Questa mattina nel teatro Comunale “Francesco Stabile” di Potenza, il Prefetto della provincia di Potenza Michele Campanaro ha consegnato le “Stelle al Merito del Lavoro” ai lavoratori lucani benemeriti che si sono particolarmente distinti per perizia e laboriosità.
Alla cerimonia sono intervenuti le massime Autorità civili e militari della regione Basilicata.
Di seguito l’elenco degli insigniti e l’intervento del Prefetto della provincia di Potenza Michele Campanaro.
Maestro del Lavoro Donato Antonio Bochicchio dipendente in quiescenza dell’azienda De Vivo S.p.A. di Potenza.
Il Maestro del Lavoro Donato Antonio Bochicchio, nell’espletamento del suo percorso professionale ha sempre osservato l’orario di lavoro, assicurando il massimo rendimento e continuità nell’esercizio della prestazione lavorativa; è stato definito persona capace e diligente dotato di buona conoscenza professionale nel settore di competenza dove ha sviluppato un’elevata specializzazione. Possiede ottime qualità morali, non ha mai avuto sanzioni disciplinari ed ha sempre tenuto un comportamento riguardoso e corretto.
Maestro del Lavoro Angelo Raffaele BraiaQuadro dell’azienda Brecav S.r.l. di Matera.
Il Maestro del Lavoro Angelo Raffaele Braianell’espletamento del suo percorso professionale ha dimostrato doti professionali, morali e di buona condotta nei rapporti con i superiori e colleghi di lavoro, è una persona attenta a valorizzare i rapporti umani, grazie al confronto continuo, con forte spirito di pro-attività nell’affrontare nuove situazioni, rispettoso dei ruoli e delle diversità di opinioni. È definito come un importante punto di riferimento nell’azienda.
Ha apportato significativi miglioramenti nell’attività aziendale, sviluppando doti manageriali, facendo conoscere i caratteri distintivi dell’azienda nelle sue aree di azione, infine ha avuto un ruolo importante nell’addestramento dei giovani. Si è sempre distinto per singolari meriti di perizia, laboriosità e comportamento disciplinare nell’ambito aziendal
Maestro del Lavoro Savino Calice Quadro dell’azienda Enel Energia S.p.A. di Potenza.
Il Maestro del Lavoro Savino Calice nell’espletamento del suo percorso professionale è stato definito un punto di riferimento in Basilicata per i clienti business, ha attraversato la fase di liberalizzazione dal mercato gas al power contribuendo a costruire l’identità territoriale di Enel; ha inoltre contribuito con passione all’inserimento e formazione di giovani KAM mettendo a disposizione la sua esperienza ed il suo know – how. Si è distinto per professionalità, ineccepibile condotta morale, responsabilità, laboriosità e perizia.
Maestro del Lavoro Vincenzo Ferretti Quadro dell’azienda Acquedotto Lucano S.p.A. di Potenza.
Il Maestro del Lavoro Vincenzo Ferretti nell’espletamento del suo percorso professionale ha consolidato un percorso di crescita basato su un apporto proficuo sempre finalizzato al miglioramento dei processi aziendali. Ha mostrato eccellenti doti morali e professionali, in particolare nei rapporti con i colleghi ed i superiori gerarchici.
Molto attivo nel campo culturale e sociale del volontariato. Ha ottenuto diversi riconoscimenti ed è autore di alcune pubblicazioni su svariati argomenti di interesse culturale e storico, legati alla tradizione popolare della Basilicata.
Maestro del Lavoro Mariantonietta Rita Greco impiegata dell’azienda TIM S.p.A. di Potenza.
Il Maestro del Lavoro Mariantonietta Rita Greco nell’espletamento del suo percorso professionale ha sempre mostrato predisposizione al lavoro di gruppo dimostrando ottime doti comunicative, elevata flessibilità, particolari capacità organizzative ed attitudine a lavorare per obiettivi.
Ha svolto le sue mansioni con laboriosità, perizia e buona condotta morale.
Maestro del Lavoro Rocchina Romano impiegata dell’azienda Arcasensa Agostino S.a.s. di Pietragalla.
