina 2 di 4 ampie valutazioni di opportunità politico-amministrativa, rimesse in via esclusiva al vertice dell’Ente, in quanto aventi ad oggetto un incarico fiduciario, fermo restando il solo obbligo di comunicazione della relativa decisione al Consiglio comunale. – al fatto che il provvedimento è sufficientemente motivato in relazione al “venir meno dell’originario rapporto di fiducia”, anche con riferimento a talune dichiarazioni rese dal ricorrente, come confermato dalla lettura del verbale relativo alla comunicazione al Consiglio comunale ex art. 46 d.lgs. n. 267/2000; Ritenuta la sussistenza di giusti motivi per disporre la compensazione delle spese di lite della presente fase; P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata rigetta l’incidentale istanza cautelare”.
“Esprimo soddisfazione – ha spiegato il Sindaco Francesco Sanseverino – per la tempestività del TAR di Basilicata sulla questione revoca assessore Zacchei. La sentenza è chiara e non lascia dubbi di interpretazione: rappresenta il naturale epilogo di una disgustosa vicenda che ha tentato di mistificare l’operato della giunta in carica attraverso diffamanti esternazioni dal contenuto pressochè delirante. Oggi, più che mai, la gestione della “cosa pubblica” è un impegno che richiede grande senso di responsabilità, sacrificio e passione per una costane azione politico-amministrativa resa sempre più difficile dalle onnipresenti congiunture e che per questo rappresenta una sfida quotidiana nell’ottica, sempre e comunque, di rendere un servizio alla propria comunità. Anche in questo senso deve essere letta la sentenza del TAR di Basilicata: la politica deve essere una cosa “seria” e non può lasciare spazio a lupanari e gozzoviglie di baccanali da taverna.
Mi auguro, che per il futuro, il nostro amico possa avvalersi di consiglieri e compari più attenti”.