Si è tenuta questa mattina, presso la Sala dell’Arco del Comune di Potenza, la settima ed ultima tappa del primo ciclo di incontri itineranti del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che il Prefetto di Potenza Michele Campanaro ha programmato, nel 2022, per analizzare l’andamento della delittuosità sul territorio ed affrontare, con una modalità quanto più prossima ai Sindaci e alle comunità locali, il delicato tema della sicurezza integrata e degli strumenti di tutela della sicurezza urbana. Il tour del Comitato ha preso il via a Venosa ad inizio d’anno ed è proseguito nei Comuni di Acerenza, Melfi, Lagonegro, Senise e Viggiano, per terminare a Potenza con l’incontro odierno, coprendo così i 7 ambiti territoriali individuati in provincia.
Alla riunione di oggi hanno preso parte, oltre ai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, il Sindaco della Città capoluogo Mario Guarente, con i Sindaci degli altri 14 Comuni d’Area ( Abriola, Anzi, Avigliano, Balvano, Baragiano, Filiano, Picerno, Pignola, Ruoti, Satriano di Lucania, Sant’Angelo Le Fratte, Tito, Vietri di Potenza e Savoia di Lucania) ed il delegato del Presidente della Provincia.
In apertura di riunione, il Prefetto Campanaro ha espresso piena soddisfazione per l’iniziativa del Comitato itinerante, che ha consentito di incontrare tutti i 100 Sindaci della provincia sulle specifiche tematiche della sicurezza urbana, condividendone strategie d’intervento. Illustrando i dati statistici sull’andamento complessivo della criminalità nel triennio 2019/2021 e nei primi 9 mesi del 2022, è stato evidenziato il trend in flessione sul totale complessivo dei delitti nell’intera provincia, rispettivamente del -7,1% alla fine del 2021 e del -24,9% a settembre 2022, rispetto ai corrispondenti periodi del 2019, anno prepandemia.
“Il trend in diminuzione – ha sottolineato il Prefetto Campanaro – non deve far perdere di vista l’obiettivo del perseguimento della piena tutela della sicurezza urbana, come testimonia la percezione di insicurezza dei cittadini che resta ancora elevata. Senza contare poi che i dati illustrati non sempre rispecchiano la realtà, con riguardo ai reati estorsivi e usurai ed a quelli legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Voglio dire che non possiamo ignorare il grido d’allarme che tutti i giorni proviene dai territori e dobbiamo mettere in campo ogni sforzo per rafforzare quella sinergia istituzionale che consente di dare risposte concrete alle comunità. In questo ambito, il ricorso agli strumenti della sicurezza urbana resta un obiettivo prioritario: dalla sottoscrizione dei protocolli d’intesa all’adozione di piani strategici sulla sicurezza urbana, l’impegno deve essere massimo”.
Nel corso della riunione del Comitato, i Sindaci hanno avuto modo di illustrare al Prefetto Campanaro le diversificate criticità dei rispettivi territori, in uno con le iniziative intraprese o che si intendono intraprendere, riferite ai singoli strumenti attuativi della sicurezza urbana.
“La sicurezza urbana – ha sintetizzato il Rappresentante del Governo – è un fattore decisivo per la crescita e lo sviluppo dei territori e non può, pertanto, essere percepita come un costo che grava sui bilanci delle Amministrazioni locali. Bisogna invertire completamente l’approccio ed investire in sicurezza, rafforzando gli organici delle Polizie Locali ed i sistemi di videosorveglianza, oltre ad impegnarsi quotidianamente nella diffusione della cultura della legalità”.
Prima dell’inizio dei lavori di Comitato, il Prefetto e il Sindaco di Potenza hanno sottoscritto il Protocollo di intesa sul “Controllo di Vicinato”, strumento di sicurezza partecipata che consente di esercitare il controllo territorio attraverso forme e modalità di vicinato solidale.
“Fare controllo di vicinato significa promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i cittadini. Il progetto che parte oggi da Potenza, città che ha una estensione in numerose contrade, su un territorio di oltre 175 kmq, – ha spiegato il Prefetto Campanaro – prevede la costituzione dei ‘gruppi di vicinato’ e l’individuazione di coordinatori degli stessi gruppi, con il compito di svolgere attività di mera osservazione riguardo a fatti e circostanze che accadano nella propria zona di residenza, informando tempestivamente i referenti delle Forze di Polizia. In questo modo, si valorizzano forme di controllo sociale del territorio comunale. Il Comune si impegna a predisporre e installare, nelle zone interessate, apposita cartellonistica conforme al Codice della Strada e la Prefettura assicurerà che i coordinatori dei ‘gruppi di vicinato’ siano adeguatamente formati dalle Forze di Polizia, nel corso di periodici incontri”.
Il protocollo ha la durata di tre anni e prevede espressamente la possibilità di adesione anche da parte degli altri Comuni della provincia.