Il Maestro del Lavoro Rocchina Romano nell’espletamento del suo percorso professionale si è sempre distinta per singolari meriti di perizia, laboriosità e comportamento disciplinare nell’ambito aziendale. L’impegno profuso nell’attività lavorativa è stato un esempio per i colleghi determinando un miglioramento di tutte le attività aziendali; in particolare essendo la consegnataria dei dispositivi di sicurezza ha rappresentato un modello nel trasferire ai neoassunti il corretto uso degli stessi nella quotidianità. E’ stata definita una dipendente con particolari doti professionali e moralità eccellenti e con ottima condotta nei rapporti sia con i colleghi che con i superiori.
Maestro del Lavoro Maria Incoronata Santarsiero Quadro dello stabilimento Stellantis Europe S.p.A. di Melfi.
Il Maestro del Lavoro Maria Incoronata Santarsiero nell’espletamento del suo percorso professionale ha dimostrato attiva passione, reattività e tenacia. Ha sempre mantenuto un comportamento integro e professionale, che l’ha portata a ricoprire ruoli di responsabilità all’interno dello stabilimento di Melfi. Ha dimostrato di essere una persona affidabile nei ruoli ricoperti, dimostrando costante conoscenza ed abilità rispetto alle specifiche attività assegnatele, dimostrando un elevato grado di competenza e professionalità. Ha sempre dimostrato una indiscussa capacità di lavorare in team promuovendo il raggiungimento degli obiettivi in un ambiente di continuo sviluppo e miglioramento. Le doti di integrità morale e serietà professionale sono state determinanti nel costruire e mantenere con colleghi e collaboratori, nonché superiori, rapporti basati sulla trasparenza ed il rispetto.
Maestro del Lavoro Mario Vignola dipendente in quiescenza dello stabilimento Italtractor ITM di Potenza.
Il Maestro del Lavoro Mario Vignola nell’espletamento del suo percorso professionale è stato definito dal Console Regionale dei Maestri del Lavoro Lorenzo Berardino, che è stato un suo collega di lavoro, una persona che nell’espletamento della sua attività lavorativa ha sempre profuso le sue conoscenze con perizia e laboriosità.
E’ stato un dipendente che ha lavorato con diligenza, assiduità e precisione.
Di seguito l’intervento del Prefetto di Potenza, Michele Campanaro
Rivolgo un cordiale saluto alle autorità civili e militari intervenute, alla Federazione dei Maestri del Lavoro, agli insigniti, ai loro familiari e a tutte le cittadine e i cittadini presenti.
Un ringraziamento particolare desidero rivolgere al Sindaco di Potenza Mario Guarente ed alla sua Amministrazione per aver consentito la celebrazione di questa annuale cerimonia di consegna delle decorazioni e dei brevetti ai Maestri del Lavoro nei ritrovati spazi del prestigioso Teatro “Francesco Stabile”, luogo di storia e di cultura, appena restituito alla comunità ancora più bello ed accogliente. Cerimonia che, dopo la ricorrenza nel 2023 del centenario della “Stella al merito del lavoro”, torniamo a celebrare in questa data simbolica e, quindi, buon Primo Maggio e buona Festa del lavoro a tutti: alle lavoratrici ed ai lavoratori occupati, ma anche a chi un lavoro lo cerca, agli imprenditori che creano lavoro, a chi studia e fa ricerca, a chi si impegna nei servizi e nelle cure, ai diversamente abili che, nel lavoro, affermano la loro dignità di persone, a quanti hanno concluso la loro esperienza lavorativa ed hanno partecipato al progresso del nostro Paese.
Delegato da Prefetto di questo capoluogo di Regione a rappresentare il Governo in occasione di questa significativa cerimonia, voglio congratularmi, in particolare, con gli otto nuovi Maestri del Lavoro lucani oggi qui presenti, a cui se ne aggiunge un nono, Francesco Costa, che riceverà la decorazione presso il Palazzo del Quirinale dalle mani del Presidente della Repubblica, in una data successiva. Le vostre storie di vita, con tanto impegno e sacrificio profusi, hanno contribuito al progresso del nostro Paese e le “Stelle al Merito” che oggi vi consegniamo rappresentano un giusto riconoscimento e una testimonianza da trasmettere alle generazioni più giovani.
