Nino Sangerardi: “Comune di Matera proroga intesa con Fondazione Adriano Olivetti”. Di seguito la nota integrale.
La Giunta municipale ha prorogato la convenzione con Fondazione Adriano Olivetti fino al 31 dicembre 2021. Intesa sottoscritta il 17 novembre 2016 con scadenza il 31 dicembre 2019, al fine di promuovere iniziative “volte a favorire sviluppo anche dei suoi quartieri periferici riconoscendo nella cultura un importante motore di rigenerazione urbana…per la tutela fruibilità e valorizzazione del patrimonio culturale e immateriale del Borgo La Martella”.
Elementi centrali sono la figura di Adriano Olivetti e la città di Ivrea. Il suo modello comunitario trova in Matera la formula di città laboratorio nella quale sviluppare i principi delle scienze sociali applicate alla progettazione urbanistica.
La creazione del borgo rurale—La Martella progettato da Ludovico Quaroni insieme a Federico Gorio, Piero Maria Lugli,Luigi Agati e Michele Valori—rappresenta uno degli esempi della corrente neorealista del Razionalismo italiano e come tale va patrocinato,salvaguardato.
Tra le linee tematiche inerenti l’accordo Fondazione Olivetti individua quanto segue:
1. gli archivi della Fondazione e un itinerario dei quartieri del risanamento per conoscere la Matera del Novecento da inserire in un programma di risalto culturale e digitale dentro gli spazi de La Martella con particolare attenzione all’operato di Olivetti e Quaroni;
2. gemellaggio tra Ivrea e Matera con attività da svolgere negli anni 2016-2019 comprese le candidature Unesco di Ivrea città industriale del XX secolo e Matera capitale europea della cultura 2019.
Il protocollo prevede forme sinergiche tra Comune, Fondazione Olivetti, Fondazione Matera-Basilicata 2019, Università degli Studi della Basilicata, valutando ulteriori collaborazioni locali nazionali e internazionali. Molto bene.
A marzo 2020 i vertici dell’Ordine degli Ingegneri di Matera e provincia comunicano il loro “disappunto per la demolizione di un edificio comprendente lo schermo del cinema all’aperto adiacente al complesso del Teatro del Borgo La Martella, menomando così l’assetto originario dell’edificio teatrale. Edificio progettato da un lungimirante Ludovico Quaroni, uno dei più grandi urbanisti e architetti del Novecento che immaginò un cinema all’aperto quasi 70 anni fa,sposando la visione utopistica di un illuminato Adriano Olivetti”.
In data 18 marzo 2020 l’architetto Mauro Saito,presidente del Do.Co.Mo.Mo. sezione Basilicata e Puglia ETS nella lettera inviata al primo cittadino di Matera, avvocato Raffaello De Ruggieri, scrive: “Il fatto che la parte demolita sia stata acquisita dalla proprietà del Demanio da parte di un privato non solleva l’Amministrazione comunale dalla responsabilità politica e culturale di questo fatto. A tutela dell’integrità dell’assetto originario dell’edificio teatrale Borgo La Martella, di cui la parte demolita è parte integrante, l’Amministrazione comunale avrebbe dovuto acquisire la suddetta proprietà adiacente. Perchè non l’ha fatto? L’Amministrazione comunale contemporaneamente ha bandito una gara per il recupero della piazza e dell’intero complesso Monte Sabatino e se avesse acquistato l’edificio,oggi demolito,tutto ciò non sarebbe successo.
La memoria della ri-fondazione moderna di Matera è stata gravemente offesa da questa demolizione. Si invita l’Amministrazione comunale e la stessa Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio della Basilicata a vigilare sullo stato di consistenza e uso del patrimonio architettonico moderno di qualità di cui dispone Matera e mettere in atto una politica di tutela attiva delle opere di testimonianza della modernità urbana”.
Già, la memoria storica di una comunità: Borgo La Martella rappresenta un passaggio fondamentale dell’architettura e dell’urbanistica italiana degli Anni Cinquanta, azione modello olivettiana nella Città dei Sassi citata più volte nelle pagine del dossier per la candidatura di Matera capitale europea della cultura 2019.
Nino Sangerardi