Il Sindaco di San Fele, Donato Sperduto, ha inviato una lettera al Prefetto di Potenza sulle questioni che riguardano i Concorsi per il Comandante e Agente della Polizia Locale a seguito della “costante e continua attività denigratoria posta in essere dalla minoranza consiliare del Gruppo Impegno Comune”. Di seguito la nota integrale.
Stante il perdurare della costante e continua attività denigratoria posta in essere dalla minoranza consiliare del “Gruppo Impegno Comune”, posta in essere attraverso la quotidiana ed incessante pubblicazione e trasmissione di note, non solo indirizzate al Prefetto ma anche alla Casa Comunale e a vari organi di stampa, dal contenuto assolutamente forviante rispetto agli atti prodotti dai Responsabili dell’Ente, ci si vede costretti, nostro malgrado, a replicare e precisare alcuni aspetti della vicenda, volutamente omessi.
Gli atti prodotti da questa amministrazione sono stati adottati nel pieno rispetto della normativa e dei regolamenti vigenti, al fine di poter ottemperare all’azione amministrativa che intende colmare la carenza di personale, ormai cronica, soprattutto nel settore della Polizia Locale, velocizzando le procedure concorsuali rimaste ferme dopo il pensionamento (mesi orsono) del precedente segretario comunale.
Non mettiamo in discussione l’azione politica che ognuno ha il diritto di esercitare, ma sentiamo il bisogno di stigmatizzare l’azione strumentale e denigratoria che si vuole perseguire, al solo scopo di boicottare il regolare espletamento dei concorsi banditi da tempo.
Per quale motivo?
Temiamo che detta situazione possa influire negativamente sulla serenità delle commissioni esaminatrici, intervenendo esclusivamente per influenzare, con questo modo di fare, su atti gestionali e non politici, attraverso il tentativo maldestro e proditorio di delegittimare l’attuale alto dirigente comunale e i legittimi e competenti atti da lui posti in essere.
D’altra parte, in ordine alle lamentate e tanto pubblicizzate illegittimità, nessun ricorso alle Autorità competenti è stato finora proposto (a distanza di quasi due mesi dalla determinazione assunta dal Segretario Comunale pro tempore), né da parte della stessa minoranza né da parte di eventuali controinteressati (siano essi candidati o professionisti/funzionari esclusi dalla nomina a commissari di esame).
Pertanto, nel caso si dovesse assistere ad ulteriori non veritiere e distorte esternazioni, di qualsiasi genere, da parte della Minoranza consiliare, si valuterà l’opportunità e la sussistenza di elementi tali da indurci a proporre ogni necessaria azione a tutela dell’immagine dell’Ente che rappresento oltre che a difesa dell’oggettiva verità dei fatti.
Tanto si doveva per opportuna conoscenza.