I nostri padri costituenti hanno posto il lavoro a fondamento della Repubblica, nella consapevolezza piena che il lavoro costituisce un’espressione irrinunciabile della dignità della persona. Ecco, dunque, che il lavoro è strettamente legato alla democrazia ed al suo sviluppo e, a distanza di oltre settantasei anni dall’entrata in vigore della Carta costituzionale e dei suoi articoli 1 e 4, resta ancora oggi la priorità.
Lo è sempre stata ma, se possibile, lo è ancor di più in questo tempo di cambiamenti veloci, addirittura impetuosi. Il lavoro cambia, ma la dignità e la libertà delle persone continuano ad essere assicurate solo quando c’è una buona occupazione. Intendo dire che la questione lavoro deve continuare a rimanere al centro di tutte le agende, in questo periodo di grandi cambiamenti globali.
“Si affaccia un nuovo mondo del lavoro e si affianca a quello esistente e dobbiamo saper inverare i principi costituzionali nei nuovi modelli produttivi con eguale saldezza”, ha detto con la consueta chiarezza ed efficacia il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Mutano forme, domande, modi di organizzare il tempo del lavoro e muta la vita stessa oltre il lavoro; nuove tecnologie, sviluppo digitale, automazione, robotica, intelligenza artificiale stanno producendo professionalità inedite, ma al centro deve restare il tema della dignità del lavoro, nella consapevolezza che, se è vero che le trasformazioni del mondo produttivo offrono nuove opportunità a imprese e lavoratori qualificati, è pur vero che esse rischiano al tempo stesso di allargare i divari sociali.
Disponiamo nel nostro Paese – e anche qui in Basilicata – di eccellenze straordinarie che esprimono qualità apprezzata dappertutto, accanto a settori con ritardi e difficoltà. Dare al lavoro la centralità che merita vuol dire conoscere le differenze e selezionare le scelte strategiche, favorendo innovazione ed investimenti; ma vuol dire, pure, massimo impegno da parte delle Istituzioni per costruire un mercato del lavoro più equo, più moderno, più prossimo alle situazioni concrete.
Leggo con piacere che, secondo i dati diffusi appena qualche giorno fa dall’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, è un momento particolarmente positivo per il nostro mercato del lavoro, sia per il record storico di occupati che per l’aumento del numero di coloro che dispongono di un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Nel 2023, infatti, la platea degli occupati in Italia ha toccato i 23,6 milioni di unità, 471mila in più rispetto al periodo pre-Covid (pari ad un +2%) ma, soprattutto, l’incremento percentuale più elevato ha interessato il Mezzogiorno. La Basilicata, in questo contesto, non sfigura affatto, con un ragguardevole +3,5% (pari a 7mila unità in più) che la colloca al quinto posto a livello nazionale per aumento percentuale degli occupati. A livello provinciale, poi, Potenza fa registrare addirittura una variazione del +4,9% tra le province con le migliori performance di crescita di occupati a fine 2023, rispetto al periodo pre-Covid.
E’ pur vero che permangono ancora criticità ataviche che il nostro Paese fatica a superare, a cominciare dal basso tasso di occupazione complessivo pari al 61,5%, rispetto a quello dell’Eurozona del 70,1%. A questa condizione vanno aggiunti gli indici retribuitivi mediamente più bassi rispetto a quelli degli altri Paesi dell’UE, a causa di un livello di produttività del lavoro molto basso, di un tasso dei giovani NEET elevatissimo e di un tasso occupazionale femminile tra i più bassi di tutta Europa.
Ecco, partendo da queste criticità, si deve rafforzare la nostra consapevolezza che il principio da cui muoverci è che ogni persona disoccupata rappresenta un impoverimento per l’intera società, ancor di più quando lo squilibrio occupazionale colpisce le donne. La forte sensibilità della terra lucana verso il tema dell’occupazione femminile e della parità salariale, testimoniata anche dalle numerose iniziative a cui personalmente ho partecipato, non dà purtroppo ancora concreti segnali di una inversione di tendenza. La presenza, tuttora insoddisfacente, delle donne nel mercato del lavoro, così come le differenze di retribuzione rispetto agli uomini, sono un fattore di debolezza per tutti, mentre proprio la crescita dell’occupazione femminile e gli allineamenti salariali diventano essi stessi moltiplicatore di ricchezza e di qualità della vita, come sostenuto dall’articolo 37 della nostra Costituzione.
