“L’ XI edizione di ‘Viaggio a cavallo’ da Venosa a Bernalda, consueta manifestazione che vede protagonisti i ragazzi ospiti del centro di riabilitazione dell’Opera dei Padri Trinitari di Venosa diviene una grande occasione per far conoscere all’esterno come viene vissuta e dedicata la cura dei disabili e disagiati della nostra realtà regionale”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale della Lega e presidente della quarta Commissione consiliare “Politica sociale”, Massimo Zullino, che “elogia l’abnegazione e l’azione costante che prosegue da anni dei Padri Trinitari di Venosa”.
“Un ‘tour’ a cavallo lungo 270 chilometri dal nord al sud della Basilicata, precisamente da Venosa a Bernalda attraversando le due province lucane, sempre più unite in nome dell’accoglienza, della solidarietà e dell’ospitalità. E’ un grande messaggio – ha sottolineato Zullino – da esternare a tutta la comunità regionale nella sua interezza e con l’insegnamentoda offrire e da far condividere”.
“E’ questa l’iniziativa che ha visto protagonisti un gruppo di ‘ragazzi speciali’ – sono le parole del presidente Zullino – ospiti dell’Opera dei Padri Trinitari appartenenti alla Città di Orazio. Questa XI edizione del ‘Viaggio a cavallo’ è stata una prova di fondamentale rilevanza che li ha visti coinvolti in un percorso che ha toccato i Comuni della Basilicata, mettendo in luce come questi ragazzi, attraverso lo sport, riescano ad integrarsi e a manifestare le loro capacità”.
“E’ con grande soddisfazione – ha affermato Zullino – che ho partecipato a questa manifestazione che vede al centro del progetto ragazzi che sono esempio di vita per tutta la collettività. Ringrazio la grande opera dei Padri Trinitari di Venosa – ha aggiunto – che ogni giorno affrontano con lodevole impegno e tanta passione il compito di far praticare lo sport a giovani disabili, dimostrando come si possano superare i limiti che, purtroppo, esistono nel mondo dell’handicap.Questa esperienza che tempra e consente di scoprire ogni anno nuovi posti del nostro territorio – ha rimarcato Zullino – è un’iniziativa che, con modalità che si rinnovano, ha qualcosa da spiegare e diffondere in termini di entusiasmo, tenacia e amore del rapporto tra handicap e ippoterapia”.
“I Padri Trinitari costituiscono la fulgida speranza per quanti sono in difficoltà, cercando di aiutarli concretamente ad ovviare ai problemi superandoli con sacrificio e passione. Il centro di Venosa – ha concluso Zullino – è un luogo eccellente che per il lavoro che si svolge, gli obiettivi prefissati ed il modo reale di finalizzarli, meritae deve avere la massima attenzione da parte di tutti gli organi istituzionali”.