Con comunicazione pervenuta lo scorso 2 aprile la Prefettura di Matera ha trasmesso la nota del Ministero dell’Interno che, con Decreto Ministeriale, ha approvato l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato per gli esercizi finanziari 2018/2022. Il risultato, che premia il lavoro di tutta l’Amministrazione Comunale ed in particolare del Sindaco Vincenzo Zito che in più occasione si è dovuto recare presso la sede del Ministero, consentirà ora di programmare con particolare dovizia tutte le attività dell’Ente. In effetti, nonostante la dichiarazione di Dissesto Finanziario, la Città ha continuato a prosperare soprattutto per quanto concerne i lavori pubblici: scuola media, casa di riposo progetto Rosalba, piano superiore Abbazia San Michele Arcangelo, manutenzione stradale, lavori zona interessata dal movimento franoso.
E’ doveroso chiarire, al fine di evitare fraintendimenti, gli aspetti che riguardano le imposte e le tasse comunali: IMU sulla seconda casa già con il Piano di Riequilibrio ha un’aliquota ordinaria del 10.60X1000 ovvero il massimo previsto dalla legge; TASI già aveva un’aliquota dell’ 1X1000; per lo smaltimento rifiuti la legge dice che “il ruolo emesso dal Comune dev’essere di pari importo al contratto con la ditta di smaltimento” e quindi l’unica differenza potrà verificarsi per l’adeguamento ai valori Istat dell’inflazione (clausola contrattuale sottoscritta ad aprile 2016).
A conferma del lungimirante lavoro posto in essere dall’Amministrazione Comunale, un’ulteriore notizia positiva è rappresentata dalla Delibera di Giunta Comunale n° 14 del 13 marzo 2019.
Grazie all’intesa raggiunta con l’Organo Straordinario di Liquidazione sarà possibile, nel giro di alcuni mesi, gestire e saldare le somme vincolate esigibili al 31 dicembre 2017. Il risultato assume aspetti particolarmente importanti considerato il pagamento integrale del debito riconosciuto senza proporre offerte transattive. Nello specifico, sarà possibile pagare per intero “fondi a specifica destinazione” come ad esempio il rimborso dei testi scolastici ed altri finanziamenti destinati ad opere pubbliche o servizi sociali.
Alle chiacchiere, tante ascoltate in questi mesi, spesso conviene rispondere direttamente con i fatti, perché i fatti danno contezza del lavoro di un’Amministrazione.
Non è un caso, infatti, se in questi giorni è pervenuta una comunicazione dell’Inps attestante che il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) del Comune è negativo. Il motivo? L’Inps avanza risorse pari a circa € 60.000,00 riferite ai contributi previdenziali dei dipendenti comunali.
Le date? Da dicembre 1981 a giugno 1992, anni in cui governavano Sindaci che, a detta loro, difendono i diritti dei lavoratori.