È composta da oltre 660 cittadini la comunità ucraina che è presente nel Potentino, distribuita principalmente nella zona del Vulture-Mefese: lo ha detto il prefetto di Potenza, Michele Campanaro, prima della riunione del “tavolo di confronto sulle misure da mettere in campo nella provincia per la gestione della crisi in Ucraina”, alla quale ha partecipato, in collegamento da Napoli, il console generale ucraino, Maksym Kovalenko.
Alla riunione hanno preso parte anche il presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino, i rappresenti della Regione Basilicata e delle forze dell’ordine, dell’Asp, della Croce rossa, della Caritas, dell’Unicef, i sindaci di alcuni Comuni della provincia, tra cui il vicesindaco del capoluogo, Antonio Vigilante.
“Metteremo in campo un sistema proiettato sul modello di protezione civile coinvolgendo anche le amministrazioni del territorio oltre al sistema di volontariato”, ha spiegato ai giornalisti il prefetto. “Oggi – ha aggiunto – è un primissimo incontro, valuteremo quante strutture sul territorio sono pronte all’accoglienza e chiederò a tutti gli attori di procedere speditamente ad un primo monitoraggio”.
In merito all’emergenza sanitaria, il prefetto ha garantito che “saranno assicurate tutte le cautele anche di carattere sanitario” nei confronti dei potenziali migranti ucraini che raggiungeranno la Basilicata.