Ancora. Non posso fare a meno di rivolgere, nel giorno della Festa del Primo Maggio, un pensiero, carico di dolore e di tristezza, a coloro, ancora troppi, che sono caduti sul lavoro qui in Basilicata e mi sento vicinissimo alla sofferenza dei loro familiari. L’ultima vittima, in ordine di tempo, appena una settimana fa su un cantiere edìle ad Oppido Lucano.
La sicurezza sul lavoro è parte integrante del diritto al lavoro, è fattore di civiltà e garanzia di qualità.
Al di là delle statistiche, che segnano comunque un numero sempre molto alto degli incidenti e delle malattie professionali, se anche una sola persona perdesse la vita sul lavoro o fosse costretta a gravi menomazioni, sarebbe sempre una tragedia intollerabile. Eppure, questi eventi sono causati da circostanze che possono e devono essere evitate, rafforzando anzitutto la prevenzione con investimenti sulla sicurezza. L’impegno e la responsabilità riguarda tutti: politica, imprese, sindacati, agenzie di controllo.
Dobbiamo elevare i livelli di lotta allo sfruttamento, incluse le inammissibili forme di lavoro nero e di caporalato che colpiscono spesso i lavoratori, italiani e immigrati. Sono vere piaghe da sradicare con impegno da parte di tutti, non solo attraverso l’azione repressiva, come pure si sta facendo con equilibrio ed attenzione attraverso l’attivazione in Prefettura della Task Force interforze. Occorre lavorare ancora molto sul versante dell’azione preventiva, consolidando un meccanismo virtuoso, in grado di monitorare gli aspetti connessi allo sfruttamento lavorativo, specie in agricoltura. Ancora una volta, la vera sfida è la qualità e non l’impoverimento del lavoro, fino a renderlo lavoro nero.
Insomma, il lavoro come antidoto, come strumento efficace per combattere in modo proficuo discriminazioni e illegalità diffuse.
Chiudo sostenendo con convinzione che la nostra terra di Basilicata ha le risorse e le capacità per superare tutte queste sfide, perché dove c’è il senso di un destino comune da condividere, dove si riesce ancora a distinguere il bene comune dai molteplici interessi di parte, è possibile andare incontro, con fiducia, al domani.
Auguri, buon Primo Maggio a tutti!
Consegna “Stelle al merito del lavoro” ad otto lavoratori lucani benemeriti, intervento Cosimo Latronico
“Il lavoro è una dimensione costitutiva della persona, oltre ad essere un diritto costituzionale dato che la Repubblica è fondata sul lavoro. E’ una condizione necessaria per la realizzazione delle persone e delle comunità. In questa prospettiva la centralità del lavoro deve incentivare politiche di sostegno delle imprese e della intrapresa, e va favorita la genialità costruttiva e realizzativa della nostra comunità regionale. Mettere insieme inventiva e risorse per una alleanza generativa che sappia usare le nuove competenze”. Lo ha detto l’assessore regionale Cosimo Latronico, intervenendo a Potenza, in rappresentanza della Regione Basilicata, alla cerimonia di consegna delle “Stelle al Merito del Lavoro”. “Ci sono segnali incoraggianti che devono far superare le arretratezze e le condizioni di svantaggio. Il futuro deve essere segnato da un sentimento di speranza. Le risorse economiche sono disponibili con i piani di sviluppo che la Regione Basilicata ha definito con il Fondo di sviluppo e coesione e con un piano finanziato dai contributi europei. Circa 2 miliardi di euro – ha aggiunto Latronico – che dovranno dispiegare nei prossimi 6 anni effetti importanti sulla rete produttiva della regione, sulla dotazione infrastrutturale e sulla formazione delle competenze. Non ultime le risorse del Pnrr e le opportunità favorite dall’istituzione della Zona ad economia sociale per l’intero Mezzogiorno”.